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Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra da kitesurf?
Autrice: Marica Moda
Barre da kitesurf e sistemi di sicurezza, facciamo chiarezza.
I kiter discutono spesso su quale brand produce le migliori barre, quali materiali sono più efficienti e quali sistemi di sicurezza funzionano meglio.
Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra? O ti sei semplicemente affidato al negoziante, al proprietario della scuola di kitesurf che te l’ha venduto o all'amico che te lo ha consigliato?
Quanti sistemi di sicurezza per barre da kitesurf conosci?
Le aziende di kitesurf cercano sempre di rinnovarsi in termini di prestazioni e sicurezza delle attrezzature. Se ripensi alle origini di questo sport, i grandi progressi sono evidenti.
Siamo passati da barre essenziali a due linee senza capacità di depower e senza quick release a barre con sistemi di depower, trim e quick release utilizzabili con una sola mano.
Una delle caratteristiche più importanti nella progettazione di una barra da kitesurf è il funzionamento del sistema di sicurezza.
Sistemi di sicurezza della barra: sicuri e non sicuri.
Innanzitutto, è necessario chiarire che nessun sistema di sicurezza è in grado di sventare completamente la potenza del kite, ma alcuni sono più efficienti di altri e questo è il criterio alla base dell’approvazione IKO.
I sistemi di sicurezza approvati da IKO sono: re-ride e 5° linea.
Approvato da IKO: sistema di sicurezza re-ride.
Sistema di sicurezza per barra a 4 linee, più comunemente usato sugli aquiloni “LEI” - Leading Edge Inflatable, con il bordo d'attacco gonfiabile.
La linea di sicurezza è una delle due linee front e, perché il sistema possa funzionare, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno un'apertura alare del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema re-ride, la barra scivola verso il kite lungo la linea di sicurezza e il kite perde istantaneamente e in sicurezza la maggior parte della sua potenza.
Fai attenzione a non avere le linee front avvolte su sé stesse troppe volte (succede durante le rotazioni e i kite loop), poiché ciò potrebbe causare il malfunzionamento del sistema di sicurezza (in questo caso, usa il sistema che ti permette di farle rigirare e separarle).
Il sistema di re-ride è il più sicuro, motivo per cui è approvato da IKO e, fortunatamente, oggi è il più utilizzato dai principali produttori di attrezzature da kitesurf.
Affinché il sistema di sicurezza re-ride funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (apertura alare del kite).
Approvato da IKO: sistema di sicurezza 5° linea.
La linea di sicurezza è la quinta linea, connessa al centro del bordo d'attacco sui kite LEI e al centro del bordo d'uscita sui kite foil.
Affinché il sistema di sicurezza funzioni correttamente, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno una corda del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
La quinta linea è stata ideata per facilitare il rilancio di un C-Kite dall'acqua e garantire una maggiore stabilità strutturale al kite.
IKO approva questo sistema di sicurezza. Tuttavia, il depower è inferiore rispetto al sistema re-ride e c’è il rischio che la 5° linea si avvolga attorno al kite, essendo connessa al suo punto di traino (laddove si collega il leash della pompa).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema 5° linea, il kite perde la maggior parte della sua potenza, ma stai attento perché, come accennato in precedenza, la linea potrebbe avvolgersi intorno al kite e danneggiarlo.
Affinché il sistema di sicurezza 5° linea funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (corda del kite).
NON approvato da IKO: sistema di sicurezza OSR(Oh S**t Ring), asimmetrico e mini 5° linea.
Fortunatamente, solo pochi brand utilizzano questi sistemi di sicurezza e IKO consiglia di non usarli mai, in nessuna circostanza e condizione. Se la tua barra ha uno di questi sistemi di sicurezza, ti consigliamo di cambiarlo per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri.
Il sistema di sicurezza asimmetrico e la mini 5° linea non permettono al kite di perdere la maggior parte della sua potenza perché, una volta attivato il quick release del chicken loop, entrambe le front line restano in tensione, non permettendo al kite di sventare e, anzi, rischiando che looppi.
Nel sistema OSR (fortunatamente se ne vedono davvero pochi in giro), la linea di sicurezza è una delle due linee direzionali (linee back). Anche in questo caso, il sistema non permette al kite di perdere la maggior parte della sua potenza e c’è una grande probabilità che loppi.
Quindi, qual è il miglior sistema di sicurezza per una barra da kitesurf?
Il miglior sistema di sicurezza è il RE-RIDE, approvato da IKO al 100%.
Sulle barre con sistema re-ride, potresti trovare una stopper ball posizionata lungo la linea di sicurezza.
Non tutti i brand la usano, ma può essere molto utile ed è consigliata per:
- Auto-atterraggio;
- Recupero della barra in acqua per rilanciare il kite;
- Self-rescue.
Senza di essa, dopo l'attivazione del quick release del chicken loop, la barra sarà libera di scorrere fino al kite e impiegherai più tempo a sistemare le linee spesso aggrovigliate tra loro.
Se usi una sola barra con stopper ball con kite di diverse dimensioni, ricordati di regolare la posizione della stopper ball prima di entrare in acqua.
La stopper ball deve consentire alla barra di scorrere lungo una distanza ≥ all'apertura alare del kite che intendi utilizzare o semplificati la vita fissandola in base all'apertura alare del tuo kite più grande.
Dove posizionare correttamente la stopper ball lungo la linea di sicurezza?
Per trovare la posizione corretta dove posizionare la stopper ball lungo la linea di sicurezza, stendi quest’ultima davanti al bordo d'attacco del tuo kite.
La stopper ball sulla linea di sicurezza deve essere posizionata ad almeno:
- 1 apertura alare del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza re-ride (LEI a 4 linee);
- 1 corda del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza 5a linea.
A cosa serve la stopper ball che su alcune barre è posizionata tra il chicken loop e il trim?
Alcune barre hanno una stopper ball lungo la linea centrale (tra il chicken loop e il trim), utilizzata principalmente per le manovre old school. Questa può essere fissa o scorrevole e limita il movimento verso l'alto della barra.
Fai attenzione: questa stopper ball potrebbe scivolare verso il basso senza che tu te ne accorga, non permettendoti di depotenziare il kite; tienila sotto controllo.
IKO sconsiglia ai principianti di utilizzare questa stopper ball poiché, senza di essa, il kite può essere facilmente e completamente depotenziato semplicemente lasciando andare la barra.
Con quale frequenza testare i sistemi di sicurezza della barra da kitesurf?
Ricorda che un sistema di sicurezza rotto o malfunzionante è pericoloso, quindi è fondamentale verificarne il corretto funzionamento; altrimenti, quando ne avrai bisogno, ti pentirai di non averlo fatto.
Prova i sistemi di sicurezza ogni volta che fai kitesurf, ci vorrà un secondo, ma, una volta in acqua, sarai consapevole di essere al sicuro!
Controllo pre-volo prima di connetterti alla barra:
- Attivare il quick release del leash e ripristinarlo
- Connettere il leash alla linea di sicurezza
- Attivare il quick release del chicken loop e ripristinarlo
- Connettere il chicken loop al trapezio e bloccarlo con il chicken finger
- Afferrare e sollevare i floater sulla barra per assicurarti che le linee siano in ordine e connesse correttamente
Inoltre, consigliamo di risciacquare periodicamente la barra, il leash e il taglia-linee con acqua dolce in modo che eventuali granelli di sabbia o incrostazioni di sale si dissolvano, mantenendo i tuoi sistemi di sicurezza efficienti al 100%.
Sai com'è fatta la tua barra?
La barra da kitesurf è composta da più elementi, tutti realizzati con materiali generalmente molto resistenti e in grado di sopportare importanti sollecitazioni.
Briglie e pigtails.
Sono realizzati in fibra di polietilene ad alto modulo con anima unidirezionale e motivo intrecciato. Il brevetto è di proprietà di Spectra e Dyneema, da cui derivano i rispettivi nomi. Questo materiale ha un'elevata resistenza all'abrasione grazie al suo basso coefficiente di attrito e alle caratteristiche autolubrificanti. Le pulegge possono essere di plastica o di metallo.
Linee.
Sono realizzate in materiale termoplastico colato e trafilato in fibre. Il polietilene ad alta densità è Dyneema o Spectra, intrecciato ad angoli ottimizzati per ridurre al minimo il rischio di allungamento delle linee. Il trattamento termico e la spazzolatura ottimizzano le proprietà intrinseche del materiale, mentre un rivestimento aggiuntivo le protegge dai raggi UV e dall'assorbimento d'acqua, rendendole inoltre galleggianti.
Il diametro delle linee varia tra 1,5 e 2,5 mm e il carico di rottura tra 180 kg e 300 kg (a seconda della qualità, del diametro e della rifinitura).
