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Virginie Rochette: Un Viaggio di Passione, Dedizione e Avventura nel Mondo del Kitesurf.
Esplorando il Mondo del Kitesurf con Virginie.
Nel dinamico mondo degli sport acquatici, il kitesurf si distingue come uno sport emozionante che si connette con la natura e offre incredibili avventure, attirando appassionati da ogni angolo del mondo. Dietro la bellezza e l'adrenalina di questa disciplina si cela spesso una storia personale unica, un viaggio di scoperta, insegnamento e passione. Virginie, nuova IKO Examiner, ne è il perfetto esempio; la sua storia incarna perfettamente la fusione di avventura, passione e dedizione. Attraverso i suoi occhi, il suo sorriso e le sue storie, ti raccontiamo quanto bello e affascinante possa essere il mondo del kitesurf. Lasciati ispirare!
"Sono sempre stata un'appassionata entusiasta dello sport, ma soprattutto degli sport da tavola!"
Il Viaggio di Virginie nel Kitesurf.
Virginie ha compiuto i primi passi nel mondo dello sport fin da giovane. Originaria di Grenoble, tra le maestose Alpi francesi, ha coltivato la sua passione per gli sport da tavola e la natura fin da piccola. Il suo amore per lo snowboard l'ha portata ad affrontare vette innevate, mentre il fascino del vento e dell'acqua l'ha attratta verso il windsurf. È stato durante una giornata al lago, osservando i suoi amici snowboarders praticare il kitesurf, che il desiderio di provare questo nuovo sport è nato dentro di lei. Nonostante gli avvertimenti dei suoi amici maschi, che consideravano il kitesurf troppo pericoloso per una ragazza, Virginie ha abbracciato la sfida con determinazione ed ha iniziato il suo viaggio nel mondo del kitesurf.
"I miei amici maschi mi hanno detto che ero una ragazza, quindi non avrei dovuto provare perché era difficile e pericoloso. Tuttavia, le loro parole hanno solo alimentato ulteriormente la mia motivazione, ed ho prontamente prenotato un pacchetto di lezioni di kitesurf. Ahahah! Allora l'attrezzatura era piuttosto diversa, ed ho iniziato ad imparare con un aquilone a 2 linee e una tavola direzionale con gli straps...nonostante fossi principiante, sono riuscita ad attraversare lo stagno al primo tentativo, ma in realtà non sapevo come fermarmi!
La Decisione di Abbracciare il Kitesurf a Livello Professionale.
Un incontro con un istruttore di kitesurf durante un viaggio in Egitto si è rivelato un momento cruciale per Virginie. Attratta dall'idea di trasformare la sua passione in una carriera e con il desiderio di esplorare il mondo seguendo il vento e facendo ciò che amava, prese la decisione che avrebbe cambiato la sua vita, conseguendo la certificazione come IKO Instructor.
"Decisi di fare il Corso Istruttori IKO (ITC - Instructor Training Course) per vedere com'era, e poi presi un anno di pausa dal mio lavoro per metterlo in pratica ed iniziare a viaggiare."
Ha viaggiato lungo le coste del mondo, tra cui quelle della Repubblica Dominicana, del Venezuela, del Brasile e di Capo Verde, immergendosi in culture diverse, affrontando nuove sfide ed accumulando esperienze preziose lungo il cammino.
Da Appassionata Kiter ad IKO Examiner.
Dopo anni di insegnamento e dedizione al kitesurf, Virginie ha raggiunto un nuovo traguardo diventando IKO Examiner. Il suo cammino verso questo ruolo prestigioso è stato segnato da sfide e sacrifici, ma anche da una determinazione incrollabile; per questo motivo, è stato ancora più soddisfacente. Dal gestire una scuola di kitesurf in Brasile all'organizzazione di corsi professionali IKO, Virginie ha dimostrato una passione straordinaria ed un impegno nel promuovere e sviluppare il kitesurf.
"Non è stato facile; è stato un percorso lungo e difficile, con ore e ore di studio ed allenamento. Ma ne è valsa la pena, e ora non vedo l'ora di mettere in pratica tutte queste conoscenze da sola!"
Promuovere il Kitesurf in Brasile e Oltre.
Come IKO Examiner, Virginie desidera promuovere e far avanzare lo sport del kitesurf, concentrando particolarmente i suoi sforzi in Brasile, dove si impegna a promuoverne la crescita e lo sviluppo all'interno della comunità locale. In un paese con molte scuole e istruttori di kitesurf, il suo obiettivo è mantenere alti standard di istruzione e sicurezza, motivando i potenziali kiters ad ottenere la certificazione IKO. Sfruttando la sua esperienza e il suo impegno, Virginie desidera far crescere nuovi appassionati di kitesurf e incoraggiare il coinvolgimento femminile in questo affascinante sport. Inoltre, si propone di affrontare le sfide che i kiters brasiliani incontrano, superando gli ostacoli economici e logistici nel loro percorso per diventare IKO Instructor.
"A volte può essere difficile per loro immaginare il loro futuro, pianificare il loro tempo e investimento, quindi sto fornendo varie soluzioni di pagamento ed organizzazione."
Momenti Emozionanti e Avventure come IKO Instructor.
Durante il suo viaggio come IKO Instructor, Virginie ha vissuto molti momenti memorabili. “Ho un sacco di storie!” esclama, con molti studenti che lasciano un ricordo duraturo. Tuttavia, ciò che veramente le dà soddisfazione nel suo lavoro è vedere i suoi studenti progredire nel kitesurf, specialmente quando iniziano senza avere esperienza. Dopotutto, vedere la loro emozione nel conquistare nuove abilità e superare le sfide è la ricompensa migliore per la sua dedizione e passione. Questo è una delle cose più belle per un IKO Instructor, questo è l’#ikoinstructorlifestyle.
Scoprendo Lagoinha: Il Paradiso del Kiter in Ceará, Brasile.
Per Virginie, Lagoinha in Ceará, Brasile, rappresenta lo spot perfetto per il kitesurf. Con la sua vasta spiaggia incontaminata e la tranquillità della Laguna di Jegue, offre un ambiente pittoresco per i kiters di tutti i livelli per godersi emozionanti sessioni di kitesurf e momenti di pace nella natura.
"Il mio posto preferito è, ovviamente, Lagoinha in Ceará, Brasile, dove vivo. Vanta una vasta e non affollata spiaggia con uno scenario mozzafiato, incluso il pittoresco Laguna di Jegue. Questa laguna offre acqua dolce bassa e piatta, e gode di un vento costante per sette o otto mesi all'anno. È ideale per insegnare e praticare freestyle sganciato, la mia disciplina preferita. Nelle acque tranquille, di solito ci sono pochi altri kiters alla fine della giornata, con circa dieci ore di vento e sole al giorno. Il paesaggio naturale è mozzafiato, specialmente durante il tramonto quando si può avere la fortuna di assistere sia al tramonto che alla luna che sorge contemporaneamente, davvero indimenticabile!"
La Prospettiva di Virginie: Le Emozioni e le Sfide di Diventare un IKO Instructor.
Virginie crede che diventare un IKO Instructor sia un'esperienza incredibilmente gratificante. Per lei, il lavoro non è solo una fonte di reddito ma un'opportunità per vivere la sua passione, incontrare persone diverse e creare legami speciali. Crede che insegnare il kitesurf possa veramente cambiare la vita degli studenti e adora l'idea di condividere le sue conoscenze in luoghi paradisiaci in tutto il mondo. Nonostante le difficoltà e le sfide inerenti nell'essere un IKO Instructor, Virginie crede fermamente che questa professione offra opportunità senza pari sia per la crescita personale che professionale.
"Specialmente per le donne, il kitesurf non richiede necessariamente forza o peso; è più una questione di tecnica (e buone lezioni fin dall'inizio). Naturalmente, devi essere (o diventare) una persona sportiva, ma è più accessibile di quanto sembri, e le donne sono ottime IKO Instructors. Abbiamo generalmente una compassione naturale per i nostri allievi, pazienza e professionalità che sono fondamentali per questo lavoro (spesso ne abbiamo più degli uomini). Dobbiamo imporci fin dall'inizio essendo pragmatiche e professionali, insegnando sia agli uomini che alle donne.
Il mondo del kitesurf ha bisogno di più IKO kitesurfers, assistants, instructors, coaches, and Assistant Trainers donne, e spero che il mio nuovo status di IKO Examiner ispiri sempre più donne a seguire le mie orme!"
