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Autore: Marica Moda
Come rendere interessante una lezione teorica di kitesurf.
Si è un buon istruttore se si è bravi ad insegnare. Sembra un concetto sciocco, ma è l'essenza della nostra professione.
Insegnare = presentare e dare informazioni o istruzioni in modo adeguato alle facoltà di apprendimento degli altri, aggiungendo un po' di passione e creatività.
Sapere "cosa insegnare" non significa sapere "come insegnarlo".
Se sei un Istruttore IKO, sai che non basta sapere come si fa kitesurf; devi formarti e concentrarti sulle tecniche di insegnamento per risolvere il problema di "come insegnare" la parte teorica, e non solo quella pratica.
Per essere un buon istruttore è necessario spiegare bene entrambi gli argomenti. Per uno studente, la teoria del kitesurf è una parte essenziale del processo di apprendimento, in quanto lo aiuta a comprendere i principi e le tecniche alla base di questo sport.
Vogliamo darti alcuni consigli per insegnare un corso teorico di kitesurf.
Ecco alcuni passi da seguire per insegnare la teoria ai tuoi studenti in modo efficace, per mantenere alta la qualità delle tue lezioni e per darti gli strumenti necessari per essere un istruttore di successo anche durante una lezione teorica.
Più sarai bravo, più sarai KISS (Keep It Short, Simple, and Fun)!
Prepara un piano di lezione da seguire, ma da usare solo come linea guida.
Pianifica la lezione prima, ma sii pronto a cambiare il piano durante la lezione.
- Prendi appunti sugli argomenti che tratterai.
- Non scrivere un copione, ma solo i punti chiave che poi approfondirai.
- Prepara tutta l’attreazzatura necessaria.
Cosa deve includere un corso teorico?
- Introduzione: descrivi l'obiettivo della lezione e perché è importante.
- Feedback: chiedi agli studenti cosa sanno già dell'argomento.
- Punti chiave: 3 o 4 punti importanti che gli studenti dovranno ricordare alla fine della lezione. Usali nell'introduzione, durante la lezione e alla fine per riassumere.
I tuoi aspetti comunicativi sono molto importanti.
La creatività è la chiave per essere un buon istruttore durante una lezione di teoria.
- Parla ad alta voce (non troppo) e in modo chiaro.
- Non parlare in modo monotono, ma moderato, e cambia la voce a seconda della spiegazione.
- Mantieni il contatto visivo.
- Considera gli aspetti culturali dei tuoi studenti e rispettateli.
- Utilizza diversi canali di comunicazione.
- Utilizza vari strumenti come computer, smartphone, lavagna, sabbia della spiaggia, modelli 3D e simulatori grandi o piccoli, dando libero sfogo alla tua creatività.
Interagisci con gli studenti.
- Coinvolgi i tuoi studenti nella lezione per mantenerli partecipativi e concentrati.
- Non chiedere feedback a risposta chiusa: "Hai capito?" - "Sì/No". Lascia che spieghino cosa hanno capito con parole loro e fornisci feedback costruttivi per aiutarli a migliorare le loro abilità.
- Incoraggia i tuoi studenti a continuare ad imparare ed esplorare questo sport anche dopo la prima lezione e forniscigli risorse, come video didattici, app, ebook e siti web, dove possono migliorare ulteriormente la loro comprensione della teoria del kitesurf.
Argomenti teorici del kitesurf.
Durante le lezioni di kitesurf, potresti dover spiegare alcuni argomenti teorici, che potrai sviluppare con l'aiuto di una lavagna, di un computer, di uno smartphone, di poster presenti nella scuola o anche di modelli e simulatori 3D (libera la tua creatività e immaginazione per realizzare i modelli 3D e i simulatori, e la tua lezione sarà un successo).
Gli argomenti da trattare durante le lezioni di kitesurf, a livello teorico, potrebbero essere i seguenti:
- I cinque effetti del vento.
- Brezza marina diurna e notturna.
- Maree.
- Principi di base dell'aerodinamica.
- Correnti marine.
- Metereologia, Alta e Bassa Pressione.
I cinque effetti del vento:
1) l'effetto Venturi.
2) l'ombra del vento.
3) il gradiente del vento.
4) l'effetto baia.
5) l'effetto compressione.
CONSIGLIO
Concentrati sui pericoli e sui possibili benefici dei cinque effetti del vento, come l'impatto sullo spazio per navigare, la sicurezza durante il decollo e l’atterraggio del kite, le condizioni delle onde, la navigazione sopravento e sottovento, e la consistenza e la qualità del vento.
Disegna i cinque effetti del vento. Ad esempio, se hai a disposizione una lavagna, utilizzala, ma anche disegnare sulla sabbia è perfetto, oppure aiutati con oggetti comuni presenti nella scuola.
Brezza marina diurna e notturna.
Spiega come si generano le brezze marine, quando e quali pericoli possono presentare.
CONSIGLIO
Concentrati sull'impatto di una brezza marina su una sessione di kitesurf, come la variazione della forza del vento, l’eventuale cambio di direzione del vento, e la sua durata.
Maree.
Spiega quali sono i pericoli e i vantaggi delle maree e come possono cambiare completamente lo spot.
CONSIGLIO
Anche se nel tuo spot non hanno un grande impatto, pensa sempre che un domani il tuo allievo andrà in posti dove avere marea alta o bassa può davvero far la differenza tra fare kitesurf o non fare kitesurf (un esempio è la laguna di Sotavento a Fuerteventura - Isole Canarie).
Concentrati su come massimizzare l'esperienza del kitesurf e garantire la sicurezza, spiegando agli studenti come controllare le carte delle maree o consultare le conoscenze locali per capire l'andamento delle maree e il loro impatto sullo spot specifico in cui intendono praticare il kitesurf. Essere consapevoli delle condizioni delle maree li aiuterà a prendere decisioni informate ed a regolare la sessione di conseguenza.
Principi di base dell'aerodinamica.
Questo argomento è molto tecnico e vasto, quindi va bene trattarlo in modo semplificato, concentrandoti sul perché i kite volano e tirano.
CONSIGLIO
Per aiutarti nella spiegazione, scarica un'applicazione che simula la galleria del vento.
Questo strumento ti permetterà di rendere visivo e semplice un concetto complesso, rendendo chiare le forze generate una volta che il kite è in aria.
Correnti marine.
Spiega come riconoscere le correnti marine e come possono influire su una sessione di kitesurf.
Poni l’attenzione dei tuoi studenti in particolare sulle correnti di risacca, per riconoscerle e sapere come comportarsi correttamente.
CONSIGLIO
Scarica e stampa i poster gratuiti di IKO sulle correnti marine; sono gratuiti e chiariscono come comportarsi correttamente.
Concentrati su come sia essenziale avere una buona conoscenza delle condizioni locali, comprese le carte delle maree e delle correnti, nonché le conoscenze locali da parte di kiters esperti. Spiega come valutare le condizioni della corrente prima di entrare in acqua, adattare la tecnica di navigazione per compensare l'influenza della corrente e dare priorità alla sicurezza scegliendo luoghi appropriati.
Meteorologia, Alta e Bassa pressione.
La meteorologia è un argomento molto complesso ed estremamente vasto, e servirebbero moltissime ore di lezione per affrontare l’argomento, quindi ti consigliamo di affrontarlo concentrandoti sui concetti di base della meteorologia.
CONSIGLIO
Concentrati sull’Alta e Bassa pressione e sul perché sono essenziali per il kitesurf, utilizzando la tecnica dei pollici per memorizzare l'Alta e la Bassa pressione nei due emisferi.
Concentrati anche sull'impatto dei sistemi di Alta e Bassa pressione in base a fattori regionali e locali. Consiglia ai tuoi studenti di controllare le previsioni meteo, consultare kiters esperti del posto e valutare le condizioni in loco per decidere se è adatto e sicuro fare kitesurf durante specifici sistemi di Alta o Bassa pressione.
Argomenti pratici di kitesurf.
Quando insegni argomenti pratici, ricordati di seguire sempre gli 8 Passi dell’Insegnamento di IKO.
Gli 8 Passi dell’Insegnamento di IKO.
Il concetto di insegnamento IKO si basa su un'abilità fisica raggiunta attraverso un mix di tentativi ed errori del tuo studente e la tua corrispondente valutazione e correzione.
A ciò si aggiunge lo sviluppo delle conoscenze di base del tuo studente e la consolidazione delle abilità, assicurandoti che comprenda il motivo per cui sta eseguendo un esercizio.
Le 8 fasi sono:
- Valutazione: Chi?
- Stabilire un obiettivo: Cosa?
- Incentivare e motivare: Perché?
- Dare punti di riferimento: Come? Quando? Dove? Quali esercizi?
- Ottenere il feedback dello studente (1): Lo studente ha visualizzato bene?
- Osservare: Prove ed errori dello studente.
- Ottenere il feedback degli studenti (2): 90% del processo di apprendimento.
- Correggere: Solo se necessario!
Navigare sopravento.
Spiega i prerequisiti e, se necessario, quali potrebbero essere le ragioni del fallimento.
CONSIGLIO
Concentra la tua spiegazione sulla combinazione di kite, corpo e gambe/tavola che il tuo studente dovrebbe tenere.
I video presenti sull’App di IKO, un modello 3D o un piccolo simulatore possono aiutare il tuo studente ad avere una prospettiva esterna e a capire meglio cosa fare una volta in acqua.
Primi salti.
Spiega quali sono i prerequisiti necessari e quali potrebbero essere le ragioni del fallimento.
CONSIGLIO
Concentra le tue spiegazioni sulla combinazione di kite, corpo e gambe/tavola che il tuo studente deve tenere; inoltre, fagli fare pratica con un simulatore fisico.
Il simulatore fisico può aiutarlo a ridurre lo stress di provare qualcosa di nuovo, prima di rifarlo in acqua, e a costruire la memoria muscolare.
Ricordati di adattare il tuo approccio didattico allo stile e al ritmo di apprendimento del tuo studente.
Crea un buon feeling con il tuo studente.
Sii divertente, dinamico, paziente e solidale, e promuovi un ambiente di apprendimento sicuro e piacevole.
Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra da kitesurf?
Autrice: Marica Moda
Barre da kitesurf e sistemi di sicurezza, facciamo chiarezza.
I kiter discutono spesso su quale brand produce le migliori barre, quali materiali sono più efficienti e quali sistemi di sicurezza funzionano meglio.