Quando il kite è in volo, non toccare mai le linee per nessun motivo, nemmeno durante il decollo o l'atterraggio.
Barra.
È realizzata in alluminio con rivestimento antiscivolo.
Prima dell’acquisto ed utilizzo devi considerare il rapporto tra la dimensione della tua barra e quella del tuo kite. Un kite grande ha un raggio di curvatura maggiore rispetto a un kite piccolo e, quindi, necessita di una barra, che funge da leva, proporzionale alla sua grandezza:
- Usa una barra corta (45 cm o meno) con kite più piccoli di 8 m²;
- Usa una barra media (da 45 a 55 cm) con kite tra gli 8 m² e i 12 m²;
- Usa una barra lunga (55 cm o più) con kite più grandi di 12 m².
Grazie ad un sistema posto alle due estremità, molte barre possono essere regolabili; allungabili e accorciabili a seconda della dimensione di kite utilizzato e della reattività desiderata.
Generalmente, non è possibile scambiare tra loro barre a 2, 4 o 5 linee e usare per gli stessi kite.
Chicken finger.
È un tubo di gomma rigido che assicura che il chicken loop rimanga connesso al gancio del trapezio.
Chicken loop.
È un anello di gomma rigida che permette di connettere la barra al trapezio e al quale sono connesse le due linee front. Grazie al chicken loop, il tiro del kite viene scaricato sul trapezio e non dev’essere interamente gestito dalle braccia.
Quick release del chicken loop.
Questo sistema di sicurezza ti permette di liberarti rapidamente dal tiro del kite in caso di emergenza.
A tal proposito, alcuni brand hanno ideato un sistema di release e ripristino rapido ed efficace: dopo aver azionato il sistema di sicurezza e, quindi, aver aperto il chicken loop della barra, per richiuderlo è sufficiente spingere l'estremità del chicken loop nell'apposita fessura. Non c'è bisogno di toccare il sistema di quick release; anche il chicken loop si può chiudere con una sola mano.
Stopper ball.
È una pallina in gomma dura o alluminio che ferma la barra quando, per motivi di sicurezza, dopo l’attivazione del quick release del chicken loop, scorre lungo la linea di sicurezza verso il kite.
La posizione della stopper ball è regolabile e deve essere calcolata per consentire al kite di sventare e disporsi in posizione neutra rispetto al vento.
Swivel.
È il sistema girevole connesso alle linee front che permette per mezzo di una pallina di farle girare su sé stesse e mantenere la linea di sicurezza libera e in grado di scorrere all’interno dei sistemi di sicurezza.
Floater.
Sono realizzati in schiuma, si trovano ai lati della barra e ne permettono la galleggiabilità.
Semplici regole d'oro.
Segui questi semplici Standard IKO per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri:
- Utilizzare una barra con chicken loop e quick release;
- Utilizzare una barra con sistema di sicurezza approvato da IKO: re-ride o 5° linea;
- Utilizzare un leash con quick release collegato alla parte anteriore del trapezio;
- Tieni sempre un taglia-linee nel trapezio (nel caso in cui dovessi avere linee in tensione intorno al tuo corpo, potrebbe diventare il tuo primo sistema di sicurezza).
Queste sono alcune semplici regole da seguire per poterti divertire in sicurezza!
Ricorda che tutti i sistemi di sicurezza devono essere testati attivandoli e ripristinandoli prima di ogni utilizzo, per essere sicuro che funzionino correttamente quando ne avrai davvero bisogno, e utilizza sempre una barra che permetta al tuo kite di perdere la maggior parte della sua potenza.
Buon vento. Divertiti!
Safety is an important issue in kiteboarding which has been labeled as a dangerous sport. At IKO we strive to provide people with the safest kiteboarding lessons possible using several different methods and equipment. Our Training Department works together with our team of Training Masters* and Examiners to continuously evolve and improve the methods and equipment used.
This interview was conducted with Vincent, who is not only the Head of the IKO Training Department, but also The Training Master who trains other Training Masters! Getting to this position took 20 years of kite experience, around 15 years of being an Instructor and of these 15 years, he has been an Examiner for 8 years. In other words, a tremendous amount of experience and dedication to the sport! This interview will give you all the ins and outs as to why we have set these rules and should be followed by ANY kitesurfing Instructor!
*A Training Master can train Examiners
Photo Credit: White Dune Kiting
We require students to be able to swim before they start their kitesurfing lessons, so why do they have to wear a life jacket?
Because kitesurfing is a water-sport where we can go into deep water, you have to be able to swim. However, very few people are able to swim back from a reef that’s 1km out from the shore without problems even if they are in good shape. This is when a life-jacket is very useful.
Students crash occasionally, and in extreme cases, they can get a head injury that causes them to lose consciousness in the water. The life jacket then saves them from drowning.
It’s also highly recommended that students wear an impact vest on land, but this isn’t mandatory, especially if it’s very warm. This provides an extra layer of protection for the chest. It’s also useful to wear the life-jacket on land because thanks to using short lines, a student progresses faster into the discovery level and they’re likely to go into the water in the first lesson. If they don’t have the life-jacket on already and the school is a short walk away, you have to walk and lose valuable time. If the life-jacket is already on, then you can move into the water right away which will make the student happy.
All in all, there’s no downside to wearing a life jacket. It might be a little bit annoying but students must wear a life jacket during their lesson. Always make sure that you have life-jackets for people of all shapes and sizes to ensure that it fits well.
Who must wear a helmet and when should it be worn? Why aren’t helmets mandatory for instructors who are teaching a course or independent riders?
All students at all levels must wear a helmet during their lessons, whether they’re on the beach or in the water. This includes beginner kiters taking a discovery lesson, advanced kiters learning handle passes and candidates taking pro courses.
If a student isn’t wearing a helmet and suffers a head injury during a lesson, the instructor may be found liable if legal action is taken against them. In the end, it’s the responsibility of instructors to keep students safe.
There is no obligation for certified instructors to wear helmets because this is their responsibility, there’s a huge difference between ‘I’m working and I will take the risk of a head injury’ compared ‘I am giving a lesson to someone who doesn’t know the sport and I’m taking the risk of giving my student a head injury because the student didn’t receive a helmet.’
Sometimes people say it’s annoying, yes, it’s a bit annoying. Sometimes people say I don’t want to wear a helmet, but they don’t have a choice because in the end they fall under the responsibility of the instructor and they have to listen to you.
If you see people teaching here on the beach without helmets, do you ever say anything about it?
I try to communicate with them but if they are not IKO then they usually don’t care about IKO and the rules we have set. Of course, I try to explain and talk to them but the people who are most blind are the people who don’t want to see.
We always try and we do see more and more non-IKO Instructors teaching with helmets and life-jackets but there will always be those people that simply don’t care. The IKO is not the police so we cannot regulate this worldwide.
This is also why we are working on becoming more recognized worldwide. For example, we just started working together with the Italian organization that regulates water sports. We hope to start working together with other countries as well so the sport can develop more safely and not have the image that it is a dangerous sport to learn.
Why should my safety leash be attached to the front of the harness?
First of all, the kite will pull you in the direction that it is going from the attachment point. If the leash is attached on the back then it will pull you on your back and you will struggle to release it. However, put it on the front and you will be able to reach it better and thus release it quicker.
Let’s make a comparison to an F-16 or other military aircrafts, in extreme dangerous situations the pilot needs to eject himself from the plane. The button to eject the pilot is between his knees right in front of him where it is easy to reach. If you tell one of these pilots that we put our eject button on our back, they will say that this is stupid because it is more difficult to reach and you could lose some valuable time that could mean the difference between life and death.
Even if you are at the level where you are doing handle-passes, putting the leash on the back of the harness is not an excuse that makes the trick easier to perform. The leash won’t block you or act any differently than when it is attached to the back. But if you happen to run into a problem, you’ll be very happy to be able to release it as quickly as possible.
Luckily, we don’t need to use our safety leash often and really big accidents are relatively rare in the kiteboarding scene, however, the day you do need it and you can’t reach it… Then you’re being dragged through the water on your back, you’re taking in water, you start to panic and the situation gets bad really fast.
Now, some people are putting the leash on the side of the harness, this already makes it more reachable however it’s still not the best option. A situation in which this wouldn’t be the optimal place to have the leash would be when you seriously injure one of your hands/arms/shoulders. Say you injure the arm on the side where you have your leash, this could mean that you are unable to reach your leash with that hand so you need to go around with your other hand to release the leash. This is more time-consuming and a more difficult manoeuvre, again it is possible but will be hard. We need to take all these situations into account because you don’t know when you will need to release your leash.
Why is the use of long-lines not recommended?
We are probably the only sport where the students are put on equipment that is meant for independent riders. When you learn how to ski/snowboard, you first start on the green slope and then progress as you gain more experience.