Esplorare l'Essenza del Kitesurf: Il Viaggio di Virginie.
Il viaggio di Virginie nel mondo del kitesurf è una scoperta avvincente di passione, determinazione e avventura. Attraverso la sua storia, possiamo cogliere l'essenza di questo affascinante sport e la sua capacità di trasformare vite e ispirare le generazioni future. Che insegni a principianti o esamini aspiranti IKO Instructors, Virginie continua ad incarnare i valori fondamentali dell’IKO Instructor: passione, sicurezza e dedizione al suo mestiere.
Autore: Marica Moda
Come rendere interessante una lezione teorica di kitesurf.
Si è un buon istruttore se si è bravi ad insegnare. Sembra un concetto sciocco, ma è l'essenza della nostra professione.
Insegnare = presentare e dare informazioni o istruzioni in modo adeguato alle facoltà di apprendimento degli altri, aggiungendo un po' di passione e creatività.
Sapere "cosa insegnare" non significa sapere "come insegnarlo".
Se sei un Istruttore IKO, sai che non basta sapere come si fa kitesurf; devi formarti e concentrarti sulle tecniche di insegnamento per risolvere il problema di "come insegnare" la parte teorica, e non solo quella pratica.
Per essere un buon istruttore è necessario spiegare bene entrambi gli argomenti. Per uno studente, la teoria del kitesurf è una parte essenziale del processo di apprendimento, in quanto lo aiuta a comprendere i principi e le tecniche alla base di questo sport.
Vogliamo darti alcuni consigli per insegnare un corso teorico di kitesurf.
Ecco alcuni passi da seguire per insegnare la teoria ai tuoi studenti in modo efficace, per mantenere alta la qualità delle tue lezioni e per darti gli strumenti necessari per essere un istruttore di successo anche durante una lezione teorica.
Più sarai bravo, più sarai KISS (Keep It Short, Simple, and Fun)!
Prepara un piano di lezione da seguire, ma da usare solo come linea guida.
Pianifica la lezione prima, ma sii pronto a cambiare il piano durante la lezione.
- Prendi appunti sugli argomenti che tratterai.
- Non scrivere un copione, ma solo i punti chiave che poi approfondirai.
- Prepara tutta l’attreazzatura necessaria.
Cosa deve includere un corso teorico?
- Introduzione: descrivi l'obiettivo della lezione e perché è importante.
- Feedback: chiedi agli studenti cosa sanno già dell'argomento.
- Punti chiave: 3 o 4 punti importanti che gli studenti dovranno ricordare alla fine della lezione. Usali nell'introduzione, durante la lezione e alla fine per riassumere.
I tuoi aspetti comunicativi sono molto importanti.
La creatività è la chiave per essere un buon istruttore durante una lezione di teoria.
- Parla ad alta voce (non troppo) e in modo chiaro.
- Non parlare in modo monotono, ma moderato, e cambia la voce a seconda della spiegazione.
- Mantieni il contatto visivo.
- Considera gli aspetti culturali dei tuoi studenti e rispettateli.
- Utilizza diversi canali di comunicazione.
- Utilizza vari strumenti come computer, smartphone, lavagna, sabbia della spiaggia, modelli 3D e simulatori grandi o piccoli, dando libero sfogo alla tua creatività.
Interagisci con gli studenti.
- Coinvolgi i tuoi studenti nella lezione per mantenerli partecipativi e concentrati.
- Non chiedere feedback a risposta chiusa: "Hai capito?" - "Sì/No". Lascia che spieghino cosa hanno capito con parole loro e fornisci feedback costruttivi per aiutarli a migliorare le loro abilità.
- Incoraggia i tuoi studenti a continuare ad imparare ed esplorare questo sport anche dopo la prima lezione e forniscigli risorse, come video didattici, app, ebook e siti web, dove possono migliorare ulteriormente la loro comprensione della teoria del kitesurf.
Argomenti teorici del kitesurf.
Durante le lezioni di kitesurf, potresti dover spiegare alcuni argomenti teorici, che potrai sviluppare con l'aiuto di una lavagna, di un computer, di uno smartphone, di poster presenti nella scuola o anche di modelli e simulatori 3D (libera la tua creatività e immaginazione per realizzare i modelli 3D e i simulatori, e la tua lezione sarà un successo).
Gli argomenti da trattare durante le lezioni di kitesurf, a livello teorico, potrebbero essere i seguenti:
- I cinque effetti del vento.
- Brezza marina diurna e notturna.
- Maree.
- Principi di base dell'aerodinamica.
- Correnti marine.
- Metereologia, Alta e Bassa Pressione.
I cinque effetti del vento:
1) l'effetto Venturi.
2) l'ombra del vento.
3) il gradiente del vento.
4) l'effetto baia.
5) l'effetto compressione.
CONSIGLIO
Concentrati sui pericoli e sui possibili benefici dei cinque effetti del vento, come l'impatto sullo spazio per navigare, la sicurezza durante il decollo e l’atterraggio del kite, le condizioni delle onde, la navigazione sopravento e sottovento, e la consistenza e la qualità del vento.
Disegna i cinque effetti del vento. Ad esempio, se hai a disposizione una lavagna, utilizzala, ma anche disegnare sulla sabbia è perfetto, oppure aiutati con oggetti comuni presenti nella scuola.
Brezza marina diurna e notturna.
Spiega come si generano le brezze marine, quando e quali pericoli possono presentare.
CONSIGLIO
Concentrati sull'impatto di una brezza marina su una sessione di kitesurf, come la variazione della forza del vento, l’eventuale cambio di direzione del vento, e la sua durata.
Maree.
Spiega quali sono i pericoli e i vantaggi delle maree e come possono cambiare completamente lo spot.
CONSIGLIO
Anche se nel tuo spot non hanno un grande impatto, pensa sempre che un domani il tuo allievo andrà in posti dove avere marea alta o bassa può davvero far la differenza tra fare kitesurf o non fare kitesurf (un esempio è la laguna di Sotavento a Fuerteventura - Isole Canarie).
Concentrati su come massimizzare l'esperienza del kitesurf e garantire la sicurezza, spiegando agli studenti come controllare le carte delle maree o consultare le conoscenze locali per capire l'andamento delle maree e il loro impatto sullo spot specifico in cui intendono praticare il kitesurf. Essere consapevoli delle condizioni delle maree li aiuterà a prendere decisioni informate ed a regolare la sessione di conseguenza.
Principi di base dell'aerodinamica.
Questo argomento è molto tecnico e vasto, quindi va bene trattarlo in modo semplificato, concentrandoti sul perché i kite volano e tirano.
CONSIGLIO
Per aiutarti nella spiegazione, scarica un'applicazione che simula la galleria del vento.
Questo strumento ti permetterà di rendere visivo e semplice un concetto complesso, rendendo chiare le forze generate una volta che il kite è in aria.
Correnti marine.
Spiega come riconoscere le correnti marine e come possono influire su una sessione di kitesurf.
Poni l’attenzione dei tuoi studenti in particolare sulle correnti di risacca, per riconoscerle e sapere come comportarsi correttamente.
CONSIGLIO
Scarica e stampa i poster gratuiti di IKO sulle correnti marine; sono gratuiti e chiariscono come comportarsi correttamente.
Concentrati su come sia essenziale avere una buona conoscenza delle condizioni locali, comprese le carte delle maree e delle correnti, nonché le conoscenze locali da parte di kiters esperti. Spiega come valutare le condizioni della corrente prima di entrare in acqua, adattare la tecnica di navigazione per compensare l'influenza della corrente e dare priorità alla sicurezza scegliendo luoghi appropriati.
Meteorologia, Alta e Bassa pressione.
La meteorologia è un argomento molto complesso ed estremamente vasto, e servirebbero moltissime ore di lezione per affrontare l’argomento, quindi ti consigliamo di affrontarlo concentrandoti sui concetti di base della meteorologia.
CONSIGLIO
Concentrati sull’Alta e Bassa pressione e sul perché sono essenziali per il kitesurf, utilizzando la tecnica dei pollici per memorizzare l'Alta e la Bassa pressione nei due emisferi.