Sai davvero come funziona il sistema di sicurezza della tua barra? O ti sei semplicemente affidato al negoziante, al proprietario della scuola di kitesurf che te l’ha venduto o all'amico che te lo ha consigliato?
Quanti sistemi di sicurezza per barre da kitesurf conosci?
Le aziende di kitesurf cercano sempre di rinnovarsi in termini di prestazioni e sicurezza delle attrezzature. Se ripensi alle origini di questo sport, i grandi progressi sono evidenti.
Siamo passati da barre essenziali a due linee senza capacità di depower e senza quick release a barre con sistemi di depower, trim e quick release utilizzabili con una sola mano.
Una delle caratteristiche più importanti nella progettazione di una barra da kitesurf è il funzionamento del sistema di sicurezza.
Sistemi di sicurezza della barra: sicuri e non sicuri.
Innanzitutto, è necessario chiarire che nessun sistema di sicurezza è in grado di sventare completamente la potenza del kite, ma alcuni sono più efficienti di altri e questo è il criterio alla base dell’approvazione IKO.
I sistemi di sicurezza approvati da IKO sono: re-ride e 5° linea.
Approvato da IKO: sistema di sicurezza re-ride.
Sistema di sicurezza per barra a 4 linee, più comunemente usato sugli aquiloni “LEI” - Leading Edge Inflatable, con il bordo d'attacco gonfiabile.
La linea di sicurezza è una delle due linee front e, perché il sistema possa funzionare, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno un'apertura alare del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema re-ride, la barra scivola verso il kite lungo la linea di sicurezza e il kite perde istantaneamente e in sicurezza la maggior parte della sua potenza.
Fai attenzione a non avere le linee front avvolte su sé stesse troppe volte (succede durante le rotazioni e i kite loop), poiché ciò potrebbe causare il malfunzionamento del sistema di sicurezza (in questo caso, usa il sistema che ti permette di farle rigirare e separarle).
Il sistema di re-ride è il più sicuro, motivo per cui è approvato da IKO e, fortunatamente, oggi è il più utilizzato dai principali produttori di attrezzature da kitesurf.
Affinché il sistema di sicurezza re-ride funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (apertura alare del kite).
Approvato da IKO: sistema di sicurezza 5° linea.
La linea di sicurezza è la quinta linea, connessa al centro del bordo d'attacco sui kite LEI e al centro del bordo d'uscita sui kite foil.
Affinché il sistema di sicurezza funzioni correttamente, la barra deve poter scorrere verso il kite lungo questa linea coprendo una distanza pari ad almeno una corda del kite (nella rappresentazione: d1 ≥ d2).
La quinta linea è stata ideata per facilitare il rilancio di un C-Kite dall'acqua e garantire una maggiore stabilità strutturale al kite.
IKO approva questo sistema di sicurezza. Tuttavia, il depower è inferiore rispetto al sistema re-ride e c’è il rischio che la 5° linea si avvolga attorno al kite, essendo connessa al suo punto di traino (laddove si collega il leash della pompa).
Una volta attivato il quick release del chicken loop, sul sistema 5° linea, il kite perde la maggior parte della sua potenza, ma stai attento perché, come accennato in precedenza, la linea potrebbe avvolgersi intorno al kite e danneggiarlo.
Affinché il sistema di sicurezza 5° linea funzioni correttamente e sia approvato da IKO:
d1 deve essere uguale o maggiore di (≥) d2 (corda del kite).
NON approvato da IKO: sistema di sicurezza OSR(Oh S**t Ring), asimmetrico e mini 5° linea.
Fortunatamente, solo pochi brand utilizzano questi sistemi di sicurezza e IKO consiglia di non usarli mai, in nessuna circostanza e condizione. Se la tua barra ha uno di questi sistemi di sicurezza, ti consigliamo di cambiarlo per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri.
Il sistema di sicurezza asimmetrico e la mini 5° linea non permettono al kite di perdere la maggior parte della sua potenza perché, una volta attivato il quick release del chicken loop, entrambe le front line restano in tensione, non permettendo al kite di sventare e, anzi, rischiando che looppi.
Nel sistema OSR (fortunatamente se ne vedono davvero pochi in giro), la linea di sicurezza è una delle due linee direzionali (linee back). Anche in questo caso, il sistema non permette al kite di perdere la maggior parte della sua potenza e c’è una grande probabilità che loppi.
Quindi, qual è il miglior sistema di sicurezza per una barra da kitesurf?
Il miglior sistema di sicurezza è il RE-RIDE, approvato da IKO al 100%.
Sulle barre con sistema re-ride, potresti trovare una stopper ball posizionata lungo la linea di sicurezza.
Non tutti i brand la usano, ma può essere molto utile ed è consigliata per:
- Auto-atterraggio;
- Recupero della barra in acqua per rilanciare il kite;
- Self-rescue.
Senza di essa, dopo l'attivazione del quick release del chicken loop, la barra sarà libera di scorrere fino al kite e impiegherai più tempo a sistemare le linee spesso aggrovigliate tra loro.
Se usi una sola barra con stopper ball con kite di diverse dimensioni, ricordati di regolare la posizione della stopper ball prima di entrare in acqua.
La stopper ball deve consentire alla barra di scorrere lungo una distanza ≥ all'apertura alare del kite che intendi utilizzare o semplificati la vita fissandola in base all'apertura alare del tuo kite più grande.
Dove posizionare correttamente la stopper ball lungo la linea di sicurezza?
Per trovare la posizione corretta dove posizionare la stopper ball lungo la linea di sicurezza, stendi quest’ultima davanti al bordo d'attacco del tuo kite.
La stopper ball sulla linea di sicurezza deve essere posizionata ad almeno:
- 1 apertura alare del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza re-ride (LEI a 4 linee);
- 1 corda del kite dalla cinghia del trim, su barre con sistema di sicurezza 5a linea.
A cosa serve la stopper ball che su alcune barre è posizionata tra il chicken loop e il trim?
Alcune barre hanno una stopper ball lungo la linea centrale (tra il chicken loop e il trim), utilizzata principalmente per le manovre old school. Questa può essere fissa o scorrevole e limita il movimento verso l'alto della barra.
Fai attenzione: questa stopper ball potrebbe scivolare verso il basso senza che tu te ne accorga, non permettendoti di depotenziare il kite; tienila sotto controllo.
IKO sconsiglia ai principianti di utilizzare questa stopper ball poiché, senza di essa, il kite può essere facilmente e completamente depotenziato semplicemente lasciando andare la barra.
Con quale frequenza testare i sistemi di sicurezza della barra da kitesurf?
Ricorda che un sistema di sicurezza rotto o malfunzionante è pericoloso, quindi è fondamentale verificarne il corretto funzionamento; altrimenti, quando ne avrai bisogno, ti pentirai di non averlo fatto.
Prova i sistemi di sicurezza ogni volta che fai kitesurf, ci vorrà un secondo, ma, una volta in acqua, sarai consapevole di essere al sicuro!
Controllo pre-volo prima di connetterti alla barra:
- Attivare il quick release del leash e ripristinarlo
- Connettere il leash alla linea di sicurezza
- Attivare il quick release del chicken loop e ripristinarlo
- Connettere il chicken loop al trapezio e bloccarlo con il chicken finger
- Afferrare e sollevare i floater sulla barra per assicurarti che le linee siano in ordine e connesse correttamente
Inoltre, consigliamo di risciacquare periodicamente la barra, il leash e il taglia-linee con acqua dolce in modo che eventuali granelli di sabbia o incrostazioni di sale si dissolvano, mantenendo i tuoi sistemi di sicurezza efficienti al 100%.
Sai com'è fatta la tua barra?
La barra da kitesurf è composta da più elementi, tutti realizzati con materiali generalmente molto resistenti e in grado di sopportare importanti sollecitazioni.
Briglie e pigtails.
Sono realizzati in fibra di polietilene ad alto modulo con anima unidirezionale e motivo intrecciato. Il brevetto è di proprietà di Spectra e Dyneema, da cui derivano i rispettivi nomi. Questo materiale ha un'elevata resistenza all'abrasione grazie al suo basso coefficiente di attrito e alle caratteristiche autolubrificanti. Le pulegge possono essere di plastica o di metallo.
Linee.
Sono realizzate in materiale termoplastico colato e trafilato in fibre. Il polietilene ad alta densità è Dyneema o Spectra, intrecciato ad angoli ottimizzati per ridurre al minimo il rischio di allungamento delle linee. Il trattamento termico e la spazzolatura ottimizzano le proprietà intrinseche del materiale, mentre un rivestimento aggiuntivo le protegge dai raggi UV e dall'assorbimento d'acqua, rendendole inoltre galleggianti.
Il diametro delle linee varia tra 1,5 e 2,5 mm e il carico di rottura tra 180 kg e 300 kg (a seconda della qualità, del diametro e della rifinitura).
Quando il kite è in volo, non toccare mai le linee per nessun motivo, nemmeno durante il decollo o l'atterraggio.
Barra.
È realizzata in alluminio con rivestimento antiscivolo.
Prima dell’acquisto ed utilizzo devi considerare il rapporto tra la dimensione della tua barra e quella del tuo kite. Un kite grande ha un raggio di curvatura maggiore rispetto a un kite piccolo e, quindi, necessita di una barra, che funge da leva, proporzionale alla sua grandezza:
- Usa una barra corta (45 cm o meno) con kite più piccoli di 8 m²;
- Usa una barra media (da 45 a 55 cm) con kite tra gli 8 m² e i 12 m²;
- Usa una barra lunga (55 cm o più) con kite più grandi di 12 m².
Grazie ad un sistema posto alle due estremità, molte barre possono essere regolabili; allungabili e accorciabili a seconda della dimensione di kite utilizzato e della reattività desiderata.
Generalmente, non è possibile scambiare tra loro barre a 2, 4 o 5 linee e usare per gli stessi kite.
Chicken finger.
È un tubo di gomma rigido che assicura che il chicken loop rimanga connesso al gancio del trapezio.
Chicken loop.
È un anello di gomma rigida che permette di connettere la barra al trapezio e al quale sono connesse le due linee front. Grazie al chicken loop, il tiro del kite viene scaricato sul trapezio e non dev’essere interamente gestito dalle braccia.
Quick release del chicken loop.
Questo sistema di sicurezza ti permette di liberarti rapidamente dal tiro del kite in caso di emergenza.