I always take the example of the car. When you are learning to drive you usually use a smaller car that doesn’t have as much power and not a formula one car. This makes sense as you first need to learn to steer the car and be able to stop the car. We do the same with short lines, if you start learning with a formula one then you have too much power from the start and you don’t know how to handle anything. So short lines will help you to do that, the steering is the same, you learn how to use the safety systems and to let go of the bar.
Of course, as soon as the student is able to do this comfortably, we give him the ‘formula one’ and we tell them, basically everything is the same however now you have more power so be careful. The student will understand you, at the beginning the student may not understand because they do not know anything about it. We first want to focus on steering and safety system use and only then give them access to some power.
When using long lines from the start, the student doesn’t know much about kiting yet so you will see them being pulled by the kite or the kite crashing hard, this makes them afraid. When you are afraid, you tend to be more tense which results in the student pulling more on the bar which will in turn create more power and then it’s just downhill from there.
Of course it works, you can learn how to kite on long lines with full power, we all did this a long time ago but on the other hand, using short lines has multiple advantages which are discussed in the next paragraph.
More and more instructors and kite schools are using short lines, what are the benefits for the Instructor and the student?
The first and most important advantage is that the kite’s power is reduced without reducing the size!
When learning on a kite that doesn’t have much power, the stress for both the Instructor and the student is reduced as no one is being pulled around by the kite. This in turn stimulates discovery as they can comfortably explore all areas of the wind window. Additionally, the kite will not crash as hard as it would on long lines which means the kites will need less maintenance and will last longer.
As the student can gradually get used to the power, they will have a better understanding of the power that a kite can have. If the student makes a mistake then this will have less negative impact on the student as the kite won’t have enough power to cause any serious incidents.
Due to the short lines, the size of the wind window is reduced, this means that we need less space for a lesson and as we use less space, we have less negative impact on other beach users. It also means that more lessons can be taught on land at the same time if the spot allows for it.
Less kites will be needed for the lesson, rather than changing the size of the kite, you can adjust the length of the lines. This isn’t only easier to do but also faster meaning the lesson time can be used optimally. A gradual transition to longer lines should be made once the student has demonstrated good kite control.
Photo Credit: Eva Krul
Why should you not hold onto the back of the student’s harness?
It is not forbidden to hold onto the back of the harness but if you’re holding on during the whole lesson, then it is likely that you don’t have confidence in your student. This may be because the lines are too long or because the student is not confident in steering the kite.
You know that therefore the student is in potential danger and you hold onto the harness.
Of course if there is some actual danger or high risk, you can hold onto the student’s harness to ensure the student’s safety. But if you are on trainer lines then the student is less likely to be pulled so it’s not necessary to hold onto the harness.
It’s much better not to hold onto the harness because without holding onto the harness they really learn and become more independent from the start. If you’re teaching and holding onto the back continuously then the student doesn’t get the actual feeling because they have an ‘anchor’ hanging off their back which isn’t the case when you go kiting independently.
It also helps you as an instructor! It will prepare you to teach at a higher level, when you are a Level 2 Instructor you can teach with 2 kites flying at the same time and it’s not possible to hold onto the student’s harness as you cannot be in 2 places at the same time.
I barely touch the student’s harness during my lessons, maybe just a little bit in the beginning or if it is a little kid or someone who is a little bit afraid just to reassure them. But less than 10% of the time.
Why should the Instructor not touch the bar of the student?
If they have really poor steering control then you can use the elbow technique and help them as much as they need at the start and decrease how much you have to help as the lesson progresses. They need to become independent. Again it’s really important here to use short lines.
Of course if you’re teaching and you see your student is distracted by something else happening around and doesn’t watch the kite but pulls on the bar then you can help to correct them to avoid any accidents.
If my student is struggling to put the board on their feet, can I help them to put on the board?
It’s always okay to help your student but if you have to help because they are really struggling then it is likely that they are tired and it is best to stop the lesson and continue at another time.
The goal of the lesson is to become independent so always helping the student with their board won’t help them to reach this goal.
There are people that struggle to put on the board for various reasons, but even they need to learn how they can put on their board by themselves. You can discover a way for them to be able to do this during the lesson, for example:
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You can land the kite in the water on the side of the wind window then put on the board and relaunch the kite.
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You can tell your student to grab a foot strap rather than the handle in the center of the board
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You can put the board in front of you and try to shuffle your feet in it until they are comfortable and you are ready for your water start.
This may seem more difficult but the students have to learn how to do this by themselves.
Usually people only spend around 9 hours learning how to kite, this means that in this time they need to learn everything to become independent. If you are always doing everything for them then they won’t learn. Of course if you see your student is getting tired then you can always help them. Just remember that they are paying to learn how to practice this sport and they will want to be able to do everything by themselves at the end of their course.
The more you do as an Instructor, the less they learn.
Why do we have to give priority to all other vessels?
Sailing rules state that the one with most maneuverability has to give right of way, in most cases this is us. People who do both wind and kitesurfing might wonder why we kiters have to give way to the windsurfers, in most cases, the most experienced windsurfer will be less maneuverable than even a newly independent kiter.
It's really easy for us to change tack, do a jibe, in most cases it’s even fun so just be nice.
One exception could be when a kiter is surfing a wave, in this case the windsurfer would have to give way because we are less maneuverable.
Use common sense!
Does a kiter riding starboard tack always have priority?
No, this is a general rule for priority however in many situations it doesn’t apply. For example:
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If you encounter a kiter surfing a wave on port tack then they would still have priority.
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If you have spot where you enter the water on port tack then you would still have priority because you are entering the water.
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If you’re starboard and you want to jump but you have someone coming towards you on port tack, then you would still have to wait as you have to have some free space around you.
-
If someone is body-dragging then they have priority because they are less maneuverable.
Overall if you see a rider that is not following the row rules then it’s better to just move away and give them their space rather than almost have or have an accident with them.
Thank you Vincent for clarifying all these different safety issues for us! We wish you all many safe kitesessions.
*Credits to H2O Extreme for the cover photo.
Le nuvole possono essere uno dei migliori indicatori del meteo intorno a te. Anche se quando si tratta di previsioni meteo non ci sono verità assolute. Tuttavia, riconoscere alcune delle seguenti formazioni nuvolose può darti indicazioni su ciò che sta per accadere dal punto di vista meteorologico.
Per prima cosa iniziamo con, cos'è una nuvola? È aria satura di umidità che si condensa intorno a particelle di polvere e si accumula, formando appunto una nuvola. In altre parole, le nuvole sono vapore.
Le nuvole possono trovarsi a 3 altezze principali:
Le nuvole basse, ovvero "cumuli e strati" - Le nuvole medie, caratterizzate dal prefisso "alto" - Le nuvole alte, i cosiddetti "cirri".
Qui sono alcune nuvole, per valutare i cambiamenti meteo a breve o medio termine.
Cumuli del bel tempo: nuvole basse, piccole e vaporose che compaiono durante i giorni caldi. Quando compaiono in corrispondenza dell'alta pressione, indicano la possibilità di
brezza marina o attività termica al suolo. Possono essere congelate, a seconda dell'altitudine a cui si trovano. Possono comparire anche in momenti di bassa pressione,
come punto iniziale di un cumulonembo. Gli approfondimenti relativi a tutti i tipi di nuvole sono disponibili nell’eCourse “Meteo e maree” sul nostro sito.
Cirri: nuvole alte. I cirri sono un segno di avvicinamento di un sistema di bassa pressione. Hanno un aspetto simile a quello di capelli e sembrano allungati dal vento. Il loro spessore è di pochi centimetri e sono formati da cristalli di ghiaccio.
Cirrostrati: cirro significa superiore. Come i cirri, sono nuvole alte che compaiono in strati. Fanno sembrare il cielo più bianco e di notte creano un alone visibile intorno alla luna. Di solito indicano l'avvicinamento di un sistema di bassa pressione.
Altostrati: simili ai cirrostrati, creano uno strato attraverso cui è possibile vedere il sole, ma nessun fenomeno di alone. Possono essere seguiti da pioggia o neve.
Nembostrati: sono il tipo di nuvole più grandi. Possono portare pioggia per giorni interi! Sono così spessi che non lasciano passare la luce del sole.
Strati: sono nuvole stratificate orizzontali di basso livello. Queste nuvole sono essenzialmente nebbia più alta rispetto al livello del suolo, e sono formate dall'innalzamento della nebbia mattutina o da aria fredda in movimento su una zona ad altezze ridotte.
Altocumuli: spesso associate all'arrivo di temporali, somigliano a molti cumuli attaccati gli uni agli altri. Spesso precedono i temporali.
Cumuli: nuvole basse a forma di cavolfiore, con base scura e parte superiore luminosa. Quando osservi un cumulo, stai in realtà osservando il processo di condensamento di
correnti termiche o bolle d'aria ascensionali a un certo livello dell'atmosfera, noto come livello di condensazione.