Concentrati anche sull'impatto dei sistemi di Alta e Bassa pressione in base a fattori regionali e locali. Consiglia ai tuoi studenti di controllare le previsioni meteo, consultare kiters esperti del posto e valutare le condizioni in loco per decidere se è adatto e sicuro fare kitesurf durante specifici sistemi di Alta o Bassa pressione.
Argomenti pratici di kitesurf.
Quando insegni argomenti pratici, ricordati di seguire sempre gli 8 Passi dell’Insegnamento di IKO.
Gli 8 Passi dell’Insegnamento di IKO.
Il concetto di insegnamento IKO si basa su un'abilità fisica raggiunta attraverso un mix di tentativi ed errori del tuo studente e la tua corrispondente valutazione e correzione.
A ciò si aggiunge lo sviluppo delle conoscenze di base del tuo studente e la consolidazione delle abilità, assicurandoti che comprenda il motivo per cui sta eseguendo un esercizio.
Le 8 fasi sono:
- Valutazione: Chi?
- Stabilire un obiettivo: Cosa?
- Incentivare e motivare: Perché?
- Dare punti di riferimento: Come? Quando? Dove? Quali esercizi?
- Ottenere il feedback dello studente (1): Lo studente ha visualizzato bene?
- Osservare: Prove ed errori dello studente.
- Ottenere il feedback degli studenti (2): 90% del processo di apprendimento.
- Correggere: Solo se necessario!
Navigare sopravento.
Spiega i prerequisiti e, se necessario, quali potrebbero essere le ragioni del fallimento.
CONSIGLIO
Concentra la tua spiegazione sulla combinazione di kite, corpo e gambe/tavola che il tuo studente dovrebbe tenere.
I video presenti sull’App di IKO, un modello 3D o un piccolo simulatore possono aiutare il tuo studente ad avere una prospettiva esterna e a capire meglio cosa fare una volta in acqua.
Primi salti.
Spiega quali sono i prerequisiti necessari e quali potrebbero essere le ragioni del fallimento.
CONSIGLIO
Concentra le tue spiegazioni sulla combinazione di kite, corpo e gambe/tavola che il tuo studente deve tenere; inoltre, fagli fare pratica con un simulatore fisico.
Il simulatore fisico può aiutarlo a ridurre lo stress di provare qualcosa di nuovo, prima di rifarlo in acqua, e a costruire la memoria muscolare.
Ricordati di adattare il tuo approccio didattico allo stile e al ritmo di apprendimento del tuo studente.
Crea un buon feeling con il tuo studente.
Sii divertente, dinamico, paziente e solidale, e promuovi un ambiente di apprendimento sicuro e piacevole.
Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra da kitesurf?
Autrice: Marica Moda
Barre da kitesurf e sistemi di sicurezza, facciamo chiarezza.
I kiter discutono spesso su quale brand produce le migliori barre, quali materiali sono più efficienti e quali sistemi di sicurezza funzionano meglio.
Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra? O ti sei semplicemente affidato al negoziante, al proprietario della scuola di kitesurf che te l’ha venduto o all'amico che te lo ha consigliato?
Quanti sistemi di sicurezza per barre da kitesurf conosci?
Le aziende di kitesurf cercano sempre di rinnovarsi in termini di prestazioni e sicurezza delle attrezzature. Se ripensi alle origini di questo sport, i grandi progressi sono evidenti.
Siamo passati da barre essenziali a due linee senza capacità di depower e senza quick release a barre con sistemi di depower, trim e quick release utilizzabili con una sola mano.
Una delle caratteristiche più importanti nella progettazione di una barra da kitesurf è il funzionamento del sistema di sicurezza.
Sistemi di sicurezza della barra: sicuri e non sicuri.
Innanzitutto, è necessario chiarire che nessun sistema di sicurezza è in grado di sventare completamente la potenza del kite, ma alcuni sono più efficienti di altri e questo è il criterio alla base dell’approvazione IKO.
I sistemi di sicurezza approvati da IKO sono: re-ride e 5° linea.
Approvato da IKO: sistema di sicurezza re-ride.
Sistema di sicurezza per barra a 4 linee, più comunemente usato sugli aquiloni “LEI” - Leading Edge Inflatable, con il bordo d'attacco gonfiabile.
La linea di sicurezza è una delle due linee front e, perché il sistema possa funzionare, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno un'apertura alare del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema re-ride, la barra scivola verso il kite lungo la linea di sicurezza e il kite perde istantaneamente e in sicurezza la maggior parte della sua potenza.
Fai attenzione a non avere le linee front avvolte su sé stesse troppe volte (succede durante le rotazioni e i kite loop), poiché ciò potrebbe causare il malfunzionamento del sistema di sicurezza (in questo caso, usa il sistema che ti permette di farle rigirare e separarle).
Il sistema di re-ride è il più sicuro, motivo per cui è approvato da IKO e, fortunatamente, oggi è il più utilizzato dai principali produttori di attrezzature da kitesurf.
Affinché il sistema di sicurezza re-ride funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (apertura alare del kite).
Approvato da IKO: sistema di sicurezza 5° linea.
La linea di sicurezza è la quinta linea, connessa al centro del bordo d'attacco sui kite LEI e al centro del bordo d'uscita sui kite foil.
Affinché il sistema di sicurezza funzioni correttamente, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno una corda del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
La quinta linea è stata ideata per facilitare il rilancio di un C-Kite dall'acqua e garantire una maggiore stabilità strutturale al kite.
IKO approva questo sistema di sicurezza. Tuttavia, il depower è inferiore rispetto al sistema re-ride e c’è il rischio che la 5° linea si avvolga attorno al kite, essendo connessa al suo punto di traino (laddove si collega il leash della pompa).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema 5° linea, il kite perde la maggior parte della sua potenza, ma stai attento perché, come accennato in precedenza, la linea potrebbe avvolgersi intorno al kite e danneggiarlo.
Affinché il sistema di sicurezza 5° linea funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (corda del kite).
NON approvato da IKO: sistema di sicurezza OSR(Oh S**t Ring), asimmetrico e mini 5° linea.
Fortunatamente, solo pochi brand utilizzano questi sistemi di sicurezza e IKO consiglia di non usarli mai, in nessuna circostanza e condizione. Se la tua barra ha uno di questi sistemi di sicurezza, ti consigliamo di cambiarlo per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri.
Il sistema di sicurezza asimmetrico e la mini 5° linea non permettono al kite di perdere la maggior parte della sua potenza perché, una volta attivato il quick release del chicken loop, entrambe le front line restano in tensione, non permettendo al kite di sventare e, anzi, rischiando che looppi.
Nel sistema OSR (fortunatamente se ne vedono davvero pochi in giro), la linea di sicurezza è una delle due linee direzionali (linee back). Anche in questo caso, il sistema non permette al kite di perdere la maggior parte della sua potenza e c’è una grande probabilità che loppi.
Quindi, qual è il miglior sistema di sicurezza per una barra da kitesurf?
Il miglior sistema di sicurezza è il RE-RIDE, approvato da IKO al 100%.
Sulle barre con sistema re-ride, potresti trovare una stopper ball posizionata lungo la linea di sicurezza.
Non tutti i brand la usano, ma può essere molto utile ed è consigliata per:
- Auto-atterraggio;
- Recupero della barra in acqua per rilanciare il kite;
- Self-rescue.
Senza di essa, dopo l'attivazione del quick release del chicken loop, la barra sarà libera di scorrere fino al kite e impiegherai più tempo a sistemare le linee spesso aggrovigliate tra loro.
Se usi una sola barra con stopper ball con kite di diverse dimensioni, ricordati di regolare la posizione della stopper ball prima di entrare in acqua.
La stopper ball deve consentire alla barra di scorrere lungo una distanza ≥ all'apertura alare del kite che intendi utilizzare o semplificati la vita fissandola in base all'apertura alare del tuo kite più grande.
Dove posizionare correttamente la stopper ball lungo la linea di sicurezza?
Per trovare la posizione corretta dove posizionare la stopper ball lungo la linea di sicurezza, stendi quest’ultima davanti al bordo d'attacco del tuo kite.
La stopper ball sulla linea di sicurezza deve essere posizionata ad almeno:
- 1 apertura alare del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza re-ride (LEI a 4 linee);
- 1 corda del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza 5a linea.
A cosa serve la stopper ball che su alcune barre è posizionata tra il chicken loop e il trim?