A tal proposito, alcuni brand hanno ideato un sistema di release e ripristino rapido ed efficace: dopo aver azionato il sistema di sicurezza e, quindi, aver aperto il chicken loop della barra, per richiuderlo è sufficiente spingere l'estremità del chicken loop nell'apposita fessura. Non c'è bisogno di toccare il sistema di quick release; anche il chicken loop si può chiudere con una sola mano.
Stopper ball.
È una pallina in gomma dura o alluminio che ferma la barra quando, per motivi di sicurezza, dopo l’attivazione del quick release del chicken loop, scorre lungo la linea di sicurezza verso il kite.
La posizione della stopper ball è regolabile e deve essere calcolata per consentire al kite di sventare e disporsi in posizione neutra rispetto al vento.
Swivel.
È il sistema girevole connesso alle linee front che permette per mezzo di una pallina di farle girare su sé stesse e mantenere la linea di sicurezza libera e in grado di scorrere all’interno dei sistemi di sicurezza.
Floater.
Sono realizzati in schiuma, si trovano ai lati della barra e ne permettono la galleggiabilità.
Semplici regole d'oro.
Segui questi semplici Standard IKO per tutelare la tua sicurezza e quella degli altri:
- Utilizzare una barra con chicken loop e quick release;
- Utilizzare una barra con sistema di sicurezza approvato da IKO: re-ride o 5° linea;
- Utilizzare un leash con quick release collegato alla parte anteriore del trapezio;
- Tieni sempre un taglia-linee nel trapezio (nel caso in cui dovessi avere linee in tensione intorno al tuo corpo, potrebbe diventare il tuo primo sistema di sicurezza).
Queste sono alcune semplici regole da seguire per poterti divertire in sicurezza!
Ricorda che tutti i sistemi di sicurezza devono essere testati attivandoli e ripristinandoli prima di ogni utilizzo, per essere sicuro che funzionino correttamente quando ne avrai davvero bisogno, e utilizza sempre una barra che permetta al tuo kite di perdere la maggior parte della sua potenza.
Buon vento. Divertiti!
Cos’è la finestra di volo?
La finestra di volo definisce lo spazio in aria all’interno del quale il kite può volare. Al di fuori di questo, non è possibile generare potenza a sufficienza per creare tensione sulle linee e far volare il kite. Infatti, in assenza di tensione sulle linee, il kite va in stallo e cade. Per questo, è importante capire cos’è e come funziona la finestra di volo; per massimizzare il tuo divertimento in acqua ed evitare che il kite cada, rischiando di creare incidenti o inconvenienti.
Di seguito un rapido esercizio per permettere a chiunque di immaginare la finestra di volo:
- Vai in spiaggia in una giornata di vento. Un buon vento è importante per permetterti di comprenderne bene la posizione.
- Rivolgiti faccia al vento fino a percepirlo con la stessa intensità su entrambi i lati del viso. Se su un lato il vento soffia con maggiore intensità che sull’altro, correggi la tua posizione. Ora sei rivolto direttamente al vento.
- Puoi anche guardare le bandiere, le turbine eoliche e, più in generale, tutti gli oggetti mossi dal vento. Questi sono validi indicatori anche per stabilire la direzione del vento!
- Ora che sei rivolto direttamente al vento, considera che: qualsiasi cosa/persona che si trova tra il vento e te, nella tua posizione attuale, si trova "sopravento" rispetto a te. "Sopravento", infatti, significa più vicino al vento.
- Ora ruota di 180° e lascia che il vento soffi contro tua schiena e considera che: qualsiasi cosa/persona che si trova più lontano dal vento rispetto a te, nella tua posizione attuale, si trova "sottovento" rispetto a te. "Sottovento", infatti, significa più lontano dal vento.
- Finalmente, dovresti avere una conoscenza di base del significato di queste due parole: “sopravento” e “sottovento”.
- Mantieni il tuo viso rivolto sottovento e lascia che il vento soffi sulla tua schiena, alza le braccia di fronte a te, disegnando un angolo di 90° con il tuo corpo. Le tue braccia stanno mirando direttamente "nella direzione del vento".
- Tenendo le braccia tese, avvicina le tra loro le mani. La finestra di volo si trova proprio qui, di fronte a te, laddove si muovono le tue braccia. La finestra di volo è sempre situata nella direzione del vento, sottovento rispetto a te (il pilota).
- Ovviamente, se la direzione del vento cambia, cambia anche l'orientamento della finestra di volo.
- Prova a ripetere i passaggi sopra descritti e valuta nuovamente l'orientamento della finestra di volo. Presto tutto diventerà automatico e non avrai più bisogno di farti aiutare da questa mia danza alla scoperta della finestra di volo.
Che aspetto ha la finestra di volo?
Ora che ti è chiaro dove si trova la finestra di volo, scopriamo qual’è il suo aspetto.
Il suo aspetto ricorda una grande mezza cupola. La base della mezza cupola si estende nella direzione del vento, di fronte e lateralmente a te e la sezione curva della mezza cupola è sottovento rispetto alla tua posizione.
Osserva il seguente diagramma per ottenere un riferimento visivo:
Un osservatore attento nota che sono presenti dei numeri nel disegno che ritrae la finestra di volo. Questi sono i numeri del quadrante dell'orologio che ci tornano utili per orientarci lungo il suo bordo.
- Le 12 sono sopra la tua testa, esattamente al centro, nel punto più alto della finestra
- Le 9 sono situate a livello del suolo, sulla tua sinistra
- Le 3 sono situate a livello del suolo, sulla tua destra
Queste sono le tre posizioni fondamentali da comprendere, poi, ovviamente, abbiamo le 10, 11, 1 e 2 disposte esattamente come in un quadrante.
Quanto è grande la finestra di volo?
La dimensione della finestra di volo è determinata dalla lunghezza delle linee.
Se dovessi usare linee da 10 metri, la tua finestra di volo si estenderebbe per 10 metri lungo la tua destra, lungo la tua sinistra e di fronte a te. Con linee da 20 metri, per 20 metri lungo la tua destra, lungo la tua sinistra e di fronte a te.
Pertanto, la lunghezza delle linee che utilizziamo impatta direttamente sulla dimensione della finestra di volo, rendendola più grande o più piccola.
Perché è importante modificare la dimensione delle finestra di volo?
- Riducendo la grandezza della finestra di volo, si riduce anche la distanza che il kite può percorrere per accelerare, diminuendo così la quantità di potenza che è in grado di generare. In un corso principianti presso un Centro Affiliato IKO, durante le prime lezioni userai linee corte che ti permetteranno di stare in totale sicurezza.
- Riducendo la grandezza della finestra di volo, si riduce anche lo spazio che si occupa, permettendo ad altri kites di volare in spiaggia in sicurezza. In questo caso, rimpicciolire la dimensione della finestra permette di garantire sicurezza e divertimento a più persone sullo stesso spot.
- Attenzione, però: aumentando la grandezza della finestra di volo, si aumenta anche la distanza che il kite può percorrere per accelerare e, di conseguenza, la potenza che può generare. Una finestra di volo più grande consente al kite di prendere più velocità quando la attraversa e diventa un ottimo modo per poter sfruttare di una giornata di vento leggero, se si ha a disposizione un kite grande.
- Se le linee sono più lunghe, il kite vola più in alto nel cielo e più lontano dalla superficie dell'acqua/terra. Con l’altezza il vento diventa meno rafficato e più forte. Anche in questo caso, la regolazione linee lunghe potrebbe tornare utile in una giornata con poco vento.
Come far volare un kite nelle zone di minore potenza
L'area colorata di verde attorno al perimetro della finestra di volo rappresenta la zona lungo la quale il kite vola soggetto alla minima potenza. Lungo suo profilo aerodinamico qui, infatti, il vento può fluire facilmente, senza generare trazione. Per continuare a farlo volare senza potenza è necessario controllarlo delicatamente e mantenerlo lungo il il bordo della finestra di volo.
Come generare maggiore potenza
Una volta che hai imparato a controllare il kite e a muoverlo lentamente lungo il bordo della finestra di volo, puoi entrare in acqua per sperimentare maggiore potenza sterzando con movimenti più decisi, al fine di far entrare il kite all’interno di questa mezza cupola. Fai attenzione; non esagerare durante questi movimenti e fai accrescere la potenza gradualmente. Più spingi il kite all’interno della finestra di volo, maggiore è la potenza che generi.
Aumenta la potenza gradualmente, fino a portare il kite al centro della finestra, nella zona di massima potenza. Per tenerlo all’interno della finestra di volo e permettergli di continuare a generare trazione, il modo più semplice è continuare a muoverlo disegnando figure di otto in cielo.
Come decollare e atterrare un kite usando la finestra di volo
Per decollare correttamente un kite è necessario sollevarlo dal livello del suolo verso lo zenit della finestra di volo (le 12), in modo controllato e regolare. Mantenere il kite sul bordo della finestra di volo è fondamentale durante il decollo, per evitare incidenti.
Il bordo della finestra di volo, altrimenti noto come zona di bassa potenza, si estende dalle ore 9, in basso a sinistra, alle ore 12, in alto al centro, fino alle ore 3, in basso a destra.
Per decollare un kite, questo deve essere innanzitutto situato in basso, sul lato destro (3) o sinistro (9) della finestra di volo. La scelta del lato può dipendere dalla direzione del vento, dagli ostacoli presenti nella zona di decollo e dagli utenti della spiaggia intorno a te.
Quando atterri il kite lo controlli lentamente lungo il bordo della finestra di volo, con l’obiettivo di abbassarlo verso le ore 9 o le ore 3. Ancora una volta, la scelta del lato può dipendere dalla direzione del vento, dagli ostacoli presenti nella zona di atterraggio e dagli utenti della spiaggia intorno a te.
Cos’è la zona di caduta?
La zona di caduta è l'area a livello del suolo/acqua situata direttamente sotto la finestra di volo. Si chiama così perché identifica lo spazio laddove il kite rischia di cadere in caso di stallo o perdita di controllo. Pertanto, è necessario assicurarsi che all’interno di questa area non ci siano ostacoli, a garanzia della tua sicurezza e di quella degli altri. La dimensione della zona di caduta dipende dalla lunghezza delle linee, sommate allo span (la lunghezza alare) del kite e alla lunghezza del leash in massima estensione.
Cos’è la zona di sicurezza?
La zona di sicurezza è una distanza minima che dobbiamo impegnarci a mantenere da ostacoli e pericoli, al fine di evitare lesioni o incidenti più o meno gravi. La regola generale vuole che la distanza di sicurezza sia pari a tre volte la lunghezza delle linee da qualsiasi pericolo. Se usi linee da 20 metri, devi fare del tuo meglio per mantenerti ad almeno 60 metri di distanza dai pericoli. La zona di sicurezza è così ampia perché calcola lo spazio che potrebbe percorrere un kite durante un periodo di tempo sufficiente per risolvere eventuali problemi con l’attrezzatura.