Cumulus congestus: una forma di cumulo che raggiunge un considerevole sviluppo verticale in aree di convezione profonda e umida. Sono uno stato intermedio fra cumulo e cumulonembo.
Cumulonembo: queste nuvole nascono come cumuli e diventano sempre più grandi. Il Cumulonembo si sviluppa fino a raggiungere la forma di un'incudine e possono raggiungere un'altezza di 10-12 km. Possono generare temporali, grandine, piogge pesanti, tornado e burrasche. Possono muoversi in direzione opposta al vento e in qualsiasi direzione. Non sempre sono visibili, a causa della copertura nuvolosa o della forma della terra. Presta attenzione al "cielo diventa nero" (quando durante una calda giornata d'estate il cielo diventa più scuro).
Nei commenti: dicci quali formazioni nuvolose sono buoni indicatori che non è sicuro uscire a fare kite!
Se vuoi qualche consiglio utile; tutto questo e altro viene appreso durante un corso di formazione per Assistant Instructor. Consulta il calendario di allenamento sul sito IKO per prenotare il tuo posto in un corso di formazione che si svolge da qualche parte nel mondo!
La finestra di volo è l'area in cui un kite può volare. Sul bordo della finestra, il kite genera la potenza minima, perché riceve solo il “vento reale”. L'orologio del kite è il riferimento che usiamo per l'insegnamento all'interno della finestra di volo. Le posizioni delle 9 e delle 3 sono anche chiamate posizione di decollo e di atterraggio, mentre le 12 corrispondono allo Zenit. Al centro della finestra di volo, il kite è in grado di accelerare e creare un "vento indotto" che, aggiunto al “vento reale”, forma il cosiddetto "vento apparente". In questa situazione il kite riesce a generare la potenza massima.
Non c'è dubbio che il foiling stia crescendo molto rapidamente in tutto il mondo. Sempre più aziende producono tavole di diverse fasce di prezzo, si stanno sviluppando nuovi concorsi e le scuole iniziano ad offrire lezioni e noleggi di foil; questi sono tutti i segnali di un settore in crescita.
Quando imparerai foil in un centro IKO, ti verrà dato un giubbotto anti-impatto, un casco e le istruzioni corrette. Insieme alla tendenza, crescono anche i “falsi istruttori” che non seguono una corretta progressione e non offrono le idonee misure di sicurezza.
Indipendentemente dal livello che stai praticando, è importante utilizzare un giubbotto anti-impatto e, soprattutto, un elmetto, durante la tua progressione. Sfortunatamente, abbiamo assistito a troppi incidenti con il foil. Essi sono anche peggiori degli incidenti in kite; il foil, infatti, può provocare ferite molto profonde.
Secondo la nostra esperienza, anche coloro i quali erano più restii ad utilizzare le opportune misure di sicurezza hanno cambiato idea di fronte ad un incidente.
Tu cosa ne dici? E’ giusto dover sempre indossare un casco ed un giubbotto anti-impatto durante la pratica del foil o no?
Questo è una delle principali migliorie rispetto all'anno scorso, messe in atto con lo scopo di aumentare la sicurezza. IKO ha deciso di stabilire questo nuovo standard sia per gli studenti che per gli Instructor. Il leash del kite deve essere sempre collegato alla parte anteriore del trapezio del pilota. Tuttavia, la maggior parte dei kitesurfisti, degli Instructor e degli studenti ce l'ha ancora collegato alla maniglia del trapezio e senza una ragione particolare, semplicemente perché "fanno tutti così". Tuttavia, in termini di sicurezza c'è un'enorme differenza, perché quando si trova sulla parte anteriore, il sistema di sgancio rapido del leash del kite può essere sempre accessibile al pilota, mentre quando è collegato alla parte posteriore e ci si trova in una situazione grave (mentre il kite è ancora in loop), il pilota non ci arriva e ciò è molto pericoloso. In questo modo sono avvenuti molti incidenti: non permettere che questo possa accadere anche a te. Se preferisci non sganciarti, ti suggeriamo di utilizzare un leash corto.
Egal, was Du trainierst, wenn Du mit einem Instructor zusammen bist, erwartest Du, dass Dir zu jeder Zeit die entsprechende Sicherheit geboten wird bei dem, was ihr macht. Ist es nicht so? Leider gibt es manchmal keine Möglichkeit festzustellen, ob Dein Instructor dies auch tut! Zum Glück geht das im Kitesurfen!
Kitesurfen ist eine der schönsten Sportarten der Welt, aber auch eine der extremsten Sportarten der Welt. Im Folgenden findest Du fünf Anzeichen, um zu wissen, dass Dein Instructor Deine Sicherheit berücksichtigt und Ernst nimmt:
Qualunque cosa tu stia imparando, quando sei con un istruttore ti aspetti che la tua sicurezza venga garantita in ogni momento, giusto? Purtroppo, spesso non è facile accertarsene. Per fortuna, durante un corso di kitesurf puoi rendertene conto!
Il kitesurf è uno degli sport più meravigliosi al mondo, sebbene sia anche uno dei più estremi. Di seguito sono riportate cinque dritte per capire se il tuo istruttore sta davvero tutelando la tua sicurezza, lavorando secondo gli standard IKO:
1. Il tuo istruttore si presenta e valuta il tuo livello
Il tuo istruttore ti chiede cosa puoi e cosa non puoi fare, se sei confidente in acqua… in modo da poter adattare la lezione alle tue capacità e ai tuoi obiettivi.
2. Il tuo istruttore fissa gli obiettivi del corso
Il tuo istruttore ti chiarisce gli obiettivi del corso e ti spiega gli esercizi che devi svolgere per poterli raggiungere con successo. Ciò fa parte del metodo di apprendimento passo-a-passo proprio di IKO, finalizzato a massimizzare la tua progressione con sicurezza e divertimento.
3. Il tuo istruttore ti fornisce un casco
È obbligatorio per la tua sicurezza, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, dall'organizzazione dello spot e dal tuo livello.
4. Il tuo Istruttore ti fornisce un aiuto al galleggiamento
Anche se sai nuotare, si tratta di un'altra protezione obbligatoria che ogni studente deve indossare, anche in acque poco profonde! Controlla che la galleggiabilità sia di almeno 50 Newton.
5. Il tuo istruttore possiede una certificazione IKO valida
Puoi controllare online, ricercando il suo nome - ID # o puoi chiedergli di mostrarti la sua certificazione dalla sua app IKO.
Questi cinque dettagli ti aiuteranno a capire se sei in buone mani.
Tutela la tua sicurezza e divertiti quando fai kitesurf!
La maggior parte di noi dopo aver guardato video di mega loops, highlights del King of the Air e kiters che surfano onde immense, potrebbero essere tentati a cercare condizioni estreme e fare lo stesso. Gli atleti professionisti sono talmente bravi da far sembrare le manovre sicure e facili, alla portata di tutti. Ogni tanto ci capita di guardare anche video di terribili incidenti, che però dimentichiamo con facilità.
40 nodi e più di vento, condizioni di tempesta e onde alte 8 metri sono eccitanti, ma è necessario non farsi prendere dal solo entusiasmo e riflettere a lungo. Uscire in condizioni sbagliate può rivelarsi fatale. Tentare di diventare il numero uno nella classifica globale di WOO deve essere fatto in situazioni alla portata del tuo reale livello di navigazione.
Il kiteboard è già estremo – non spingerti oltre in condizioni estreme pericolose, potresti pentirtene.
Esempi di condizioni per le quali vale la pena fermarsi a riflettere:
- Vento offshore
- Vento 35+ nodi
- Onde 5m +
- Onde che rompono sulla barriera corallina superficiale
- Venti rafficati, instabili e tempestosi
Dicci in quali altre condizioni credi valga la pena fermarsi a pensare prima di entrare in acqua.
Bonus: facci sapere quali sono i modi per minimizzare i rischi in condizioni estreme?
Oggi è facile acquisire conoscenze con pochi clic e una rapida ricerca online, ma passare dalla teoria alla pratica è dura. Spesso ci illudiamo che basti guardare un video e che non sia necessario l’appoggio e l’esperienza di un professionista. La convinzione generale è che siamo più intelligenti, migliori e più veloci degli altri e che, se qualcuno c’è riuscito, allora possiamo farlo anche noi. Avere confidenza nelle proprie capacità è importante, ma è necessario un giudizio razionale e logico.
Se pratichi kitesurf da tempo, ti sarà certamente capitato di incontrare qualcuno che guardando per la prima volta un kiter abbia commentato dicendo che sembra uno sport fantastico e facile da imparare, lasciando intendere “Datemi una vela e vi farò vedere come si fa”.