Alcune barre hanno una stopper ball lungo la linea centrale (tra il chicken loop e il trim), utilizzata principalmente per le manovre old school. Questa può essere fissa o scorrevole e limita il movimento verso l'alto della barra.
Fai attenzione: questa stopper ball potrebbe scivolare verso il basso senza che tu te ne accorga, non permettendoti di depotenziare il kite; tienila sotto controllo.
IKO sconsiglia ai principianti di utilizzare questa stopper ball poiché, senza di essa, il kite può essere facilmente e completamente depotenziato semplicemente lasciando andare la barra.
Con quale frequenza testare i sistemi di sicurezza della barra da kitesurf?
Ricorda che un sistema di sicurezza rotto o malfunzionante è pericoloso, quindi è fondamentale verificarne il corretto funzionamento; altrimenti, quando ne avrai bisogno, ti pentirai di non averlo fatto.
Prova i sistemi di sicurezza ogni volta che fai kitesurf, ci vorrà un secondo, ma, una volta in acqua, sarai consapevole di essere al sicuro!
Controllo pre-volo prima di connetterti alla barra:
- Attivare il quick release del leash e ripristinarlo
- Connettere il leash alla linea di sicurezza
- Attivare il quick release del chicken loop e ripristinarlo
- Connettere il chicken loop al trapezio e bloccarlo con il chicken finger
- Afferrare e sollevare i floater sulla barra per assicurarti che le linee siano in ordine e connesse correttamente
Inoltre, consigliamo di risciacquare periodicamente la barra, il leash e il taglia-linee con acqua dolce in modo che eventuali granelli di sabbia o incrostazioni di sale si dissolvano, mantenendo i tuoi sistemi di sicurezza efficienti al 100%.
Sai com'è fatta la tua barra?
La barra da kitesurf è composta da più elementi, tutti realizzati con materiali generalmente molto resistenti e in grado di sopportare importanti sollecitazioni.
Briglie e pigtails.
Sono realizzati in fibra di polietilene ad alto modulo con anima unidirezionale e motivo intrecciato. Il brevetto è di proprietà di Spectra e Dyneema, da cui derivano i rispettivi nomi. Questo materiale ha un'elevata resistenza all'abrasione grazie al suo basso coefficiente di attrito e alle caratteristiche autolubrificanti. Le pulegge possono essere di plastica o di metallo.
Linee.
Sono realizzate in materiale termoplastico colato e trafilato in fibre. Il polietilene ad alta densità è Dyneema o Spectra, intrecciato ad angoli ottimizzati per ridurre al minimo il rischio di allungamento delle linee. Il trattamento termico e la spazzolatura ottimizzano le proprietà intrinseche del materiale, mentre un rivestimento aggiuntivo le protegge dai raggi UV e dall'assorbimento d'acqua, rendendole inoltre galleggianti.
Il diametro delle linee varia tra 1,5 e 2,5 mm e il carico di rottura tra 180 kg e 300 kg (a seconda della qualità, del diametro e della rifinitura).
Quando il kite è in volo, non toccare mai le linee per nessun motivo, nemmeno durante il decollo o l'atterraggio.
Barra.
È realizzata in alluminio con rivestimento antiscivolo.
Prima dell’acquisto ed utilizzo devi considerare il rapporto tra la dimensione della tua barra e quella del tuo kite. Un kite grande ha un raggio di curvatura maggiore rispetto a un kite piccolo e, quindi, necessita di una barra, che funge da leva, proporzionale alla sua grandezza:
- Usa una barra corta (45 cm o meno) con kite più piccoli di 8 m²;
- Usa una barra media (da 45 a 55 cm) con kite tra gli 8 m² e i 12 m²;
- Usa una barra lunga (55 cm o più) con kite più grandi di 12 m².
Grazie ad un sistema posto alle due estremità, molte barre possono essere regolabili; allungabili e accorciabili a seconda della dimensione di kite utilizzato e della reattività desiderata.
Generalmente, non è possibile scambiare tra loro barre a 2, 4 o 5 linee e usare per gli stessi kite.
Chicken finger.
È un tubo di gomma rigido che assicura che il chicken loop rimanga connesso al gancio del trapezio.
Chicken loop.
È un anello di gomma rigida che permette di connettere la barra al trapezio e al quale sono connesse le due linee front. Grazie al chicken loop, il tiro del kite viene scaricato sul trapezio e non dev’essere interamente gestito dalle braccia.
Quick release del chicken loop.
Questo sistema di sicurezza ti permette di liberarti rapidamente dal tiro del kite in caso di emergenza.
A tal proposito, alcuni brand hanno ideato un sistema di release e ripristino rapido ed efficace: dopo aver azionato il sistema di sicurezza e, quindi, aver aperto il chicken loop della barra, per richiuderlo è sufficiente spingere l'estremità del chicken loop nell'apposita fessura. Non c'è bisogno di toccare il sistema di quick release; anche il chicken loop si può chiudere con una sola mano.
Stopper ball.
È una pallina in gomma dura o alluminio che ferma la barra quando, per motivi di sicurezza, dopo l’attivazione del quick release del chicken loop, scorre lungo la linea di sicurezza verso il kite.
La posizione della stopper ball è regolabile e deve essere calcolata per consentire al kite di sventare e disporsi in posizione neutra rispetto al vento.
Swivel.
È il sistema girevole connesso alle linee front che permette per mezzo di una pallina di farle girare su sé stesse e mantenere la linea di sicurezza libera e in grado di scorrere all’interno dei sistemi di sicurezza.
Floater.
Sono realizzati in schiuma, si trovano ai lati della barra e ne permettono la galleggiabilità.
Semplici regole d'oro.
Segui questi semplici Standard IKO per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri:
- Utilizzare una barra con chicken loop e quick release;
- Utilizzare una barra con sistema di sicurezza approvato da IKO: re-ride o 5° linea;
- Utilizzare un leash con quick release collegato alla parte anteriore del trapezio;
- Tieni sempre un taglia-linee nel trapezio (nel caso in cui dovessi avere linee in tensione intorno al tuo corpo, potrebbe diventare il tuo primo sistema di sicurezza).
Queste sono alcune semplici regole da seguire per poterti divertire in sicurezza!
Ricorda che tutti i sistemi di sicurezza devono essere testati attivandoli e ripristinandoli prima di ogni utilizzo, per essere sicuro che funzionino correttamente quando ne avrai davvero bisogno, e utilizza sempre una barra che permetta al tuo kite di perdere la maggior parte della sua potenza.
Buon vento. Divertiti!
Kiting is constantly growing and evolving. New disciplines emerge, equipment improves, spots get discovered and teaching techniques are enhanced.
We recently updated the IKO Kitesurf Instructor Manual to include the latest knowledge and experience from our elite trainers worldwide.
IKO Kitesurf Instructor Manual 7.0 Now Available
Concise Lesson Plans
Speed up the learning process and make lessons more enjoyable
Emphasis on ‘Guided Discovery’
Students progress quickly with hands-on learning
Focus on Students’ Mental States
Ensure students feel good and have fun while learning
Improved Readability
New graphics and easier to understand concepts
If you’re an IKO certified instructor with active membership, get a copy of the new manual by logging in to your account.
Improve your riding, adjust your lines
Why is it that in 99% of the cases we always use the same line length? A majority of the bars that come out of the factory are equipped with lines between 20m and 24m. This article will show you in which scenarios you could use shorter or longer lines. You will discover ways to improve your riding and adapt your equipment depending on your weight, your level and the discipline you choose. We will also touch on why it is mandatory for IKO instructors to use short lines during lessons and why it is highly beneficial for the student.
Impact of the wind window on your kite
The wind window is the area where the kite can fly. It is also where we use the kite clock as a reference for teaching. In the neutral zone, the kite generates minimal power, because it only receives the true wind. In the power zone, the kite will be able to accelerate as fast as it can and create an “induced wind” which when associated with the “true wind” will be called “apparent wind”. This is where the kite can generate maximum power. By using shorter lines, we can move the kite faster up and down the wind window, this increases the power of the induced wind and increases the power of the overall apparent wind even further.
By changing the length of your lines you are actually changing the size of your wind window. The bigger your wind window is, the more power you will generate because the distance from a point A to a point B is bigger which gives your kite more space to accelerate.
Wind gradient
This is a wind effect that explains how the wind changes, the higher up we go. It has been discovered that the wind is 35% stronger at 20m than right above the water level. In other words, the longer your lines, the higher your kite is, and the stronger the wind that is captured by the kite resulting in more power.