Dove approfondire ulteriormente?
Per ulteriori informazioni sulla finestra di volo e altri concetti chiave del kite, ti consigliamo di scoprire il nuovo Corso di Formazione Assistenti (ATC - Assistant Training Course IKO), che ora puoi seguire online, comodamente da casa tua.
Autore: Bradley Mackelden
In questo articolo, ti parlerò del wing foil, sport intrigante e in rapida crescita, e ti darò alcune dritte su come e perché dovresti fare il grande passo.
Terminologia di base del wing foiling
- Wing (ala): vela gonfiabile e portatile
- Tavola: piattaforma su cui si trova il rider
- Foil: corpo immerso che genera portanza
- Leash: connessione tra wing e rider
Background del wing foiling
A partire dagli anni ‘80 iniziarono a diffondersi diversi sport che richiedevano l’utilizzo di un’ala. Tuttavia, queste ali sono sempre state troppo ingombranti, pesanti e scomode da manovrare. Il wing foil, così come lo conosciamo noi oggi, si è sviluppato solo recentemente - negli ultimi due anni -, da quando l'attrezzatura è diventata più leggera. Anche lo sviluppo e l'accessibilità economica dell’hydrofoil hanno permesso a questo sport di crescere così rapidamente. Questi sono sicuramente i fattori determinanti dell’improvvisa diffusione di wing in acqua.
Cos’è il wing?
Si tratta di uno spot che prevede che il rider afferri un'ala, non molto diversa da un classico kite gonfiabile. Queste ali, gonfiate dal vento, acquisiscono forme e rigidità specifiche, ma molte di loro dispongono di una struttura fisica trasversale a sostegno del profilo alare. Il rider, che sta in piedi su una tavola, usa l'ala per sfruttare la forza trainante del vento. Quello che rende questo spot acquatico particolare e diverso da tutti gli altri è che il pilota stringe tra le mani l’ala, senza l’intermezzo di trapezio, barra o tavola, ciò permette un'esclusiva fluidità di movimento, che incuriosisce e fa innamorare di questo sport molte persone.
Cos’è il wing foil?
Il wing è praticabile su tavole molto diverse tra loro. Per imparare, è consigliata la tavola generalmente usata per lo stand up paddle (SUP). Questa è ideale anche per bambini e famiglie che vogliono avventurarsi in acqua; è il modo più semplice e sicuro per introdursi agli sport acquatici.
Nella pratica del wing foil il rider afferra lo stesso tipo di ala, ma su una tavola hydrofoil. Le tavole hydrofoil, a loro volta, possono differire in dimensioni e volume. Quelle riservate ai principianti tendono a essere più grandi e voluminose, mentre, quelle amate dai riders esperti, sono più piccole e non affondano sotto il peso del pilota.
La versione più avanzata ed estrema del wingfoil vede i riders impegnarsi in acrobazie tecniche, navigare a velocità più elevate, surfare onde e persino saltare!
Perchè i kiters dovrebbero imparare a fare wingfoil?
Sono un kiter appassionato, amo gli sport all'aria aperta e, soprattutto, ciò che mi permette di avventurarmi in acqua. L’anno scorso ho deciso di avvicinarmi al wingfoil, di seguito i principali motivi per i quali, secondo me, dovresti farlo anche tu:
- Semplice: la comodità è un valore aggiunto non da poco. Viaggiare è meno impegnativo, preparare la propria attrezzatura prima di entrare in acqua è più veloce, i materiali da acquistare sono meno! Prendo il wing, vado in spiaggia, lo gonfio, lo connetto al leash ed entro in acqua. Semplice!
- Facile da imparare: dover gestire meno attrezzatura aiuta a concentrarsi meglio sulle tecniche corrette.
- Praticabile con vento side-off-shore: in questa condizione fare kitesurf è sconsigliato. Infatti, il vento tende ad essere molto rafficato a riva rendendo il kite imprevedibile e pericoloso da controllare. Nel mio spot soffia spesso vento side-off-shore, prima mi spostavo, ora posso uscire in acqua. Anzi, ho scoperto che è la direzione che preferisco, perchè mi permette di prendere il moto ondoso, abbassando la mano e mettendo il wing in posizione neutra.
- Sicuro: il rischio è molto basso. La potenza generata dal wing non si avvicina neanche lontanamente a quella che potrebbe generare un kite. Inoltre, le tavole sono più galleggianti, e ciò rende più facile il self-rescue e il ritorno a riva, esattamente come con una normale tavola da surf.
- Accessibile: il fatto che non sia uno sport “estremo”, rende il wing più accessibile a persone di tutte le età. Come ho già anticipato, si tratta dello sport ideale per le famiglie che vogliono godersi un’avventura all’aria aperta.
- Richiede meno spazio: nel Regno Unito, in piena estate, le spiagge diventano spesso semplicemente inaccessibili. Non ci sarebbe davvero spazio sicuro sufficiente a decollare un kite, ma, grazie al wing, è tutto diverso… raggiungo la riva ed entro in acqua, senza rischiare di essere coinvolto nel caos dello spot.
Come imparare a fare wing foil?
- Esercitati a controllare il wing in spiaggia: è necessaria una conoscenza relativamente buona di come funziona il vento prima di afferrare un'ala all’aria aperta. Alcuni video introduttivi su YouTube possono insegnarti le basi.
- Impara a portare wing e tavola insieme: non è così semplice come può sembrare, anzi… Ma è fondamentale padroneggiare questa abilità prima ancora di avventurarsi in acqua, per uscire e rientrare in sicurezza dopo la sessione, senza rischiare di essere travolto dalle onde, in presenza dello shorebreak.
- Inizia praticando su una tavola da SUP: particolarmente utile per chi non ha ancora provato l'hydrofoil.
- Impara a stare su una tavola foil dietro ad una barca: se tu o i tuoi amici possedete una barca, usarla per approcciarsi all’hydrofoil è una buona idea. Ti permetterà di comprendere come posizionare i piedi e che velocità di navigazione è necessario raggiungere affinché il foil generi portanza.
- Tieni d'occhio il sito web IKO: IKO offrirà presto corsi di wing per tutti i livelli. Per ricevere aggiornamenti su wing e altri corsi, accedi al tuo account IKO e registrati per ricevere gli avvisi di formazione.
Suggerimento!!!
Impara sfruttando venti forti. Il mio errore è stato apprendere con vento leggero. Ciò rende il wing più difficile da manovrare e richiede ottime capacità di “pumping” e gestione della tavola foil. Uscire con un vento moderato ti consente di posizionare l’ala e, semplicemente, navigare, lasciandoti trainare dal vento, senza doverti preoccupare di originare il moto muovendoti su e giù sulla tavola.
Progressione nel Wing
- Preparare, mettere in sicurezza e ripiegare il wing
- Manovrare il wing sulla spiaggia
- Entrare ed uscire dall’acqua con wing e foil
- Fare il self-rescue
- Regole di precedenza
- Navigare in ginocchio sulla tavola
- Navigare in piedi sulla tavola
- Salire sul foil ed esercitare la tecnica per il “pumping”
- Navigare sopravento e sottovento
- Invertire la posizione dei piedi
- Strambare (Jibe)
- Virare (Tack)
- Surfare il moto ondoso
- Saltare
Qual è il futuro del wing?
In pochi anni lo sport si è diffuso molto e continua a evolversi ogni giorno. Il freestyle è una disciplina in rapida crescita e il livello di acrobazie che alcuni riders sono in grado di eseguire è ancora difficile da comprendere.
Credo che questo sport prenderà piede soprattutto nel wave riding: dove l’ala, può essere usata come mezzo per raggiungere velocemente un’onda, un po’ come le moto d’acqua impiegate nel surf. Una delle esperienze e sensazioni più belle che il wingfoil è in grado di regalare è proprio la possibilità di abbassare la mano e surfare liberamente onde che si infrangono o swell.
Sono curioso di scoprire dove ci porterà questo sport negli anni a venire. Una cosa è certa, il wing foil è nato per crescere e consiglio vivamente a chiunque stia pensando di avventurarsi di non perdere tempo!
Vuoi fare della tua passione per il wingfoil una carriera professionale?
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L'International Wingfoil Organization (IWO) è l'organizzazione gemella di IKO ed è stata fondata da istruttori professionisti di wingfoil con oltre 20 anni di esperienza nell'educazione agli sport acquatici.
Il titolo Istruttore IWO è riconosciuto in tutto il mondo, ti permette di certificare le tue competenze professionali e trovare più facilmente lavoro, rispetto ad altri istruttori di wingfoil non certificati.
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Autore: Bradley Mackelden
Autore: Bradley Mackelden
Come i kiters possono prevedere il meteo osservando le nuvole?
Per prima cosa, capiamo per quale ragione è importante che tu possa prevedere il meteo osservando le nuvole intorno a te? Si tratta di un super potere!
Il kitesurf è uno sport che dipende dal vento e le nuvole hanno un forte impatto su quest’ultimo. Infatti, le nuvole possono determinarne e cambiarne la forza, la direzione o addirittura fermare il vento, costringendoti a rientrare dalla tua sessione di kite. Pertanto, in qualità di kitesurfer, è fondamentale capire che condizioni meteo annunciano le nuvole e prepararsi ad agire di conseguenza. Potrai scegliere il kite della misura corretta e valutare se vale la pena avventurarsi in acqua, o, ancora meglio, buttartici sfruttando le condizioni per una sessione inaspettata, non prevista.
Come si formano le nuvole?
Tutto ha origine dal sole, che riscalda la superficie terrestre. L’aria calda, meno densa dell’aria fredda, tende a salire verso l’alto. Durante questa ascesa, il vapore acqueo inizia a raffreddarsi e, perché si formi una nuvola, è necessario che questo si condensi attorno a un corpo. Ci sono piccole particelle invisibili nell'aria, come le polveri sottili, il fumo, il sale e queste offrono una superficie perfetta per il fenomeno della condensazione. È così che, quando una quantità rilevante di vapore si condensa attorno a una di queste particelle, si forma una piccola sezione di nuvola, una gocciolina. Si tratta di goccioline minuscole; in metro cubo d'aria ce ne sono più di 100 milioni. Queste possono aggregarsi tra loro e, una volta raggiunto un certo peso, cadere dal cielo, sotto forma di pioggia, nevischio o neve.