Da sempre, ci impegniamo a sottolineare l'importanza di apprendere questo sport con un Istruttore qualificato. I vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi, apprendere in autonomia può essere rischioso non solo per chi si illude di poterlo fare ma anche per le persone che lo circondano. A lungo termine ciò genererà frustrazione, perdita di tempo e continui rischi in acqua e fuori.
Non importa che si tratti di yoga, kitesurf, paracadutismo, cricket o suonare una chitarra; guardare video non è mai abbastanza. È sempre meglio affidarsi a un allenatore, un istruttore o un professionista che ti aiuti e ti insegni.
Il risparmio a breve termine lo pagherai a lungo termine.
Dov'è posizionato il tuo leash in questo momento? Se non hai ancora connesso il leash alla parte anteriore del trapezio, spostalo ora, prima di continuare a leggere questo post. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto per formare gli istruttori e, più in generale, i kiters su questa semplice e fondamentale direttiva relativa alla sicurezza.
Invece di connettere il leash alla parte posteriore o laterale del trapezio, attaccalo davanti. Ciò lo rende facilmente accessibile a entrambe le mani in ogni momento, sia per connetterlo che per sganciarlo, in caso di emergenza.
Se usi un leash lungo, ti invitiamo a cambiarlo e a comprarne uno corto, più comodo e accessibile. Se sei un principiante o un wave rider e se non pratichi freestyle sganciato, usare il leash lungo non ha nessuna utilità e fortunatamente i leash corti sono sempre più disponibili sul mercato.
Ciò che ci rende orgogliosi è proprio che, in nome di questa direttiva di sicurezza, molti marchi e aziende hanno iniziato a commercializzare leash corti e a creare appositi spazi per connetterli alla parte anteriore del trapezio.
Se devi ancora cambiare la posizione del tuo leash sul trapezio o la sua lunghezza, fallo ora, non aspettare che capiti un incidente. Non te ne pentirai!
Quando decidi di fare kite, la sicurezza deve essere la tua prima preoccupazione. Questo sport acquatico estremo richiede che tu, indipendentemente dal tuo livello di navigazione, abbia sempre almeno un compagno con cui uscire a divertiti in acqua. Potrebbe sembrare ovvio, ma è spesso facile farsi trasportare dall’entusiasmo e dalla voglia di scoprire nuovi spot e, noncuranti, navigare in solitaria.
Cosa intendiamo quando parliamo di “andare a fare kite da solo”? Ci riferiamo alla scelta di andare in un punto remoto, dove nessuno (famiglia, amici, collaboratori del centro kite o altri kiteboarders) possa vederti e, quindi, intervenire in caso di emergenza.
Fare kite è sempre bello e divertente, quando si sceglie la sicurezza. La prossima volta che hai intenzione di esplorare uno spot remoto, porta insieme a te un membro della tua famiglia o un amico fidato che ti tenga d'occhio. Se sei su uno spot conosciuto e affollato, prima di entrare in acqua, chiedi a un kiter locale, al centro IKO o a una persona qualunque di fare caso a te.
Ricorda che questo suggerimento tanto semplice è molto importante e potrebbe salvarti la vita.
Le tue linee si sono mai incrociate con quelle di un altro kiter? Si tratta di una situazione abbastanza snervante, anche solo a pensarci.
Sono svariate le situazioni che possono condurre a un groviglio di linee. Se le tue linee, per esempio, sono solo sopra alle linee di un altro kiter che conosci e che quindi sai che non si comporterà in modo imprevedibile, ti consigliamo di cercare di spostare lentamente il tuo kite, non si tratta di nulla di grave da gestire.
In una situazione più complicata, è, invece, consigliabile che entrambi i kiters rilascino contemporaneamente (previa comunicazione) il quick release. Se lo facesse uno solo dei due, potrebbe essere molto pericoloso. Entrambi devono, inoltre, essere pronti a sganciare anche il quick release del leash, nel caso in cui il groviglio blocchi il primo rilascio rapido.
Generalmente questi incidenti capitano quando uno dei due kiter non rispetta le regole di precedenza. Questa è una delle ragioni per la quale IKO insiste così tanto sull'importanza di conoscere e applicare tali regole.
È importante comprendere il funzionamento dei quick releases ed essere in grado di eseguire correttamente un self-rescue. Se non sei in grado di farlo, ti consigliamo di affidarti a un istruttore IKO che possa aiutarti a familiarizzare con questa importantissima abilità, indispensabile per diventare un vero kiteboarder indipendente.
Le tue linee si sono mai incrociate con quelle di un altro kiter? Raccontaci la tua esperienza!
Il vento viene normalmente trascurato, la gente comune pensa a esso come a una forza invisibile di Madre Natura e nulla di più. Per noi kiters è invece l’elemento fondamentale. Stabilirne direzione e forza è necessario, appena si arriva su uno spot. Tre sono le diverse e più comuni direzioni del vento: on-shore, side-shore e off-shore. La direzione del vento influisce sulla nostra valutazione SEA.
Per sapere da dove soffia il vento, rivolgigli il tuo viso, apri le braccia e inizia a muoverti lentamente, ruotando sul posto, sino a sentire la medesima pressione dell’aria su entrambi i lati del corpo (presta particolare attenzione alle tue orecchie). Individuata la direzione, unisci le mani di fronte a te: stai indicando il vento. La direzione del vento è il tuo riferimento per valutare la posizione di ciò che ti circonda: riva, alberi, rocce… La posizione della finestra di vento cambia in funzione della direzione del vento, quella degli oggetti fisici no.
Quando raggiugi un nuovo spot, ricordati di fare una valutazione SEA: Spot - Environment – Activity. Un rapido check che ti permette di considerare e valutare ciò che ti circonda, aiutandoti a scegliere lo spot più sicuro. Quando prepari le linee, stendile sottovento, è più sicuro per il lancio. Controlla che le linee e i sistemi di sicurezza siano nelle posizioni corrette e funzionanti. Ricordati di collegare il sistema di rilascio rapido del leash alla parte anteriore del tuo trapezio, assicurati di avere un coltellino taglia-linee, un aiuto al galleggiamento e un casco. Se possibile, entra in acqua sopravento, avrai più spazio sottovento per le tue manovre. Più misure di sicurezza prendi, meno possibilità hai di fare un incidente.
Armati di queste conoscenze - Quale direzione del vento dovresti evitare per fare kiteboard, specialmente se sei da solo e perché?
Se hai già avuto modo di frequentare un Centro IKO, avrai probabilmente notato che ai kiters principianti vengono fatte usare linee corte. La comunità professionale IKO consiglia da molti anni l’utilizzo di questa regolazione semplice ed estremamente efficace nei programmi di insegnamento.
Per “corte” si intende linee da 5 metri. Tali linee possono essere usate dall’inizio del corso fino al body-drag e allo steady pull. Questo metodo riduce lo stress dello studente e dell'istruttore e consente all'istruttore di stare più vicino allo studente e di correggere prima e meglio i suoi errori, evitandone ripercussioni fisiche e psicologiche. Le linee corte riducono la dimensione della finestra di volo e, quindi, lo spazio necessario per una lezione e l’impatto negativo su altri utenti della spiaggia.
L’utilizzo di linee corte stimola positivamente gli studenti. Ridurre la potenza del kite significa permettere a uno studente di imparare a controllare un kite LEI a 4 linee che non tira e che, secondo gli standard IKO, può essere considerato un trainer kite. Consente, inoltre, di gestire facilmente condizioni di vento più forte e rafficato.
Quando si usano linee corte anche le cadute del kite sono meno aggressive, ciò significa, tra l’altro, meno danni all’attrezzatura. È, inoltre, quasi impossibile looppare il kite. Le linee corte riducono il tempo impiegato nella gestione dell’attrezzatura*; è, infatti, sufficiente un solo kite e diverse lunghezze di linee da adattare al livello, al peso dello studente e alle condizioni climatiche.
Esempio di un corso in condizioni di vento normale:
Linee da 5 metri per il livello Discovery, fino a che l’alunno non famigliarizza con il controllo del kite nella finestra di vento e i sistemi di sicurezza (le linee da 5 metri possono essere utilizzate anche per body-drag e steady-pull).
Linee da 10/12 metri per il livello Intermediate, fino ai primi tentativi di water-start.
Linee da 20/22 metri per le partenze e la navigazione.
Cosa ne pensi e qual è la tua esperienza con le linee corte?
Preferisci questo metodo o l’utilizzo di un piccolo trainer kite e poi le linee lunghe?
Raccontaci la tua esperienza personale e professionale, dal punto di vista di Istruttore e Studente.
* È più facile e veloce cambiare la lunghezza delle linee piuttosto che cambiare il kite. Dovresti progredire gradualmente verso linee più lunghe, quando lo studente dimostra un buon controllo con linee corte ed è pronto a svolgere esercizi che richiedono maggiore potenza.