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So why aren’t we using 70m lines?
The additional power captured when using long lines comes at a cost. Longer lines will create more drag which will reduce the reactivity of your kite and will make your kite sit deeper inside the wind window. The longest lines we use are around 30m, longer lines than that would create too much drag to be effective, the kite would become too hard to steer and loose its upwind abilities.
What about line lengths for lessons?
Trainer kites
A trainer kite is a kite that does not generate enough power to make you lose balance, in certain situations a 2 line foil kite is used but in most of the cases, a small LEI kite with short lines ( 2 to 18 meters ) will be a better option. This is very useful for many reasons:
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reducing the space needed for a lesson,
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reducing the stress for the student,
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having less impact on other beach users,
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reducing the kite’s power,
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softer crash for the kite,
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much safer in strong/gusty conditions etc…
Increase your line length as you progress
At IKO we strongly believe that changing the length of your lines throughout your progression is a key factor in your learning process.
Once the student starts gaining confidence and is able to handle more power, we gradually increase the length of the lines. This method allows us to precisely adjust the power delivered by the kite to the student while keeping the rhythm of the lesson fluid.
Adjust your line length to your riding style
Using short lines (20m or less ) gives you an advantage if you’re looking to have a quick and reactive kite for your style.this length of lines can be very effective for the following riding styles:
-Big air when learning kite loops: Learning how to kiteloop can be an intimidating step because of the power the kite generates during this move, shortening your lines is a great way to make your learning process faster and safer, even pro riders like to use lines as short as 10m in certain situations.
- Wave riding: whether you are using a directional board, a hydrofoil, or even a twin tip. If your goal is to shred some waves then shortening your lines is a very good idea, the added reactivity will allow you to turn quicker improve and maneuverability on the waves.
Long lines ( 24m or more ) will be particularly useful in situations where you will need more power and a stable kite :
- Freeride: In other words, riding while performing tricks and jumps that don’t require you to unhook. Freeriding is a hard subject to approach as it covers a very wide aspect of our sport but in a majority of the cases, it does not require fast steering of the kite, on the contrary, slightly longer lines will “slow down” your kite allowing you to focus more on your body position. I would recommend a length between 22m and 24m for this discipline depending on your wind conditions, skills, and the tricks you are trying to perform.
- Old school: Old school is a discipline that consists of jumping high and doing grabs or taking one or more feet out of the foot straps on your board To perform these tricks well you will need to have a powerful setup to lift you high and give hangtime as well as a slow setup that will allow you to focus on your board without having to worry about your kite moving everywhere.
How can I change the length of my lines?
Some bars come with sets of extensions
A few brands will give you the option to buy a set of lines that come with extensions, allowing you to adjust the length of your lines every session, those extensions are usually between 2m and 5m.
Folding
It is possible to fold your lines in two in order to use only half the length, to do so simply grab connection knot/loop at the end of your lines and bring them back to the bar, you will then connect the back lines to the knot of the leader lines and the front lines to a pigtail attached to the point where the center lines split, you will then attach a set of pigtails at the end of your lines. Make your quick release still work after folding your lines! You can double back your lines several times and use ½, ¼, or ⅛ of your line length with this method.
Splicing your lines yourself
A very good way to be prepared for every situation and have several line lengths on one bar is simply to cut your lines and create line extensions that you simply have to add or remove depending on the discipline you will be riding. To do so, you can either ask your local kite doctor or do it yourself by splicing your lines.
Click Here to watch a video made by one of our examiners that will guide you throughout that process.
Conclusion
As you can see, the length of the lines play an important role in kiteboarding. If you're not sure about which length to use, contact your nearest IKO Center or learn more about the subject during one of our pro courses!
What about you? what length of lines do you use?
Author: Charly Roche
La finestra di volo è l'area in cui un kite può volare. Sul bordo della finestra, il kite genera la potenza minima, perché riceve solo il “vento reale”. L'orologio del kite è il riferimento che usiamo per l'insegnamento all'interno della finestra di volo. Le posizioni delle 9 e delle 3 sono anche chiamate posizione di decollo e di atterraggio, mentre le 12 corrispondono allo Zenit. Al centro della finestra di volo, il kite è in grado di accelerare e creare un "vento indotto" che, aggiunto al “vento reale”, forma il cosiddetto "vento apparente". In questa situazione il kite riesce a generare la potenza massima.
Sai che cos’è un GoJoe? Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di corpo gonfiabile idealizzato per il recupero della tavola, da mettere tra i due foodpads. Il GoJoe impedisce alla tavola persa di rigirarsi su se stessa e, prendendo vento, la fa scivolare velocemente downwind, avvicinandola al kiter.
Alcune scuole e istruttori lo usano. Dovremmo farlo tutti? È un aiuto sicuramente utile, non necessario. Facilita gli studenti che hanno difficoltà a praticare il bodydrag di bolina nel recupero della tavola, soprattutto in caso di correnti forti che rendono la risalita ancora più difficile.
Il GoJoe è la soluzione perfetta per i kiters intimoriti dall’idea di non dovere usare il leash da tavola. Purtroppo, sono in molti ad utilizzarlo ancora, senza rendersi conto della sua pericolosità. È un brutto pensiero, ma sembra stiano aspettando di avere un incidente.
Se ti piace l’idea del GoJoe ma non vuoi investire soldi nell’acquisto, un’alternativa simile ed economica è un bracciolo da bambino, da connettere intorno alla maniglia della tavola. Non avrà la stessa efficacia ma certamente faciliterà il recupero.
Cosa ne pensi? Dovrebbero usarlo tutti durante le lezioni?
Facci sapere cosa ne pensi nella sezione commenti qui sotto!
Questo è una delle principali migliorie rispetto all'anno scorso, messe in atto con lo scopo di aumentare la sicurezza. IKO ha deciso di stabilire questo nuovo standard sia per gli studenti che per gli Instructor. Il leash del kite deve essere sempre collegato alla parte anteriore del trapezio del pilota. Tuttavia, la maggior parte dei kitesurfisti, degli Instructor e degli studenti ce l'ha ancora collegato alla maniglia del trapezio e senza una ragione particolare, semplicemente perché "fanno tutti così". Tuttavia, in termini di sicurezza c'è un'enorme differenza, perché quando si trova sulla parte anteriore, il sistema di sgancio rapido del leash del kite può essere sempre accessibile al pilota, mentre quando è collegato alla parte posteriore e ci si trova in una situazione grave (mentre il kite è ancora in loop), il pilota non ci arriva e ciò è molto pericoloso. In questo modo sono avvenuti molti incidenti: non permettere che questo possa accadere anche a te. Se preferisci non sganciarti, ti suggeriamo di utilizzare un leash corto.
Capita spesso che appassionati kiters da tutto il mondo ci chiedano se è effettivamente possibile guadagnarsi da vivere con questo sport, la risposta è: sì. Migliaia di kiters ovunque nel mondo già lo fanno. Ci sono molti modi per entrare nel business del kitesurf.
I più popolari sono possedere o lavorare presso società di kitesurf; ospitando e organizzando escursioni, gestendo un centro o lavorando in qualità di istruttore IKO che insegna a livello locale e/o internazionale, seguendo il vento.
Se è il tuo desiderio e non sai da dove iniziare, ti consigliamo, innanzitutto, di diventare un istruttore IKO. In 10 giorni potresti ottenere una certificazione professionale e iniziare a lavorare, scegliendo l’ufficio che preferisci, in uno degli 230 Centri IKO in tutto il mondo. Diventare istruttore ti permette di imparare molto su questo sport e di scoprire il kitesurf e tutto quello che ci sta dietro, nel suo complesso.
Ti piacerebbe trasformare la tua passione in stile di vita? Se ci sei già riuscito, raccontaci la tua esperienza! Siamo curiosi di leggere il tuo commento nella sezione qui sotto.
Diventare un master, e questo vale per qualsiasi aspetto della vita, richiede una profonda immersione in profondità e, quindi, tempo per comprendere e praticare basi solide che costituiscano le fondamenta sulle quali coltivare un talento. Pochi kiters, terminato il primo corso, decidono di continuare a investire sulla loro formazione e migliorare.