Cosa sono i sistemi di bassa e alta pressione?
Anche in questo caso tutto ha origine dal sole, che riscalda la superficie terrestre. L'aria calda sale verso l’alto in prossimità delle zone più calde e si raffredda, quando raggiunge i climi più freddi. Gli estremi di questo fenomeno si registrano nelle aree più calde e più fredde del nostro pianeta, rispettivamente l'equatore e i due poli nord e sud.
Il valore standard della pressione atmosferica a livello del mare è di 1013, 25 millibar. Parliamo di "Alta pressione" laddove questo valore aumenta e di "Bassa pressione" laddove questo valore diminuisce.
Bassa pressione: determinata dall'aria calda, che, dal livello del mare, ascende verso l’atmosfera superiore, lasciando così un vuoto d’aria in prossimità della superficie.
Alta pressione: determinata dall'aria fredda che, dall’atmosfera superiore, scende verso il livello del mare, creando così un'area di aria densa e pesante in prossimità della superficie.
L'aria si sposta naturalmente dalle aree di alta pressione verso le aree di bassa pressione. Per facilitarti, pensa a un palloncino gonfio, la pressione al suo interno è "alta": ci sono tante particelle d'aria schiacciate in un piccolo spazio. Quando lo sgonfi, l'aria al suo interno fluisce verso l’esterno provocando una diminuzione della pressione. È così che si comporta l’aria che si muove attorno al nostro pianeta; fluisce da sistemi di alta pressione verso sistemi di bassa pressione. Il vento consiste in questo movimento.
Alla bassa pressione sono associati vento e pioggia, all'alta pressione clima calmo, sereno e soleggiato. So già cosa preferisci; “imparare a ballare sotto la pioggia” :).
Diversi tipi di nuvole: che aspetto hanno e che condizioni meteo annunciano?
Cumuli del bel tempo: nuvole basse, soffici e vaporose, compaiono in cielo nelle calde giornate di sole.
Cosa aspettarsi: in un sistema di alta pressione, sono associate all’arrivo della brezza marina. Rappresentano la condizione meteo ideale per decidere di entrare in acqua e godersi un’inaspettata sessione. Quindi, chiama i tuoi amici e raggiungi lo spot! Il termine "brezza marina" indica un effetto del microclima grazie al quale può aumentare la velocità del vento, a condizione che questo soffi verso terra.
Cumulonembi: nubi cumuliformi in continua crescita. In casi estremi, possono svilupparsi in una forma non dissimile da un'enorme “peeling wave”. I cumulonembi nascono come nuvole basse, ma possono crescere fino a 10-12 km in altezza.
Cosa aspettarsi: puoi aspettarti forti piogge e forti venti instabili. Queste nuvole possono muoversi in qualsiasi direzione, anche controvento. Per questo motivo, sono le più pericolose per i kitesurfers. Continua a leggere per trovare i migliori consigli su come comportarsi quando appare un cumulonembo in cielo.
Altocumuli: nuvole increspate e a strati. Assomigliano a diversi cumuli molto vicini tra loro.
Cosa aspettarsi: note come “nuvole pre-tempesta”. Sono spesso seguite da temporali e meteo instabile.
Nembostrato: nuvole grandi e orizzontalmente estese, talmente spesse da impedire anche completamente la penetrazione dei raggi del sole.
Cosa aspettarsi: prepara una giacca impermeabile, puoi aspettarti forti piogge o anche neve nei giorni a venire!
Cirri: nuvole alte, sottili e districate. L’alta quota determina la cristallizzazione in ghiaccio delle goccioline d'acqua che le compongono. Assomigliano a lunghi capelli che volano in una giornata con 40 nodi di vento.
Cosa aspettarsi: pre-annunciano l’avvicinarsi di un sistema di bassa pressione. Prepara la tua 7, è ora di farla volare!!!
Cirrostrati: nuvole alte e stratificate, danno al cielo un colore biancastro.
Cosa aspettarsi: sono un buon indicatore dell’arrivo di sistemi di bassa pressione.
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Chiedi consiglio al tuo Istruttore
Quando prendi le tue prime lezioni di kitesurf, chiedi al tuo Istruttore di indicarti i diversi tipi di nuvole che si formano durante il Corso. Il modo migliore per imparare a distinguerle è esercitarti a guardare il cielo. Ogni nuvola è diversa e non avrà sempre lo stesso aspetto, ma è un ottimo punto di partenza.
Continua a controllare ciò che ti circonda, soprattutto sopravento!
Quando si fa kitesurf è importante tenere d'occhio l'ambiente circostante. Il più delle volte, raffiche e del maltempo sopraggiungono da sopravento. Quindi, guardati sempre alle spalle per assicurarti che sia sicuro continuare a stare in acqua. Tuttavia, come sopra spiegato, un cumulonembo può avvicinarsi da qualsiasi direzione, anche controvento. Se ne noti uno, ovunque questo si trovi, torna a riva, atterra il tuo kite e aspetta che passi.
In caso di dubbio, esci!
Ricordati di questo importante consiglio, qualora ti capiti di non saper cosa fare. La principale minaccia è la nuvola Cumulonembo. Se, quando arrivi sullo spot, ne noti uno in avvicinamento, aspetta che passi e che il vento si calmi, prima di avventurarti in acqua. Credimi, non non c’è niente di bello ad essere agganciato a un kite in preda di forti venti di burrasca, può essere estremamente pericoloso.
Non lasciare che un atto irresponsabile spenga la tua luce!
Se mai ti dovesse capitare di sentire o vedere tuoni e fulmini avvicinarsi a te, torna a riva, atterra il kite in in sicurezza, lontano dall’acqua.
Accresci la tua conoscenza su questo argomento e molti altri
IKO ha recentemente rinnovato l’Assistant Training Course (ATC) dividendo il corso in due Moduli: il Modulo 1 consiste in un eLearning, il Modulo 2 in una formazione in presenza. Il Modulo 1 introduce e chiarisce concetti teorici essenziali, si svolge online e puoi seguirlo ovunque ti trovi nel mondo. Il Modulo 2 offre una formazione soprattutto pratica che deve essere completata in presenza presso un Centro IKO.
L'ATC non è riservato solo a coloro che vogliono diventare Assistenti IKO e avviare una carriera nell’insegnamento del kitesurf, ma è pensato anche per kiters che vogliono semplicemente accrescere le loro conoscenze in merito allo sport.
Per ulteriori informazioni sulla meteorologia annunciata delle nuvole e altri numerosi concetti chiave relativi al kitesurf, ti invitiamo a seguire il nuovo Assistant Training Course IKO online, comodamente da casa tua.
How Kiters Can Get Fit for the Upcoming Kite Season
As some locations begin to lift lockdowns put in place due to COVID-19, everyone is frothing to get out on the water! To get ready to get back on the board, you’ll want to prepare your body for the upcoming kite season. I’m a kitesurf instructor and last winter, I started training as a CrossFit coach, because kiting and fitness go hand in hand. As beaches are reopening in some locations, my recommendation is to get in good kiting shape to help prevent injuries and improve your performance while on the water! In this article, I’ll share some of the best at-home exercises you can do to improve your kitesurfing.
No gym? No problem! Learn to Train at Home.
Gyms are still closed in some areas so this blog will focus on bodyweight exercises that you can do at home. One great thing about bodyweight training is that you only need is an area the size of a beach towel. Bodyweight exercises do not require any equipment; however, you can also get creative and use household items for this purpose. A one-gallon water jug equals eight pounds, a brick is five, a can of soup is one; all work in lieu of free weights. I also highly recommend taking a kite bag, filling it with weights, and wearing it while doing bodyweight work. Wrap your items in a towel and add some pillows inside so the bag they don’t bounce around.
Core Exercises for Kiters
If you only have 5 minutes a day to work on kiteboarding fitness, then do some core work. Core strength is the foundation for balance and style in all disciplines of the sport! You can get started with these five exercises, and all you need is a towel or yoga mat.
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Side Plank: 3-5 sets of 30 seconds per side.
Face sideways, and put one elbow on the ground, with that forearm perpendicular to the body. Stack your feet and rest your top hand on your hip. Hold the body strong by engaging the hips up to the sky. This one is great for the obliques, your side abdominal muscles, which helps to reduce harness soreness.
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Plank: 3-5 sets of 30 seconds.
Index fingers pointed forward, thumbs pointed at each other, hands underneath shoulders, push actively into the ground. Engage the lower body: tuck the butt down, keep glutes, quads, and calves tight. You can do it from the knees as an easier variant, or increase the time as you build strength. This works the multifidus, a small muscle that stabilizes your back and spine.
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Mountain Climbers: 3-5 sets of 20 reps (1 rep= L+R).
From a plank position, alternate bringing each knee to the same side elbow, and repeat for the desired amount of reps. This hits your oblique muscles and will get your heart rate up quickly if done with higher intensity. Exercises like this are good for building strength in a quick workout.
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Bicycle Crunches: 3-5 sets of 20 reps. (1 rep= L+R)
Lie on your back with your hands touching the back of your head, legs held out straight and alternate touching each elbow to opposite knee. Increase or decrease reps as needed. This will work your side abs as well as your Transversus Abdominis, one of your deep core muscles which assist with balance and stability.
Lower Body Exercises for Kiters
Leg strength is great for extending your sessions and not feeling so sore the next day. You use your legs at all times during riding, even if you aren’t always thinking about it. These muscles are also critical for protecting your knee joints from long-term overuse injuries. Also, remember you can add the weighted kite bag to any of these to increase the intensity.
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Air squats: 3-5 sets of 20 reps.
With feet hip-width apart, sit your butt down, keeping your core engaged, and without letting your knees go too far forward beyond your toes. Dip to a squatting position with hands up near the shoulders, and then stand up completely, locking out the hips at the top. This one hits your glutes, quads, and even core muscles which helps you build explosiveness and pop.
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Alternating Lunges: 3-5 sets of 20 reps.
Start with feet hip-width apart and take a big step forward (or backward) with one leg. Lower down until the back knee is almost touching the ground, while keeping your forward knee behind the front foot. This is a great exercise for your quad and calf muscles, which you use when absorbing chop on the water.
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Glute bridges: 3-5 sets of 12 reps.
Lie on your back with your feet tucked close to your butt. Push your hips up to the sky while keeping your shoulder blades grounded, hold for 2-3 seconds at the top, and then return to the starting position. Keep the hips even for the whole range of motion. This one is good for the hamstrings, which help you edge upwind. Move on to single-leg glute bridges for an added challenge.