Uno dei tanti dibatti senza fine riguarda la disposizione delle linee durante il setup dell’attrezzatura: meglio disporle sopravento o sottovento al kite? E, soprattutto, importa davvero? La risposta è che entrambe le modalità sono corrette. Tuttavia, IKO raccomanda vivamente agli Istruttori di insegnare a stendere le linee sottovento, essendo, per molti aspetti, più sicuro.
Esaminiamo i vantaggi e gli svantaggi di entrambi:
Disposizione sottovento:
Se decidi di stendere le tue linee sottovento rispetto al kite, ti consigliamo di allentarle e coprirle di sabbia sulle estremità così che non si muovano con il vento. Quindi, partendo dal kite, cammina sottovento. Quando torni verso il kite, mantenendole divise, assicurati di abbinare i colori della barra ai colori delle briglie del kite (rosso con rosso, per esempio).
* Ricordati di rivoltare la barra (rosso a destra), questa è una delle ragioni per la quale a molti non piace questo primo metodo. Come spiega l'Examiner Vincent durante i suoi corsi: "Se guardi nella stessa direzione di qualcuno, le vostre destra e sinistra coincidono, se ti ci metti di fronte, invece, guardando nella direzione opposta, la tua sinistra sarà alla sua destra e viceversa. La disposizione di destra e sinistra è relativa alla tua posizione”.
Vantaggi:
- è più facile controllare che le linee siano connesse correttamente, prima di lanciare il kite.
- non c’è modo per il kite di prendere potenza, fino a che il pilota non raggiunge la posizione di lancio.
- per le ragioni sopra elencate, è molto più sicuro.
Svantaggi:
- In caso di forte vento, le linee tendono a volare via mentre le svolgi. La soluzione a questo problema è usare la sabbia quale peso per bloccarle e/o posizionandole al riparo, sotto il kite.
Disposizione sopravento:
Per stendere le linee sopravento, partendo dal tuo kite, cammina, svolgendole, controvento. Assicurati di abbinare le estremità della barra con i colori delle briglie del kite (rosso con rosso, per esempio).
Svantaggi:
- non è facile controllare che le linee siano connesse correttamente, prima di lanciare il kite.
- il kite è già collocato nella zona di potenza, se eserciti tensione sulle linee (pericoloso)
- durante il lancio, la linea back potrebbe avvolgersi intorno al kite
- l'assistente deve camminare tra il kite e il suo pilota per sollevarlo, è più difficile farlo correttamente, soprattutto per i non esperti.
Dall’analisi dei rispettivi vantaggi e svantaggi emerge chiaramente che il primo metodo, nonostante l’eventuale difficoltà in caso di forte vento, sia più sicuro e logico.
Sei appena agli inizi, sai come navigare ma non hai ancora imparato le regole del mare; non ti preoccupare, oggi, questo cambierà per sempre.
Non c'è dubbio che il kitesurf sia ancora agli albori e stia crescendo molto rapidamente. Spot come Cabarete, un tempo abituati ad avere 10 kiters in acqua, ora ne hanno centinaia e, senza regole, queste acque affollate possono diventare davvero pericolose. La corretta modalità di navigazione, non solo facilita la pratica in acque affollate, ma rende questo sport estremo molto più sicuro in generale. Un kiter che non rispetta le regole del diritto di precedenza è un kiter irresponsabile e pericoloso e nessuno vuole davvero essere quella persona.
Ti starai chiedendo; quali sono le buone maniere per il kitesurf? Si tratta di 8 regole. Per aiutare a mantenere la chiarezza, le elenchiamo di seguito, numerandole:
Regola d'oro:
Se sorpassi sopravento, mantieni il tuo kite ALTO.
Se sorpassi sottovento, mantieni il tuo kite BASSO.
Regola n. 1: il kiter che entra in acqua dalla spiaggia ha diritto sul kiter in arrivo, in acqua.
Regola n. 2: il kiter con le mura a dritta (aquilone sul lato destro) ha la priorità sul kiter in arrivo e dovrebbe mantenere la sua rotta, velocità e direzione per consentire all'altro kiter di evitarlo.
Regola n. 3: quando due kiters viaggiano nella stessa direzione, il kiter più veloce deve lasciare il posto al kiter più lento davanti.
Regola n. 4: il kiter che sta surfando un'onda ha la priorità su chi sta saltando o andando nella direzione opposta.
Regola n. 5: Deve essere data precedenza agli altri utenti dell'oceano e della spiaggia. Il kiteboarder deve navigare sottovento.
Regola n. 6: Per saltare, un kiteboarder deve avere una chiara zona di sicurezza di 50 metri sottovento e 30 metri sopravento.
Regola 7: Quando due kiteboarders sono entrambi a terra, nello stesso tempo, un kiter si sta preparando ad entrare in acqua e l'altro ad atterrare, entrambi procedono e si mantengono ben distanti.
Se segui alla lettera queste 8 regole, sei un kiter responsabile. Alcuni kiter non hanno mai imparato le corrette abitudini, altri non le hanno mai apprese. Non importa più, ora le conosci!
Tagga un amico qui sotto che ha bisogno di un aggiornamento sulle 8 regole da seguire per essere un kiteboarder responsabile!
Non ci crederete, ma abbiamo sentito questa domanda migliaia di volte in tutto il mondo. La domanda è popolare tra studenti e / o kiters che non hanno imparato con un istruttore certificato.
Le domande e i dibattiti sull'opportunità o meno di imparare regole e tecniche che garantiscono la sicurezza nel kitesurf, come, per esempio, le regole di precedenza, non sono infrequenti. Cerchiamo di vederci qualcosa di positivo: fare domande e avviare discussioni è sicuramente uno dei modi migliori per migliorarsi e conoscere.
A seconda di dove impari o navighi nel mondo, le variabili sono differenti. Il vento, il paesaggio, l'attrezzatura, l'Istruttore… sono alcune tra le cose che cambiano. I principi stabiliti, invece, non cambiano mai. Un metodo di insegnamento standardizzato aiuta a garantire l'esito finale di un corso, che è sempre quello di diventare indipendente. Seguire un corso di kitesurf non significa solo alzarsi sulla tavola e iniziare a navigare. Il punto fondamentale è imparare il lato teorico, pratico e la sicurezza di uno sport al fine di guadagnare l’indipendenza.
Chi è un kiter indipendente? Un kiter indipendente è colui che è autosufficiente, in grado di adattarsi a qualsiasi situazione e condizione meteorologica. Colui che può entrare in acqua consapevole di poter gestire le più diverse situazioni, che ha una base solida e un livello di comprensione tali da potersi avventurare come vuole nello sport che ha scelto.
È, quindi, importante imparare a fare un self-rescue? La risposta è: sì! Imparare ad auto-salvarsi è una delle tante e fondamentali abilità che permettono di ottenere la fiducia e l’indipendenza di cui sopra. La teoria, la pratica e la sicurezza di questo sport sono alla base di qualsiasi corso IKO, alla portata di chiunque, ovunque nel mondo.
Pensi di essere un kiter indipendente? Perché o perché no? Fateci sapere nella sezione commenti qui sotto.
Molte persone considerano la parte teorica dell'apprendimento noiosa e non necessaria. La verità è che imparare la teoria è sempre importante. Questa ci permette di comprendere un esercizio ancora prima di praticarlo.
Cosa e come potrebbe imparare colui che non ha la mia idea degli elementi determinanti per questo sport e dell’attrezzatura necessaria, se gli lasciassimo un kite e gli dicessimo di arrangiarsi? Sarebbe estremamente difficile, se non addirittura impossibile, dispendioso in termini di tempo e pericoloso. I pionieri del kitesurf hanno fatto il duro lavoro per noi. Hanno capito cosa funziona, cosa no e cosa è fondamentale sapere per navigare.
La teoria rende possibile il processo di apprendimento. Conoscere il vento, il mare, le formazioni nuvolose, le previsioni del tempo è la base per diventare un kiter indipendente. Questo è anche il motivo per il quale è fondamentale che le persone che desiderano imparare questo sport vengano formate da un istruttore certificato.
Non dare importanza alla conoscenza teorica è uno degli errori principali dei kiters. Perché? Soprattutto perché il kitesurf è uno sport ‘facile da apprendere’ (rispetto al surf o al windsurf, per esempio) e di conseguenza è facile sentirsi sicuri e preparati anche se, per esempio, si ignorano le regole di precedenza. Non fare lo stesso errore, impara tutti gli aspetti del kitesurf!
Una domanda a tutti gli istruttori certificati IKO: quanto tempo impiegate ad insegnare ai vostri allievi il lato teorico dello sport e quali credi siano gli argomenti più importanti? Facci sapere nella sezione commenti qui sotto!