Che tu faccia kite da 1 mese o da 10 anni, siamo sicuri che i margini di miglioramento siano comunque importanti. La chiave per padroneggiare lo sport è comprenderlo sia a livello teorico che a livello pratico, per questo ti invitiamo a metterti alla prova, ponendoti le seguenti domande:
- Quali sono le regole del diritto di precedenza?
- Come funziona realmente il mio kite?
- Come posso riparare, regolare e mantenere in buono stato la mia attrezzatura?
- Come posso praticare un corretto self-rescue?
- Come posso salvare qualcuno che ha bisogno di aiuto?
- Come posso surfare meglio un’onda?
- Come posso saltare più in alto?
Porsi domande come queste, trovare le risposte, parlarne con altri e praticare in un ambiente controllato, con un esperto, è il modo migliore per imparare.
Puoi migliorare sia prendendo lezioni private con un Coach IKO che partecipando a una Evolution Clinic IKO oppure a un corso Assistant (AITC). Se il tuo obiettivo è guadagnare fiducia e sicurezza quando pratichi il tuo sport preferito, conoscerlo è indispensabile. Chiedi al centro IKO o controlla la sezione “corsi” sul nostro sito Web per prenotare una lezione.
Dov'è posizionato il tuo leash in questo momento? Se non hai ancora connesso il leash alla parte anteriore del trapezio, spostalo ora, prima di continuare a leggere questo post. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto per formare gli istruttori e, più in generale, i kiters su questa semplice e fondamentale direttiva relativa alla sicurezza.
Invece di connettere il leash alla parte posteriore o laterale del trapezio, attaccalo davanti. Ciò lo rende facilmente accessibile a entrambe le mani in ogni momento, sia per connetterlo che per sganciarlo, in caso di emergenza.
Se usi un leash lungo, ti invitiamo a cambiarlo e a comprarne uno corto, più comodo e accessibile. Se sei un principiante o un wave rider e se non pratichi freestyle sganciato, usare il leash lungo non ha nessuna utilità e fortunatamente i leash corti sono sempre più disponibili sul mercato.
Ciò che ci rende orgogliosi è proprio che, in nome di questa direttiva di sicurezza, molti marchi e aziende hanno iniziato a commercializzare leash corti e a creare appositi spazi per connetterli alla parte anteriore del trapezio.
Se devi ancora cambiare la posizione del tuo leash sul trapezio o la sua lunghezza, fallo ora, non aspettare che capiti un incidente. Non te ne pentirai!
Se hai già avuto modo di frequentare un Centro IKO, avrai probabilmente notato che ai kiters principianti vengono fatte usare linee corte. La comunità professionale IKO consiglia da molti anni l’utilizzo di questa regolazione semplice ed estremamente efficace nei programmi di insegnamento.
Per “corte” si intende linee da 5 metri. Tali linee possono essere usate dall’inizio del corso fino al body-drag e allo steady pull. Questo metodo riduce lo stress dello studente e dell'istruttore e consente all'istruttore di stare più vicino allo studente e di correggere prima e meglio i suoi errori, evitandone ripercussioni fisiche e psicologiche. Le linee corte riducono la dimensione della finestra di volo e, quindi, lo spazio necessario per una lezione e l’impatto negativo su altri utenti della spiaggia.
L’utilizzo di linee corte stimola positivamente gli studenti. Ridurre la potenza del kite significa permettere a uno studente di imparare a controllare un kite LEI a 4 linee che non tira e che, secondo gli standard IKO, può essere considerato un trainer kite. Consente, inoltre, di gestire facilmente condizioni di vento più forte e rafficato.
Quando si usano linee corte anche le cadute del kite sono meno aggressive, ciò significa, tra l’altro, meno danni all’attrezzatura. È, inoltre, quasi impossibile looppare il kite. Le linee corte riducono il tempo impiegato nella gestione dell’attrezzatura*; è, infatti, sufficiente un solo kite e diverse lunghezze di linee da adattare al livello, al peso dello studente e alle condizioni climatiche.
Esempio di un corso in condizioni di vento normale:
Linee da 5 metri per il livello Discovery, fino a che l’alunno non famigliarizza con il controllo del kite nella finestra di vento e i sistemi di sicurezza (le linee da 5 metri possono essere utilizzate anche per body-drag e steady-pull).
Linee da 10/12 metri per il livello Intermediate, fino ai primi tentativi di water-start.
Linee da 20/22 metri per le partenze e la navigazione.
Cosa ne pensi e qual è la tua esperienza con le linee corte?
Preferisci questo metodo o l’utilizzo di un piccolo trainer kite e poi le linee lunghe?
Raccontaci la tua esperienza personale e professionale, dal punto di vista di Istruttore e Studente.
* È più facile e veloce cambiare la lunghezza delle linee piuttosto che cambiare il kite. Dovresti progredire gradualmente verso linee più lunghe, quando lo studente dimostra un buon controllo con linee corte ed è pronto a svolgere esercizi che richiedono maggiore potenza.
Uno dei tanti dibatti senza fine riguarda la disposizione delle linee durante il setup dell’attrezzatura: meglio disporle sopravento o sottovento al kite? E, soprattutto, importa davvero? La risposta è che entrambe le modalità sono corrette. Tuttavia, IKO raccomanda vivamente agli Istruttori di insegnare a stendere le linee sottovento, essendo, per molti aspetti, più sicuro.
Esaminiamo i vantaggi e gli svantaggi di entrambi:
Disposizione sottovento:
Se decidi di stendere le tue linee sottovento rispetto al kite, ti consigliamo di allentarle e coprirle di sabbia sulle estremità così che non si muovano con il vento. Quindi, partendo dal kite, cammina sottovento. Quando torni verso il kite, mantenendole divise, assicurati di abbinare i colori della barra ai colori delle briglie del kite (rosso con rosso, per esempio).
* Ricordati di rivoltare la barra (rosso a destra), questa è una delle ragioni per la quale a molti non piace questo primo metodo. Come spiega l'Examiner Vincent durante i suoi corsi: "Se guardi nella stessa direzione di qualcuno, le vostre destra e sinistra coincidono, se ti ci metti di fronte, invece, guardando nella direzione opposta, la tua sinistra sarà alla sua destra e viceversa. La disposizione di destra e sinistra è relativa alla tua posizione”.
Vantaggi:
- è più facile controllare che le linee siano connesse correttamente, prima di lanciare il kite.
- non c’è modo per il kite di prendere potenza, fino a che il pilota non raggiunge la posizione di lancio.
- per le ragioni sopra elencate, è molto più sicuro.
Svantaggi:
- In caso di forte vento, le linee tendono a volare via mentre le svolgi. La soluzione a questo problema è usare la sabbia quale peso per bloccarle e/o posizionandole al riparo, sotto il kite.
Disposizione sopravento:
Per stendere le linee sopravento, partendo dal tuo kite, cammina, svolgendole, controvento. Assicurati di abbinare le estremità della barra con i colori delle briglie del kite (rosso con rosso, per esempio).
Svantaggi:
- non è facile controllare che le linee siano connesse correttamente, prima di lanciare il kite.
- il kite è già collocato nella zona di potenza, se eserciti tensione sulle linee (pericoloso)
- durante il lancio, la linea back potrebbe avvolgersi intorno al kite
- l'assistente deve camminare tra il kite e il suo pilota per sollevarlo, è più difficile farlo correttamente, soprattutto per i non esperti.
Dall’analisi dei rispettivi vantaggi e svantaggi emerge chiaramente che il primo metodo, nonostante l’eventuale difficoltà in caso di forte vento, sia più sicuro e logico.
Quando non c’è abbastanza vento, è difficile insegnare kiteboard, soprattutto se l’allievo deve praticare il water start, in questa situazione l’ausilio di una barca può rivelarsi molto utile. È importante essere in grado di sfruttare ogni momento, a prescindere dalla condizione del vento, per permettergli di continuare a imparare e progredire.
Non tutti coloro che desiderano imparare kiteabord hanno una buona confidenza con la tavola, può darsi, infatti, che lo studente non abbia mai fatto uno sport da tavola. In questo caso, servirsi di una barca da traino può essere utile per permettergli di iniziare ad allenare varie abilità.
Oltre al water start, grazie alla barca, si può lavorare sulla navigazione toe side, il pop e i primi salti. Quando c’è poco vento, la barca rappresenta un ottimo aiuto per permettere all’allievo di continuare la sua progressione.
Hai mai fatto una simulazione di water start servendoti di una barca?