Upper Body Exercises for Kiters
Upper body strength is important for controlling the kite, as you need to have good forearm and upper back muscles. As an added bonus, most of these upper body exercises also hit the core, so you get the benefits of working both at once. Scale the recommended number of reps to your current fitness level as needed.
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Push-Ups: 5 sets of 6-10 reps.
From a plank position, lower your body to the ground keeping the elbows close to the side of the chest, and then return to full extension. Keep your core tight with the butt tucked down. Increase or decrease volume as needed. For an easier variation, you also start with knee pushups or incline pushups (with your hands on a bench, for example). Pushups are great for the chest and bicep muscles, used for steering the control bar.
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Handstand Walks: 3 sets of 1 rep.
Start in a plank position with your feet against a wall. Walk your feet up the wall, keeping the hollow body position, and while pushing out with your shoulders, until your face is near the wall, or until you are at your max for your current level. This will work your core and shoulder muscles, which helps you to ride in a relaxed position even when powered up.
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Pull-ups: 3-5 sets at 75% effort (reps vary for each person).
In my opinion, that $30 pull up bar on amazon qualifies as an essential piece of kite gear. Start hanging with full extension, and pull your chin above the bar level. Keep the core engaged and avoid kicking your legs. Pull-ups work your biceps and back muscles, as well as your grip strength, and core. They will especially help you if you are riding for unhooked.
I hope these exercises help you get fit as you get back on the water. And for more information on kite-related fitness, check out IKO’s Kiter Premium Membership for access to exclusive content!
Author & Pictures: Daniel Plautz
Improve your riding, adjust your lines
Why is it that in 99% of the cases we always use the same line length? A majority of the bars that come out of the factory are equipped with lines between 20m and 24m. This article will show you in which scenarios you could use shorter or longer lines. You will discover ways to improve your riding and adapt your equipment depending on your weight, your level and the discipline you choose. We will also touch on why it is mandatory for IKO instructors to use short lines during lessons and why it is highly beneficial for the student.
Impact of the wind window on your kite
The wind window is the area where the kite can fly. It is also where we use the kite clock as a reference for teaching. In the neutral zone, the kite generates minimal power, because it only receives the true wind. In the power zone, the kite will be able to accelerate as fast as it can and create an “induced wind” which when associated with the “true wind” will be called “apparent wind”. This is where the kite can generate maximum power. By using shorter lines, we can move the kite faster up and down the wind window, this increases the power of the induced wind and increases the power of the overall apparent wind even further.
By changing the length of your lines you are actually changing the size of your wind window. The bigger your wind window is, the more power you will generate because the distance from a point A to a point B is bigger which gives your kite more space to accelerate.
Wind gradient
This is a wind effect that explains how the wind changes, the higher up we go. It has been discovered that the wind is 35% stronger at 20m than right above the water level. In other words, the longer your lines, the higher your kite is, and the stronger the wind that is captured by the kite resulting in more power.
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So why aren’t we using 70m lines?
The additional power captured when using long lines comes at a cost. Longer lines will create more drag which will reduce the reactivity of your kite and will make your kite sit deeper inside the wind window. The longest lines we use are around 30m, longer lines than that would create too much drag to be effective, the kite would become too hard to steer and loose its upwind abilities.
What about line lengths for lessons?
Trainer kites
A trainer kite is a kite that does not generate enough power to make you lose balance, in certain situations a 2 line foil kite is used but in most of the cases, a small LEI kite with short lines ( 2 to 18 meters ) will be a better option. This is very useful for many reasons:
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reducing the space needed for a lesson,
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reducing the stress for the student,
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having less impact on other beach users,
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reducing the kite’s power,
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softer crash for the kite,
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much safer in strong/gusty conditions etc…
Increase your line length as you progress
At IKO we strongly believe that changing the length of your lines throughout your progression is a key factor in your learning process.
Once the student starts gaining confidence and is able to handle more power, we gradually increase the length of the lines. This method allows us to precisely adjust the power delivered by the kite to the student while keeping the rhythm of the lesson fluid.
Adjust your line length to your riding style
Using short lines (20m or less ) gives you an advantage if you’re looking to have a quick and reactive kite for your style.this length of lines can be very effective for the following riding styles:
-Big air when learning kite loops: Learning how to kiteloop can be an intimidating step because of the power the kite generates during this move, shortening your lines is a great way to make your learning process faster and safer, even pro riders like to use lines as short as 10m in certain situations.
- Wave riding: whether you are using a directional board, a hydrofoil, or even a twin tip. If your goal is to shred some waves then shortening your lines is a very good idea, the added reactivity will allow you to turn quicker improve and maneuverability on the waves.
Long lines ( 24m or more ) will be particularly useful in situations where you will need more power and a stable kite :
- Freeride: In other words, riding while performing tricks and jumps that don’t require you to unhook. Freeriding is a hard subject to approach as it covers a very wide aspect of our sport but in a majority of the cases, it does not require fast steering of the kite, on the contrary, slightly longer lines will “slow down” your kite allowing you to focus more on your body position. I would recommend a length between 22m and 24m for this discipline depending on your wind conditions, skills, and the tricks you are trying to perform.
- Old school: Old school is a discipline that consists of jumping high and doing grabs or taking one or more feet out of the foot straps on your board To perform these tricks well you will need to have a powerful setup to lift you high and give hangtime as well as a slow setup that will allow you to focus on your board without having to worry about your kite moving everywhere.
How can I change the length of my lines?
Some bars come with sets of extensions
A few brands will give you the option to buy a set of lines that come with extensions, allowing you to adjust the length of your lines every session, those extensions are usually between 2m and 5m.
Folding
It is possible to fold your lines in two in order to use only half the length, to do so simply grab connection knot/loop at the end of your lines and bring them back to the bar, you will then connect the back lines to the knot of the leader lines and the front lines to a pigtail attached to the point where the center lines split, you will then attach a set of pigtails at the end of your lines. Make your quick release still work after folding your lines! You can double back your lines several times and use ½, ¼, or ⅛ of your line length with this method.
Splicing your lines yourself
A very good way to be prepared for every situation and have several line lengths on one bar is simply to cut your lines and create line extensions that you simply have to add or remove depending on the discipline you will be riding. To do so, you can either ask your local kite doctor or do it yourself by splicing your lines.
Click Here to watch a video made by one of our examiners that will guide you throughout that process.
Conclusion
As you can see, the length of the lines play an important role in kiteboarding. If you're not sure about which length to use, contact your nearest IKO Center or learn more about the subject during one of our pro courses!
What about you? what length of lines do you use?
Author: Charly Roche
Whether you are a snowboarder that has already taken the plunge and started your kitesurfing journey or you have seen kites flying in the sky and wondered what the big fuss is all about. In this article, I will help to explain what kitesurfing is, how to get started in the sport and other requirements of kitesurfing all whilst explaining the similarities between the two sports and how kitesurfing can benefit your snowboarding skills.
To give you a bit of background information on me, I am the proud owner and head instructor of an IKO kitesurf center called “Be-Rad Watersports” based in the U.K. I run my kite centre in the summer months and during the winter I travel abroad working as a snowboard instructor. I have been fortunate enough to travel the world with both of these sports! Some of my favourite resorts for snowboarding include Nozawa Onsen (Japan), Whistler (Canada), Tignes (France).
So what is Kitesurfing?
Think of wakeboarding… However, instead of being towed through the water with a powerboat and burning fuel, we use natural wind energy to power up the kite which allows us to surf the seas!
Some disciplines within kitesurfing include:
Freeride; Freeride is the traditional and most popular way to kitesurf. It involves anything from cruising along to performing jumps, grabs, tricks and old school moves. A couple of my favourites include the inverted front roll and the dark slide.
Freestyle; This discipline is heavily trick based and requires a strong dedication to learning new tricks and pushing your limits. Riders perform high powered jumps and can "unhook" from the harness allowing them to complete tricks, spins, and handle-passes.
Wave Riding; Wave riding requires a very responsive, fast turning kite which allows the rider to surf on the wave and perform sharp snappy turns and aerial tricks.
Hydrofoil; Hydrofoiling is the fastest-growing style of kitesurfing right now. A hydrofoil consists of a wing that is mounted onto a tall mast, which connects to the board. The wing provides lift which in turn makes the board lift completely out of the water for maximum efficiency, sometimes with the board floating up to one Meter above the surface!
I love snowboarding because it is so versatile, we can shred the park, sink some euro carves on the piste, or slash pow in the backcountry. Finding different terrain features combined with ever-changing snow conditions means that the sport never gets old. This is exactly like kitesurfing, we can travel to different locations which provide a variety of conditions to enjoy whatever discipline tickles your fancy. In snowboarding it's now common to have a quiver of different boards each aimed at a specific type of riding, this is also true to kitesurfing.
I now embrace all kite disciplines but when learning I started with a twintip which is just like your regular symmetrical all-mountain snowboard. Once I had progressed to a sufficient level I started wave riding and bought my first surfboard followed by the foil board in recent years. You see where I am going with this, you can start with one board and gradually add to your board quiver as you try each style which keeps the sport fun, challenging and addictive.
Sign me up!!! Where can I learn?
It is definitely a sport which requires professional instruction and coaching from an experienced instructor. Kitesurfing is a dangerous sport which can result in serious injury without professional instruction from a licensed instructor. To aid a fast progression and the safest learning experience, check out your nearest IKO affiliated kite center using the IKO school finder.
What equipment do I need?
Whilst you are taking lessons there is no need to buy personal equipment, however, once you have reached an independent level you should start looking to buy kitesurf equipment. You will need at least one kite (possibly more to use in a wider range of wind strengths), board, bar/lines, harness. You will get a massive buzz from buying new gear and spend countless hours researching what to buy. To save you time check out this article I wrote: How much does it cost to start kitesurfing?
Where can I kitesurf and what conditions do I need?
As with any extreme sport, there are world-class destinations and not such good ones. Within the snowboard community, Japan, for example, is known as a powder paradise. Other resorts such as Whistler boast some big terrain and some of the best snowparks. From my own experience, the best country I have been kitesurfing in is Brazil. Brazil has the most consistent wind stats of anywhere on the planet with July through to December being the windiest months.
To kitesurf you need consistent and fairly strong wind hence why Brazil is so good! I can kitesurf in light winds of about ten knots up to strong winds of sixty knots. The way I do this is by changing my kite size, in light winds I’ll use a bigger kite something like a 17M and in really strong winds I will use a kite as small as 5M. The water conditions will also play a big part in where we can kitesurf but essentially anywhere with open water and consistent wind can be a good kitesurf spot.