Molti sport si possono apprendere autonomamente, dopo tentativi, errori e successi. Il kitesurf è diverso. Molte persone si chiedono "Ho davvero bisogno di prendere lezioni di kitesurf?" e la risposta è sempre “Sì, sono indispensabili per diventare un kiter indipendente”
Un istruttore di kitesurf professionale e certificato ti aiuterà ad apprendere gli aspetti teorici e pratici di questo sport estremo. È proprio questo ciò che la gente ignora: si tratta di uno sport estremo e va imparato correttamente servendosi dell’aiuto di professionisti.
Pensaci, impareresti a fare paracadutismo da solo o seguiresti un corso? Sicuramente seguiresti un corso. La stessa logica va applicata al kitesurf!
È importante dedicare del tempo all'apprendimento di questo sport, se l'obiettivo è diventare un kiter indipendente. Un kiter indipendente è autosufficiente, consapevole, conosce le attrezzature e i sistemi di sicurezza, comprende le regole, sa eseguire i body drag, il auto-lancio, l’auto soccorso e la navigazione di bolina.
Diventare un kiter indipendente è il primo passo dell’avventura. Da questo momento in poi, dovrai solo goderti belle esperienze in acqua da solo o con altri kiters, amici e familiari.
Ti renderai conto che non ci sono mai due sessioni di kitesurf uguali. Ogni giorno sarà una nuova emozione, è per questo che in tanti si innamorano di questo sport.
Se stai pensando di diventare un kiter, ricorda di prendere lezioni con un professionista qualificato per permetterti di raggiungere risultati ottimali.
Raccontaci della tua esperienza nella sezione dei commenti qui sotto, e tagga la persona che ti ha insegnato questo sport.
IKO
In generale, in caso di dubbio, è sempre più sicuro non uscire. È meglio evitare venti rafficati, grandi onde, tempeste e venti off-shore.
Riceviamo sempre molte domande, una delle quali vogliamo parlare pubblicamente riguarda i venti off-shore.
I venti off-shore andrebbero SEMPRE evitati, a meno che non si disponga di un metodo sicuro per ritornare a riva, per esempio, una nave di salvataggio perfettamente funzionante, o non si navighi in una baia con una massa di terra vicina e sottovento.
I venti off-shore sono ingannevoli e, di solito, rafficati, rendono difficile il lancio e imprevedibili le condizioni del mare.
In generale, è meglio evitarli!
Se avete curiosità o domande a che vorreste rivolgerci, mandateci un messaggio o scriveteci nei commenti qui sotto!
Naviga sicuro e divertirti,
IKO
Nel corso di kite, ti insegnano le regole di precedenza, indispensabili per gestire il traffico in acqua e permettere a tutti i kiter di navigare in sicurezza.
Tra queste, esiste la regola d’oro: quando due kiters navigano a distanza ravvicinata, colui che si trova sottovento deve tenere il kite basso mentre, chi passa sopravvento, lo deve alzare. Ciò permette di mantenere i due kite alla massima distanza possibile, prevenendo ogni possibile collisione.
Le regole di precedenza in totale sono 8. Le conosci tutte?
Elencatele nella sezione commenti qui sotto!
Nota: nella foto, la dimostrazione della regola d’oro: il kiter sulla destra abbassa il più possibile il suo kite mentre passa sottovento, mentre il pilota sopravento (a sinistra) porta il suo kite il più in alto possibile.
Ti capiterà, girando il mondo per insegnare e fare kite, di incontrare le più disparate condizioni di acqua e vento. Ecco alcuni suggerimenti per affrontarle:
Acque poco profonde:
I spot d'acqua poco profonda sono i più facili da individuare, assicurati che:
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L'acqua sia sempre almeno ad altezza vita.
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Il fondo marino sia libero da ostacoli che potrebbero danneggiarti.
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Gli studenti utilizzino comunque un aiuto al galleggiamento. Per quanto ti riguarda, ricordati di indossare sempre almeno un giubbotto antiurto.
Acque profonde (insegnamento dalla barca):
Quando si insegna utilizzando una barca, il rapporto Studente-Istruttore deve essere ridotto 1:1, per permettere all'istruttore di seguire in modo appropriato il proprio allievo.
-
Gli studenti dovrebbero dimostrare di essere in grado di poter tornare autonomamente a riva.
-
In questo caso, la barca non funge da solo mezzo di soccorso ma anche da base per l’insegnamento e da punto di riferimento per la traiettoria di navigazione.
-
La barca non deve mai essere posizionata sottovento rispetto allo studente o lungo la sua traiettoria, potrebbe, infatti, diventare un pericolo.
Nota: gli studenti che imparano in acque profonde, servendosi sempre di una barca, non possono essere considerati “indipendenti" e devono essere reindirizzati a uno spot in cui possano finalizzare la loro formazione a terra.
Spot di shore breake:
Gli studenti non dovrebbero mai imparare in prossimità di onde che rompono ad un’altezza che sia pari, o, peggio ancora, superi, la vita.
In caso di shore-break di altezza inferiore alla vita:
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L’insegnamento deve svolgersi a distanza di sicurezza dalle onde. Gli allievi devono andare oltre ad esse, servendosi della tecnica del "body drag”, sino a raggiungere una zona più tranquilla e sicura.
-
L'istruttore può portare lo studente oltre le onde mantenendo il controllo del kite, per poi lasciarglielo una volta raggiunto un luogo sicuro. Quando si utilizza questa tecnica, un Assistente Istruttore deve rimanere vigile in spiaggia per garantire la sicurezza dello studente nel caso in cui l’istruttore torni a nuoto sino a riva mentre lo studente rimane da solo col kite.
Nota: gli studenti devono prestare attenzione a non far cadere il kite tra le onde. Può, infatti, essere particolarmente difficile rilanciarlo dall’acqua e potrebbe essere opportuno sganciare immediatamente il quick release del chicken loop e nuotare verso riva, prestando attenzione a non finire tra le linee.
Speriamo che questi consigli ti aiutino a gestire in totale sicurezza l’insegnamento e la pratica in qualsiasi condizione!
Quali sono le condizioni dell'acqua che preferisci per insegnare e fare kite, con l’obiettivo di formare al meglio il tuo studente e migliorare le tue abilità?
Facci sapere nei commenti.
Divertiti e stai al sicuro,
IKO
Prima di lanciare il kite da solo o con l’aiuto di un assistente, prendi l’abitudine di fare un "controllo pre-volo”, ti permetterà di risparmiare tempo e di stare al sicuro.
Per eseguire questo controllo, devi semplicemente sollevare le linee laterali all'altezza delle spalle, per metterle in tensione e verificare che siano libere e correttamente connesse al kite. Assicurarti, inoltre, che il trapezio ed il casco siano ben allacciati, che il chicken loop e il rilascio rapido del kite siano funzionanti (sganciali e riconnettili) e che il tuo kite sia ancora ben pompato!
Fare questi controlli ti darà la garanzia di essere pronto ad uscire in acqua e divertirti, sicuro e pronto ad intervenire nel caso in cui qualcosa andasse storto!
Divertiti e stai al sicuro,
IKO
Ci teniamo a ricordarti ancora una volta le ragioni per le quali è importante agganciare il kite-leash alla parte anteriore del trapezio. Nel 2017, abbiamo scritto due post in merito, ci hanno seguito in molti e abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti. Per noi è stato un successo e vogliamo ricordartelo ancora, nel caso ti fosse sfuggito il nostro suggerimento l’anno scorso.
Il motivo principale per cui è importante connettere il kite-leash alla parte anteriore del trapezio, indipendentemente dallo stile e dai trucchi che stai praticando, è quello di rendere lo sgancio rapido del leash più facilmente raggiungibile con entrambe le mani, in una situazione di emergenza.
Ecco un esempio: stai facendo kiteboarding in acque profonde, hai un incidente, lasci la barra e lo sgancio rapido del chicken loop, le linee si avvolgono intorno alla barra annullando i primi due sistemi di sicurezza, il tuo kite è completamente fuori controllo e continua a girare su se stesso (death-loops). Se il tuo leash fosse collegato alla parte posteriore del trapezio, in prossimità della tua schiena, verresti tirato da dietro e per te sarebbe davvero difficile, se non addirittura impossibile, estendere il braccio sino a raggiungere il sistema di sgancio rapido. Se il tuo leash fosse, invece, collegato alla parte anteriore del tuo trapezio, in prossimità della tua pancia, verresti tirato da davanti e raggiungeresti molto facilmente lo sgancio rapido del leash, depotenziando completamente il tuo kite impazzito.
Per quanto riguarda la tipologia di leash da usare, se non hai intenzione di praticare trucchi sganciato, ti raccomandiamo di utilizzare un leash corto, per evitare di avere corde penzolanti ed inutili attorno a te.