Raccontaci la tua esperienza qui sotto!
Non importa quanto velocemente o lentamente tu abbia imparato durante il corso di kitesurf, a un certo punto la tua curva di apprendimento smetterà di crescere. Il momento in cui smetti di progredire con la costanza alla quale sei abituato è il momento in cui ti stabilizzi.
La maggior parte degli studenti segue un corso sino a diventare indipendente. Dopo aver imparato a bolinare e gestire le situazioni di emergenza, si limita a praticare per conto proprio. I più ambiziosi si spingono oltre i loro limiti e iniziano a sviluppare le loro capacità, gli altri prendono il loro tempo o si limitano a godere del piacere del semplice navigare.
Fortunatamente, sempre più kiters di livello intermedio si rivolgono agli istruttori per ottenere lezioni avanzate o partecipare a un “clinic” di gruppo per migliorare il loro livello. Troppo spesso dimentichiamo l’importanza di essere istruiti. Tutti i campioni di ogni sport hanno un allenatore al loro fianco e un mentore che li aiuta, queste figure sono particolarmente utili proprio nella fase in cui la tua curva di apprendimento si ferma, poiché ti aiutano a trovare motivazione ed entusiasmo nel progredire, permettendoti di migliorare nello stile che più desideri padroneggiare.
Dovresti, quindi, continuare a essere istruito, anche se sei un kiter di livello intermedio? Assolutamente sì! Tutti abbiamo margini di miglioramento che ignoriamo fino che non incontriamo chi ci aiuta a superare i nostri limiti con entusiasmo.
Qual è il tuo livello e hai preso in considerazione di continuare la tua formazione? Preferiresti essere istruito da un singolo istruttore o in un “clinic” di gruppo?
Non ci crederete, ma abbiamo sentito questa domanda migliaia di volte in tutto il mondo. La domanda è popolare tra studenti e / o kiters che non hanno imparato con un istruttore certificato.
Le domande e i dibattiti sull'opportunità o meno di imparare regole e tecniche che garantiscono la sicurezza nel kitesurf, come, per esempio, le regole di precedenza, non sono infrequenti. Cerchiamo di vederci qualcosa di positivo: fare domande e avviare discussioni è sicuramente uno dei modi migliori per migliorarsi e conoscere.
A seconda di dove impari o navighi nel mondo, le variabili sono differenti. Il vento, il paesaggio, l'attrezzatura, l'Istruttore… sono alcune tra le cose che cambiano. I principi stabiliti, invece, non cambiano mai. Un metodo di insegnamento standardizzato aiuta a garantire l'esito finale di un corso, che è sempre quello di diventare indipendente. Seguire un corso di kitesurf non significa solo alzarsi sulla tavola e iniziare a navigare. Il punto fondamentale è imparare il lato teorico, pratico e la sicurezza di uno sport al fine di guadagnare l’indipendenza.
Chi è un kiter indipendente? Un kiter indipendente è colui che è autosufficiente, in grado di adattarsi a qualsiasi situazione e condizione meteorologica. Colui che può entrare in acqua consapevole di poter gestire le più diverse situazioni, che ha una base solida e un livello di comprensione tali da potersi avventurare come vuole nello sport che ha scelto.
È, quindi, importante imparare a fare un self-rescue? La risposta è: sì! Imparare ad auto-salvarsi è una delle tante e fondamentali abilità che permettono di ottenere la fiducia e l’indipendenza di cui sopra. La teoria, la pratica e la sicurezza di questo sport sono alla base di qualsiasi corso IKO, alla portata di chiunque, ovunque nel mondo.
Pensi di essere un kiter indipendente? Perché o perché no? Fateci sapere nella sezione commenti qui sotto.
Molte persone considerano la parte teorica dell'apprendimento noiosa e non necessaria. La verità è che imparare la teoria è sempre importante. Questa ci permette di comprendere un esercizio ancora prima di praticarlo.
Cosa e come potrebbe imparare colui che non ha la mia idea degli elementi determinanti per questo sport e dell’attrezzatura necessaria, se gli lasciassimo un kite e gli dicessimo di arrangiarsi? Sarebbe estremamente difficile, se non addirittura impossibile, dispendioso in termini di tempo e pericoloso. I pionieri del kitesurf hanno fatto il duro lavoro per noi. Hanno capito cosa funziona, cosa no e cosa è fondamentale sapere per navigare.
La teoria rende possibile il processo di apprendimento. Conoscere il vento, il mare, le formazioni nuvolose, le previsioni del tempo è la base per diventare un kiter indipendente. Questo è anche il motivo per il quale è fondamentale che le persone che desiderano imparare questo sport vengano formate da un istruttore certificato.
Non dare importanza alla conoscenza teorica è uno degli errori principali dei kiters. Perché? Soprattutto perché il kitesurf è uno sport ‘facile da apprendere’ (rispetto al surf o al windsurf, per esempio) e di conseguenza è facile sentirsi sicuri e preparati anche se, per esempio, si ignorano le regole di precedenza. Non fare lo stesso errore, impara tutti gli aspetti del kitesurf!
Una domanda a tutti gli istruttori certificati IKO: quanto tempo impiegate ad insegnare ai vostri allievi il lato teorico dello sport e quali credi siano gli argomenti più importanti? Facci sapere nella sezione commenti qui sotto!
Ti capiterà, girando il mondo per insegnare e fare kite, di incontrare le più disparate condizioni di acqua e vento. Ecco alcuni suggerimenti per affrontarle:
Acque poco profonde:
I spot d'acqua poco profonda sono i più facili da individuare, assicurati che:
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L'acqua sia sempre almeno ad altezza vita.
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Il fondo marino sia libero da ostacoli che potrebbero danneggiarti.
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Gli studenti utilizzino comunque un aiuto al galleggiamento. Per quanto ti riguarda, ricordati di indossare sempre almeno un giubbotto antiurto.
Acque profonde (insegnamento dalla barca):
Quando si insegna utilizzando una barca, il rapporto Studente-Istruttore deve essere ridotto 1:1, per permettere all'istruttore di seguire in modo appropriato il proprio allievo.
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Gli studenti dovrebbero dimostrare di essere in grado di poter tornare autonomamente a riva.
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In questo caso, la barca non funge da solo mezzo di soccorso ma anche da base per l’insegnamento e da punto di riferimento per la traiettoria di navigazione.
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La barca non deve mai essere posizionata sottovento rispetto allo studente o lungo la sua traiettoria, potrebbe, infatti, diventare un pericolo.
Nota: gli studenti che imparano in acque profonde, servendosi sempre di una barca, non possono essere considerati “indipendenti" e devono essere reindirizzati a uno spot in cui possano finalizzare la loro formazione a terra.
Spot di shore breake:
Gli studenti non dovrebbero mai imparare in prossimità di onde che rompono ad un’altezza che sia pari, o, peggio ancora, superi, la vita.
In caso di shore-break di altezza inferiore alla vita:
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L’insegnamento deve svolgersi a distanza di sicurezza dalle onde. Gli allievi devono andare oltre ad esse, servendosi della tecnica del "body drag”, sino a raggiungere una zona più tranquilla e sicura.
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L'istruttore può portare lo studente oltre le onde mantenendo il controllo del kite, per poi lasciarglielo una volta raggiunto un luogo sicuro. Quando si utilizza questa tecnica, un Assistente Istruttore deve rimanere vigile in spiaggia per garantire la sicurezza dello studente nel caso in cui l’istruttore torni a nuoto sino a riva mentre lo studente rimane da solo col kite.
Nota: gli studenti devono prestare attenzione a non far cadere il kite tra le onde. Può, infatti, essere particolarmente difficile rilanciarlo dall’acqua e potrebbe essere opportuno sganciare immediatamente il quick release del chicken loop e nuotare verso riva, prestando attenzione a non finire tra le linee.
Speriamo che questi consigli ti aiutino a gestire in totale sicurezza l’insegnamento e la pratica in qualsiasi condizione!
Quali sono le condizioni dell'acqua che preferisci per insegnare e fare kite, con l’obiettivo di formare al meglio il tuo studente e migliorare le tue abilità?
Facci sapere nei commenti.