It is safest to find a beach where the wind is blowing diagonally onto the land (cross-onshore wind), across the land (cross-shore wind. The reason why these wind directions are the safest is that the wind will always blow you back to the land should you take a bad crash or have a kit malfunction. It is possible to kitesurf in wind which blows away from the land out to sea (offshore wind) however, this direction can be risky so I would advise not to kite with this wind direction unless you are certain that there is a rescue boat ready to come rescue you if necessary.
Can Kitesurfing benefit my snowboard skills?
Most definitely yes! I found kitesurfing massively improved my switch riding as we spend half the time riding switch stance while kiting. Not only will it improve your switch riding but it will dramatically increase your confidence while airborne. In kitesurfing, it is not uncommon to spend anywhere from five seconds up to twenty seconds airborne while jumping. This requires ultimate control and aerial awareness, when going back to snowboard kickers you will think nothing of sending it off the large or x-large jumps in the park.
Adventure, travel, friendship
My passion for both snowboarding and kitesurfing never gets old no matter how much time I spend on the slopes or the seas. If you are at all like me, a big part of these sports is having the opportunity to travel to amazing countries and embrace different cultures. I get to engage with so many incredible people who all have the same mindset and make friends all across the globe. Kitesurfing can give you a whole new group of friends, new experiences, and unlimited amounts of fun! This is why snowboarders should learn to kitesurf.
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Written by: Be-Rad Watersports
La tua lezione o una delle tue prime sessioni è quasi finita, questo significa che è tempo di atterrare il tuo kite. Il decollo e l'atterraggio del kite avviene di solito a terra, gli ostacoli e le attività che si svolgono nell’area interessata possono rendere difficile il sentirsi a proprio agio nel farlo per la prima volta.
Per questa ragione abbiamo realizzato un video che spiega e mostra gli errori più comuni che si verificano quando si atterra il kite con un assistente.
Questo video ti aiuterà ad anticipare eventuali errori che ti potrebbero capitare durante l'atterraggio del kite e ti permetterà di sentirti più sicuro, consapevole di come gestire tali situazioni.
Dai un'occhiata al video tutorial ora,se sei un membro Kiter Premium o Pro. Altrimenti, aggiorna la tua iscrizione per ottenere l'accesso a questo video e più di 25 ore di apprendimento online!
Per poter fare kitesurf hai bisogno di vento. Il vento alcune volte è prevedibile, altre purtroppo no. Imparare a “leggere” il cielo ed a comprendere correttamente una previsione meteorologica ti aiuterà a pianificare meglio la tua giornata e le tue sessioni di kite.
Un esempio è conoscere la differenza tra un sistema ad alta o bassa pressione. La sai?
Puoi capire cosa sta succedendo semplicemente guardando il cielo?
Essere in grado di comprendere il tempo e farlo è essenziale al fine di diventare un kiter più esperto, ragione per la quale, durante il nostro corso AITC-Plus, ti aiutiamo a sviluppare questa capacità in maniera approfondita.
Commenta questo post indicandoci le differenze che conosci tra un sistema ad alta pressione ed uno a bassa pressione e quale dei due è migliore per la pratica del kitesurf!
Sai che cos’è un GoJoe? Ne hai mai sentito parlare? Si tratta di corpo gonfiabile idealizzato per il recupero della tavola, da mettere tra i due foodpads. Il GoJoe impedisce alla tavola persa di rigirarsi su se stessa e, prendendo vento, la fa scivolare velocemente downwind, avvicinandola al kiter.
Alcune scuole e istruttori lo usano. Dovremmo farlo tutti? È un aiuto sicuramente utile, non necessario. Facilita gli studenti che hanno difficoltà a praticare il bodydrag di bolina nel recupero della tavola, soprattutto in caso di correnti forti che rendono la risalita ancora più difficile.
Il GoJoe è la soluzione perfetta per i kiters intimoriti dall’idea di non dovere usare il leash da tavola. Purtroppo, sono in molti ad utilizzarlo ancora, senza rendersi conto della sua pericolosità. È un brutto pensiero, ma sembra stiano aspettando di avere un incidente.
Se ti piace l’idea del GoJoe ma non vuoi investire soldi nell’acquisto, un’alternativa simile ed economica è un bracciolo da bambino, da connettere intorno alla maniglia della tavola. Non avrà la stessa efficacia ma certamente faciliterà il recupero.
Cosa ne pensi? Dovrebbero usarlo tutti durante le lezioni?
Facci sapere cosa ne pensi nella sezione commenti qui sotto!
I punti cardine principali per i produttori di kite sono due: leggerezza e resistenza. Molti materiali diversi sono stati testati nel corso degli anni, ma il poliestere rimane il tessuto più comunemente utilizzato in quanto è resistente a tutti i duri trattamenti ai quali il tuo kite sarà esposto in un un giorno ventoso, quando è parcheggiato sulla spiaggia, sotto al sole ed al vento, oppure quando impatta duramente l'acqua in un nuovo trick.
Il bordo di attacco è di solito fatto di Dacron che è in realtà un particolare marchio registrato di poliestere. Anni fa, la maggior parte dei tipi di poliestere utilizzati si sarebbe strappato facilmente fino a quando non ne fu inventato uno leggero e ad alta resistenza noto come T9600. La maggior parte dei produttori di kite lo usa adesso. Solo alcune aziende utilizzano un materiale diverso chiamato Dacron laminato a 4 direzioni. È leggero e durevole come T9600, ma meno popolare tra le aziende di kite, in quanto è più difficile da tessere.
Indipendentemente dal materiale, ciò che conta è prendersi cura del proprio kite. Non lasciarlo al sole troppo a lungo, non spazzolare la sabbia dal kite quando è ancora bagnato e ricordati di asciugarlo completamente prima di riporlo via.
Questi semplici suggerimenti estenderanno la "la vita" del tuo aquilone!
Non c'è dubbio che il foiling stia crescendo molto rapidamente in tutto il mondo. Sempre più aziende producono tavole di diverse fasce di prezzo, si stanno sviluppando nuovi concorsi e le scuole iniziano ad offrire lezioni e noleggi di foil; questi sono tutti i segnali di un settore in crescita.
Quando imparerai foil in un centro IKO, ti verrà dato un giubbotto anti-impatto, un casco e le istruzioni corrette. Insieme alla tendenza, crescono anche i “falsi istruttori” che non seguono una corretta progressione e non offrono le idonee misure di sicurezza.
Indipendentemente dal livello che stai praticando, è importante utilizzare un giubbotto anti-impatto e, soprattutto, un elmetto, durante la tua progressione. Sfortunatamente, abbiamo assistito a troppi incidenti con il foil. Essi sono anche peggiori degli incidenti in kite; il foil, infatti, può provocare ferite molto profonde.
Secondo la nostra esperienza, anche coloro i quali erano più restii ad utilizzare le opportune misure di sicurezza hanno cambiato idea di fronte ad un incidente.
Tu cosa ne dici? E’ giusto dover sempre indossare un casco ed un giubbotto anti-impatto durante la pratica del foil o no?
Questo è una delle principali migliorie rispetto all'anno scorso, messe in atto con lo scopo di aumentare la sicurezza. IKO ha deciso di stabilire questo nuovo standard sia per gli studenti che per gli Instructor. Il leash del kite deve essere sempre collegato alla parte anteriore del trapezio del pilota. Tuttavia, la maggior parte dei kitesurfisti, degli Instructor e degli studenti ce l'ha ancora collegato alla maniglia del trapezio e senza una ragione particolare, semplicemente perché "fanno tutti così". Tuttavia, in termini di sicurezza c'è un'enorme differenza, perché quando si trova sulla parte anteriore, il sistema di sgancio rapido del leash del kite può essere sempre accessibile al pilota, mentre quando è collegato alla parte posteriore e ci si trova in una situazione grave (mentre il kite è ancora in loop), il pilota non ci arriva e ciò è molto pericoloso. In questo modo sono avvenuti molti incidenti: non permettere che questo possa accadere anche a te. Se preferisci non sganciarti, ti suggeriamo di utilizzare un leash corto.
E’ curioso il fatto che, nonostante la nostra consapevolezza ed il pensiero logico, spesso ignoriamo ciò che sappiamo essere utile per noi: mangiare sano, utilizzare un casco di protezione durante la pratica di sport estremi, indossare occhiali da sole polarizzati all’aria aperta, sotto il sole, vicino ad acqua e neve o in città… e questi sono solo alcuni esempi.
Proprio come per il casco, continuiamo a credere che sia controtendenza indossare occhiali da sole durante la pratica del kiteboarding e ci appelliamo a scuse quali: “li perderò sicuramente”, “sono troppo costosi”, “mi danno fastidio”, “le gocce d’acqua che si depositano sulle lenti mi disturbano la vista”…
La verità è che le aziende hanno risolto a tutte queste problematiche, ampliando notevolmente la gamma di prodotti, al fine di offrire una quanto più soddisfacente varietà di opzioni in merito a qualità, prezzo e stile. Che cosa trattiene, quindi, i kiters dall’utilizzare occhiali da sole durante la pratica di questo sport?
Continuiamo a premettere al comportamento della maggioranza di sovrastare il buonsenso logico. Se tutti i professionisti, gli istruttori ed i promotori del kitesurf indossassero occhiali da sole durante la navigazione, le competizioni e l’insegnamento, la maggior parte delle persone penserebbe: “Se li indossano loro, dovrei farlo anche io”. Purtroppo, però, proprio come per il casco, sono in pochi coloro che li usano, ed indossare occhiali da sole non è, perciò, popolare.
L'utilizzo di occhiali da sole polarizzati contribuisce, tra le altre cose, a ridurre le probabilità di cataratta, degenerazione maculare, abrasione corneale e vari problemi di vista, tra i quali la “Cecità da neve” già sofferta da alcuni kiters.
Abbiamo dedicato molto tempo alla ricerca di brands che offrano prodotti specifici e comodi per la pratica del kiteboarding. Kurtis Eye Wear, Ocean Glasses, Sea Specs and Lip Sunglasses sono tutte aziende molto valide che vendono prodotti di alta qualità ed una buona varietà di stili, prezzi e caratteristiche.
Ci sono sicuramente altre aziende buone sul mercato. Siamo molto curiosi di sapere quali occhiali utilizzi tu e se li raccomandi alla kite community.