Prima di iniziare e dopo aver terminato la tua sessione, assicurati che il leash sia ben connesso ed in buone condizioni.
Ricorda, per ottenere sicurezza e funzionalità ottimali dal tuo leash, devi collegalo alla parte anteriore del trapezio!
Se tu lo usi già correttamente, tagga un amico che non lo fa per renderlo consapevole del pericolo che corre.
Divertiti e stai al sicuro,
IKO
L'anno scorso a Dicembre abbiamo dato consigli su come praticare il decollo in autonomia: molti membri della comunità IKO hanno imparato qualcosa di nuovo. Il consiglio successivamente più richiesto è stato: come atterrare in autonomia?
Sconsigliamo di insegnare ai principianti l'auto-decollo, mentre chiediamo ai nostri istruttori di mostrare agli allievi, almeno una volta durante il corso, la pratica dell’auto-atterraggio per mezzo dell’attivazione del quick release del chicken loop. Ciò per permettere ad ogni kiter di essere in grado di atterrare il proprio kite in sicurezza in qualsiasi circostanza. Se non c’è nessuno che possa aiutarti, sarà, infatti, indispensabile per te conoscere e ricorrere a queste due abilità. Nota bene, sconsigliamo vivamente di provare a decollare o atterrare autonomamente un kite per la prima volta con venti superiori a 20 nodi, sarebbe davvero troppo pericoloso.
Prima di atterrare il tuo kite in autonomia, assicurati di essere in un posto con tanto spazio libero a disposizione e nessun ostacolo tagliente. Una volta individuato il luogo, assicurati che le linee front siano completamente districate. Mantieni il tuo kite sul bordo della finestra di vento e portalo verso il basso. Una volta che il tuo kite è quasi a terra, attiva il quick release del chicken loop e lascialo andare (attenzione! Il leash deve rimanere collegato a te), quindi aspetta che il kite si stabilizzi. Afferra correttamente (palmi verso il basso e pollici verso l’alto) la linea di sicurezza e percorrila fino a raggiungere il kite per parcheggiarlo correttamente, fissandolo a terra con un peso. Nel tragitto non toccare la barra ed assicurati che tutte le linee rimangano sottovento rispetto a te, così che tu possa, in caso di emergenza, lasciare andare le linea e far volare tutto sottovento.
Quando è stata l'ultima volta che hai dovuto atterrare autonomamente? Hai usato questa tecnica o un'altra?
Che tu te ne accorga o meno, le compagnie produttrici di kite cercano sempre di innovare le prestazioni delle attrezzature e la loro sicurezza. Confrontare le prestazioni e la sicurezza delle attrezzature di kiteboarding che utilizziamo oggi, nel 2018, con quelle che venivano prodotte nei primi anni 2000 è a dir poco incredibile.
Una delle caratteristiche più importanti relative alla progettazione di una barra di controllo sono i sistemi di sicurezza. Il sistema di “flag out" ad una linea, meglio noto come "re-ride system", è senza dubbio uno dei migliori finora inventati. Questo sistema viene ad oggi utilizzato da quasi tutte le marche con pochissime eccezioni.
Quando, su una barra con un sistema re-ride, utilizzi i tre i sistemi di sicurezza nel giusto ordine, il kite perde immediatamente la sua potenza. I sistemi di sicurezza in passato erano meno efficaci e, quindi, più pericolosi. L’aquilone, infatti, avrebbe potuto non perdere totalmente la sua potenza, girare su se stesso una volta rilasciato o impigliarsi tra le linee.
L'invenzione del sistema re-ride ha migliorato drasticamente la sicurezza di questo sport.
Tu cosa ne pensi? Anche secondo te il sistema Re-ride è il più sicuro o credi che un altro sia migliore?
Premettiamo che l'auto-lancio dovrebbe essere effettuato solo da un kiteboarder esperto qualora si trovi in aree remote, senza nessuno introno a cui mostrare, in meno di un minuto, come afferrare un aquilone per il lancio.
È possibile eseguire il lancio in autonomia in tre diversi modi. Il primo è utilizzare un oggetto pesante al quale ancorare/connettere il chicken loop mentre si va a mette il kite nella posizione di lancio. Il secondo è tirare le linee per trascinare il kite nella finestra di vento, usando una tecnica molto simile al rilancio dall'acqua. Il terzo modo consiste nel ripiegare una punta dell'ala ed appesantirla con della sabbia mentre il kite è girato sul suo estradosso e posizionarlo, quindi, in modo corretto per essere lanciato.
Non vogliamo approfondire ulteriormente i tre metodi sopra citati perchè solo un istruttore IKO può insegnarli correttamente anche attraverso delle dimostrazioni, vogliamo invece informarti sui potenziali pericoli di questa pratica che è raccomandata solo a piloti più esperti, in situazioni di emergenza.
Quando si esegue l’auto-lancio, a meno che non si utilizzi il primo metodo, non si ha il tempo necessario per assicurarsi che tutte le linee siano correttamente configurate e potrebbe quindi capitare di ritrovarsi con linee aggrovigliate in una situazione di pericolo difficile da gestire. Spesso lo spazio a disposizione è molto limitato, gli ostacoli intorno rappresentano un’ulteriore difficoltà da calcolare al fine di riuscire in un'impresa già impegnativa. Per queste ragioni, ti ripetiamo nuovamente che è importante essere adeguatamente preparati per lanciare il kite in autonomia.
Quando è stata l'ultima volta che hai dovuto effettuare un auto-lancio e qual è il tuo metodo preferito?
Facciamo un sondaggio: dove connetti il tuo leash?
Davanti?
Dietro?
Di lato?
E se ti dicessimo che solo una di queste tre opzioni è sicura e funzionale?
Per alcuni anni è stata sottovalutata l’importanza, ai fini di una maggiore sicurezza, di connettere il leash alla parte anteriore del trapezio, al gancio di connessione della barra. E’ questo l’unico punto in cui il rilascio rapido di sicurezza è sempre comodamente accessibile.
Abbiamo assistito ad incidenti di kiters professionisti, abituati a connettere il leash alla parte posteriore del trapezio, che sono rimasti intrappolati, senza possibilità di raggiungere il sistema di sicurezza e di rilasciare il leash. Alcuni di essi sono fortunatamente sopravvissuti ma altri, purtroppo, no e questo si sarebbe potuto evitare molto facilmente.
Questa informazione è utile per te ma anche per i tuoi amici kiters ed i loro rispettivi amici, ti chiediamo, quindi, di aiutarci a diffondere questo messaggio, condividendolo.
Dopo aver condiviso il post, ricordati di prendere il tuo trapezio e cambiare la posizione di connessione del leash, se ancora non fosse davanti!
Potrai comunque eseguire tutti i tuoi trucchi con facilità e maggiore sicurezza.
Se il tuo leash è già connesso alla parte anteriore del trapezio, faccelo sapere nei commenti, se no, dopo averlo spostato, facci sapere che l'hai fatto!
Naviga e divertiti in sicurezza.
Indipendentemente dal fatto che tu stia imparando a fare kiteboard o che tu già abbia anni di esperienza alle spalle; per favore, non usare mai il leash con la tavola twin tip. Dal 2011, IKO ha vietato l’utilizzo di tale leash durante i suoi corsi ed ha richiesto ai suoi istruttori di informare gli studenti ed i kiterboarders che lo usano in merito ai rischi ed all'errata concezione dei “benefici” ad esso associati.
Questo leash è nato con l’intento di facilitare e velocizzare la progressione di un pilota inesperto, che, non perdendo più la tavola, non perderebbe neanche il tempo necessario a recuperarla. La realtà è, però, diversa: il suo utilizzo non permette allo studente di imparare e praticare le tecniche dello sport che sta apprendendo. Essere in grado di recuperare la tavola è un'abilità fondamentale che non avresti occasione di assimilare utilizzando tale leash.
La ragione principale per la quale non bisognerebbe mai utilizzarlo è, però, un’altra: il leash di connessione alla tavola è pericoloso. Ci sono svariati modi per farsi del male utilizzandolo: potrebbe avvolgersi intorno al tuo corpo, alla barra, alle linee, la tavola potrebbe tornare indietro verso di te e colpirti il corpo, o, peggio ancora, la testa ed ognuno di essi potrebbe essere letale.
Ti sarà capitato di vedere foto e/o video di waveriders professionisti che lo utilizzano mettendo a repentaglio la loro sicurezza. Noi ti ricordiamo che abbiamo bandito il suo utilizzo per ragioni logiche e che non lo supportiamo in nessuna disciplina.
Se anche ti dovesse capitare di andare One Eye, Mauritius, dove perdere la tavola potrebbe significare non ritrovarla più o ritrovarla danneggiata, noi ti invitiamo a porti questa domanda: “preferisco correre il rischio di perdere la tavola o l’utilizzo della spina dorsale?”
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