Divertiti e stai al sicuro,
IKO
Ci teniamo a ricordarti ancora una volta le ragioni per le quali è importante agganciare il kite-leash alla parte anteriore del trapezio. Nel 2017, abbiamo scritto due post in merito, ci hanno seguito in molti e abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti. Per noi è stato un successo e vogliamo ricordartelo ancora, nel caso ti fosse sfuggito il nostro suggerimento l’anno scorso.
Il motivo principale per cui è importante connettere il kite-leash alla parte anteriore del trapezio, indipendentemente dallo stile e dai trucchi che stai praticando, è quello di rendere lo sgancio rapido del leash più facilmente raggiungibile con entrambe le mani, in una situazione di emergenza.
Ecco un esempio: stai facendo kiteboarding in acque profonde, hai un incidente, lasci la barra e lo sgancio rapido del chicken loop, le linee si avvolgono intorno alla barra annullando i primi due sistemi di sicurezza, il tuo kite è completamente fuori controllo e continua a girare su se stesso (death-loops). Se il tuo leash fosse collegato alla parte posteriore del trapezio, in prossimità della tua schiena, verresti tirato da dietro e per te sarebbe davvero difficile, se non addirittura impossibile, estendere il braccio sino a raggiungere il sistema di sgancio rapido. Se il tuo leash fosse, invece, collegato alla parte anteriore del tuo trapezio, in prossimità della tua pancia, verresti tirato da davanti e raggiungeresti molto facilmente lo sgancio rapido del leash, depotenziando completamente il tuo kite impazzito.
Per quanto riguarda la tipologia di leash da usare, se non hai intenzione di praticare trucchi sganciato, ti raccomandiamo di utilizzare un leash corto, per evitare di avere corde penzolanti ed inutili attorno a te.
Prima di iniziare e dopo aver terminato la tua sessione, assicurati che il leash sia ben connesso ed in buone condizioni.
Ricorda, per ottenere sicurezza e funzionalità ottimali dal tuo leash, devi collegalo alla parte anteriore del trapezio!
Se tu lo usi già correttamente, tagga un amico che non lo fa per renderlo consapevole del pericolo che corre.
Divertiti e stai al sicuro,
IKO
Vari studi psicologici dichiarano che ogni giorno che passa perdiamo potere di concentrazione. La ricerca afferma che l’essere umano ha una capacità di attenzione di durata inferiore a quella di un pesce rosso: 8 secondi contro 9 secondi.
Impressionante!
Questi risultati sfidano gli insegnanti, le guide, i venditori, i capi, le realtà aziendali e, più in generale, chiunque miri ad ottenere e mantenere buono il livello di attenzione del proprio interlocutore. Ragione per la quale, un’importante parte del “Corso Istruttore IKO” riguarda proprio la psicologia umana e le modalità di insegnamento utili a superare tali sfide.
Quando un istruttore IKO insegna, comunica al suo studente una notevole quantità di informazioni ed è importante che egli sappia essere d’aiuto in tale processo di apprendimento, indispensabile per progredire ed imparare in sicurezza il kitesurf. Un istruttore deve sapere insegnare correttamente.
La memoria a breve termine è la capacità di ricordare sensazioni, parole e/o input visivi che ci hanno coinvolto negli ultimi minuti. Tali informazioni vengono processate dal cervello ed ivi restano per un brevissimo periodo di tempo, dopo il quale, andrebbero perse definitivamente, se non venissero trasferite alla memoria a lungo termine, dove, invece, vengono memorizzate, rese, cioè, pronte ad essere rievocate in data successiva.
La chiave di volta dell'insegnamento sta, perciò, nell’essere in grado di aiutare gli studenti a trasferire le molteplici nozioni appena acquisite dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine. Per favorire tale processo, è importante far ripetere allo studente l'azione appena imparata ed incoraggiarlo a comunicare pensieri e considerazioni in merito a quanto praticato.
Gli istruttori devono sollecitare i feedback degli studenti dopo ogni esercizio. Ciò aiuterà gli allievi a ricordare molto di più - riformulando con parole proprie le spiegazioni che hanno appena sentito e gli esercizi che hanno appena svolto.
L'intero processo di apprendimento è più forte se gli studenti sono chiamati ad analizzare un insegnamento ed a sviluppare una propria comprensione attorno ad esso. Questa tecnica è molto più efficiente del semplice ascolto o della pratica passiva, senza interazione.
Ecco una rappresentazione dei risultati dello studente quando le componenti di formazione, e le loro rispettive incidenze sul processo di apprendimento, si uniscono:
Abilità raggiunte
- Teoria: 10-20%
- Dimostrazione: 30-35%
- Pratica: 60-70%
- Feedback: 70-80%
- Coaching: 80-90%
Interessante, vero?
Se la tua capacità di concentrazione ti ha permesso di finire di leggere questo post ed assimilarlo, congratulazioni!
Siamo curiosi di sapere se la tua memoria ha fallito durante il tuo corso di kitesurf, raccontacelo nei commenti qui sotto!
Più di dieci anni fa, abbiamo avuto la visione di poter guidare chiunque, a partire da una totale inesperienza, sino a raggiugere il livello di kiteboarder indipendente. La SICUREZZA e l'EFFICIENZA sono sempre state all'avanguardia nei nostri metodi!
Ad oggi, IKO ha certificato migliaia di Istruttori in tutto il mondo, i quali hanno permesso a centinaia di migliaia di individui di diventare kiteboarders!
Gli istruttori IKO hanno un ruolo fondamentale in quanto PRIMO CONTATTO per chiunque ambisca ad entrare nel mondo del kite! I nostri istruttori guidano gli allievi in una ben STUDIATA E SICURA PROGRESSIONE che permette loro di raggiungere un livello di totale indipendenza.
Tale progressione è basata sul principio del “FEEDBACK LOOP” (il ciclo del feedback), il quale prevede una continua interazione tra l'istruttore ed il suo allievo.
Con questo continuo “botta e risposta”, l'Istruttore riesce ad ottimizzare il suo metodo di insegnamento ed a seguire e FACILITARE L’APPRENDIMENTO dello studente, valorizzando così ogni singolo passo della progressione IKO.
LA PSICOLOGIA svolge un ruolo importante nella progressione. Ragione per la quale, durante i nostri corsi professionali, gli istruttori imparano, tra le altre cose, le modalità con le quali MOTIVARE, ISTRUIRE E CAPIRE correttamente l’individuo con cui si relazionano.
I principi fondamentali dell'IKO sono rimasti gli stessi di sempre, e, sulla base di questi, continuiamo ad evolverci e migliorarci con il tempo e l’esperienza sul campo.
Non hai ancora imparato a fare kite? Consulta il nostro sito web per trovare il centro IKO più vicino a te.
Sei già un esperto e vuoi trasformare la tua passione in una carriera part-time o full-time? Consulta il nostro calendario di formazione e scegli le date e la località d’esame più comoda per te, per diventare un istruttore IKO certificato!
I Centri e gli istruttori IKO hanno una vasta gamma di attrezzature per insegnare tra le quali scegliere.
La giusta scelta del KITE, della LUNGHEZZA DELLE LINEE e della BARRA DI CONTROLLO accrescerà la SICUREZZA DEGLI STUDENTI ed il loro DIVERTIMENTO e determinerà la FACILITÀ DEL CORSO e la CURVA DI APPRENDIMENTO.
Nell'ultimo decennio abbiamo ottimizzato le nostre politiche relative all'attrezzatura migliore da utilizzare durante le lezioni. Crediamo fermamente che gli istruttori ed i Centri IKO debbano scegliere un kite la quale dimensione sia relativa al LIVELLO da praticare, alle CONDIZIONI METEOROLOGICHE ed al PESO dell'allievo.
Il kite dovrebbe essere FACILE DA RILANCIARE e NON ECCESSIVAMENTE POTENTE per lo studente durante gli esercizi a terra e / o durante i primi tentativi di water-start. Il Centro IKO dovrebbe disporre di barre di controllo con LINEE CORTE E LUNGHE da utilizzare in base al livello di comprensione e di controllo degli allievi. È molto importante che la barra abbia il sistema di sicurezza RE-RIDE su una sola delle linee front o la QUINTA LINEA, un sistema di QUICK RELEASE funzionante ed un LEASH con sistema di quick release.
Da allievo, ti ricordi se, durante il tuo corso di kite, l’istruttore ha seguito tali linee guida?
Da istruttore, segui queste linee guida? Se no, perché?
C'è altro che pensi sia essenziale ribadire su questo tema e che vorresti condividere?
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