Indossi abitualmente occhiali da sole? Se no, che cosa stai aspettando? Ti è chiara la ragione per cui è molto importante utilizzarli?
Facci sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto.
Questa è la domanda che tutti i kitersurfisti fanno più volte al giorno, con risposte probabilmente diverse ogni volta, visto che non esiste una verità assoluta in questo caso. Dipende da molti fattori; ovviamente influiscono la forza del vento e il peso del kitesurfista, ma non solo. Anche la densità del vento è un fattore chiave, seppure in pochi ne siano al corrente. Un vento più freddo sarà più forte rispetto a un vento più caldo con la stessa velocità. Le dimensioni del kite dipendono anche dal tuo stile di navigazione. Sei un rider strapless (kite più piccolo) o un freestyler con boot (kite di medie dimensioni), oppure un rider old school che usa un kite più grande per restare in aria più a lungo? Anche la lunghezza delle linee ha un grande impatto sulla potenza sviluppata dal tuo kite. Tutti questi aspetti vengono trattati in un Clinic Evolution IKO e/o un Corso per Assistant Instructor.
Consulta il calendario di formazione IKO e partecipa a una di queste formazioni.
La principale preoccupazione di chi vuole apprendere questo sport riguarda la forma fisica richiesta. È facile immaginare che sia necessario essere molto forti e imprescindibilmente in salute per fare kitesurf. In realtà, purtroppo o per fortuna non è vero; si tratta di uno sport accessibile a chiunque!
Noi siamo abituati a vedere un ampio range di kiters, dagli atleti super allenati ai guerrieri del fine settimana, che navigano bene e si divertono in acqua. Crediamo sia anche questa la bellezza del kitesurf: è per tutti! L’impegno richiesto è relativo dalle ambizioni personali, c’è chi non si accontenta mai e vuole sempre spingersi oltre i propri limiti e chi invece preferisce godersi la tranquillità di un giretto in acqua. Ognuno può scegliere cosa fare e chi diventare!
La tecnologia e le attrezzature avanzate hanno semplificato questo sport, che oggi richiede molto meno impegno e prestanza fisica rispetto agli albori. Sono tre le “competenze” fisiche richieste: stabilità del core/nucleo del corpo, forza della parte superiore del corpo e resistenza aerobica. Queste tre aree/forze sono le più sollecitate durante il kitesurf. Se hai intenzione di svolgere allenamenti ad hoc, tienilo a mente.
La forza della parte superiore del corpo ti aiuta a trasportare l’attrezzatura dentro e fuori dall'acqua e a controllare il tuo kite in modo efficiente. La stabilità del core ti aiuta a ridurre le possibilità di lesioni fisiche e a mantenere il confort durante sessioni lunghe, per le quali è però indispensabile una buona resistenza aerobica, soprattutto se il tuo obiettivo è spingerti oltre ai tuoi limiti con trucchi avanzati o in condizioni più estreme.
Un buon riscaldamento prima e uno stretching profondo dopo le sessioni di kitesurf ti aiutano a mantenerti e a preparare il corpo per le sessioni successive!
Quali erano i tuoi preconcetti prima di iniziare a fare kitesurf? Raccontaceli qui sotto!
Nella tua carriera di kiteboarder, prima o poi, prenderai inevitabilmente in considerazione di acquistare la tua attrezzatura personale. Di fronte a un mare di offerte, è facile farsi travolgere e confondere.
Per questo, vogliamo darti qualche consiglio, riferendoci anche a suggerimenti già pubblicati (consulta il nostro sito Web e i feed dei social media per leggerli). Hai quattro alternative: acquistare attrezzatura di seconda mano, nuova, closeout degli anni precedenti o accedere alle offerte riservate ai membri IKO.
Le nostre offerte (prezzi speciali sulle nuove e migliori attrezzature dei più noti marchi di kiteboard sul mercato) sono esclusive per la Community IKO.
L'acquisto di attrezzature di seconda mano o closeout è sicuramente un ottimo modo per risparmiare, ma assicurati sempre che i kites siano perfettamente funzionanti. Acquistare da un rivenditore o tramite IKO è invece una garanzia.
Generalmente, raccomandiamo ai kiteboarders di comprare materiali nuovi, di ultima generazione, ma acquistare attrezzatura anche vecchia di 3 anni può essere una buona idea per ampliare il proprio range o per iniziare a praticare da principiante con un budget limitato.
Se non hai ancora acquistato la tua attrezzatura personale, in che modo stai pensando di farlo? Se sei già pratico, che consigli daresti a chi ancora non lo è?
Facci sapere nei commenti qui sotto come e dove preferisci acquistare.
Bonus per la comunità IKO: hai controllato le offerte riservate ai membri sul tuo profilo?
La maggior parte di noi dopo aver guardato video di mega loops, highlights del King of the Air e kiters che surfano onde immense, potrebbero essere tentati a cercare condizioni estreme e fare lo stesso. Gli atleti professionisti sono talmente bravi da far sembrare le manovre sicure e facili, alla portata di tutti. Ogni tanto ci capita di guardare anche video di terribili incidenti, che però dimentichiamo con facilità.
40 nodi e più di vento, condizioni di tempesta e onde alte 8 metri sono eccitanti, ma è necessario non farsi prendere dal solo entusiasmo e riflettere a lungo. Uscire in condizioni sbagliate può rivelarsi fatale. Tentare di diventare il numero uno nella classifica globale di WOO deve essere fatto in situazioni alla portata del tuo reale livello di navigazione.
Il kiteboard è già estremo – non spingerti oltre in condizioni estreme pericolose, potresti pentirtene.
Esempi di condizioni per le quali vale la pena fermarsi a riflettere:
- Vento offshore
- Vento 35+ nodi
- Onde 5m +
- Onde che rompono sulla barriera corallina superficiale
- Venti rafficati, instabili e tempestosi
Dicci in quali altre condizioni credi valga la pena fermarsi a pensare prima di entrare in acqua.
Bonus: facci sapere quali sono i modi per minimizzare i rischi in condizioni estreme?
Oggi è facile acquisire conoscenze con pochi clic e una rapida ricerca online, ma passare dalla teoria alla pratica è dura. Spesso ci illudiamo che basti guardare un video e che non sia necessario l’appoggio e l’esperienza di un professionista. La convinzione generale è che siamo più intelligenti, migliori e più veloci degli altri e che, se qualcuno c’è riuscito, allora possiamo farlo anche noi. Avere confidenza nelle proprie capacità è importante, ma è necessario un giudizio razionale e logico.
Se pratichi kitesurf da tempo, ti sarà certamente capitato di incontrare qualcuno che guardando per la prima volta un kiter abbia commentato dicendo che sembra uno sport fantastico e facile da imparare, lasciando intendere “Datemi una vela e vi farò vedere come si fa”.
Da sempre, ci impegniamo a sottolineare l'importanza di apprendere questo sport con un Istruttore qualificato. I vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi, apprendere in autonomia può essere rischioso non solo per chi si illude di poterlo fare ma anche per le persone che lo circondano. A lungo termine ciò genererà frustrazione, perdita di tempo e continui rischi in acqua e fuori.
Non importa che si tratti di yoga, kitesurf, paracadutismo, cricket o suonare una chitarra; guardare video non è mai abbastanza. È sempre meglio affidarsi a un allenatore, un istruttore o un professionista che ti aiuti e ti insegni.
Il risparmio a breve termine lo pagherai a lungo termine.
Dov'è posizionato il tuo leash in questo momento? Se non hai ancora connesso il leash alla parte anteriore del trapezio, spostalo ora, prima di continuare a leggere questo post. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto per formare gli istruttori e, più in generale, i kiters su questa semplice e fondamentale direttiva relativa alla sicurezza.
Invece di connettere il leash alla parte posteriore o laterale del trapezio, attaccalo davanti. Ciò lo rende facilmente accessibile a entrambe le mani in ogni momento, sia per connetterlo che per sganciarlo, in caso di emergenza.
Se usi un leash lungo, ti invitiamo a cambiarlo e a comprarne uno corto, più comodo e accessibile. Se sei un principiante o un wave rider e se non pratichi freestyle sganciato, usare il leash lungo non ha nessuna utilità e fortunatamente i leash corti sono sempre più disponibili sul mercato.
Ciò che ci rende orgogliosi è proprio che, in nome di questa direttiva di sicurezza, molti marchi e aziende hanno iniziato a commercializzare leash corti e a creare appositi spazi per connetterli alla parte anteriore del trapezio.
Se devi ancora cambiare la posizione del tuo leash sul trapezio o la sua lunghezza, fallo ora, non aspettare che capiti un incidente. Non te ne pentirai!
Quando decidi di fare kite, la sicurezza deve essere la tua prima preoccupazione. Questo sport acquatico estremo richiede che tu, indipendentemente dal tuo livello di navigazione, abbia sempre almeno un compagno con cui uscire a divertiti in acqua. Potrebbe sembrare ovvio, ma è spesso facile farsi trasportare dall’entusiasmo e dalla voglia di scoprire nuovi spot e, noncuranti, navigare in solitaria.
Cosa intendiamo quando parliamo di “andare a fare kite da solo”? Ci riferiamo alla scelta di andare in un punto remoto, dove nessuno (famiglia, amici, collaboratori del centro kite o altri kiteboarders) possa vederti e, quindi, intervenire in caso di emergenza.
Fare kite è sempre bello e divertente, quando si sceglie la sicurezza. La prossima volta che hai intenzione di esplorare uno spot remoto, porta insieme a te un membro della tua famiglia o un amico fidato che ti tenga d'occhio. Se sei su uno spot conosciuto e affollato, prima di entrare in acqua, chiedi a un kiter locale, al centro IKO o a una persona qualunque di fare caso a te.
Ricorda che questo suggerimento tanto semplice è molto importante e potrebbe salvarti la vita.
Le tue linee si sono mai incrociate con quelle di un altro kiter? Si tratta di una situazione abbastanza snervante, anche solo a pensarci.
Sono svariate le situazioni che possono condurre a un groviglio di linee. Se le tue linee, per esempio, sono solo sopra alle linee di un altro kiter che conosci e che quindi sai che non si comporterà in modo imprevedibile, ti consigliamo di cercare di spostare lentamente il tuo kite, non si tratta di nulla di grave da gestire.
In una situazione più complicata, è, invece, consigliabile che entrambi i kiters rilascino contemporaneamente (previa comunicazione) il quick release. Se lo facesse uno solo dei due, potrebbe essere molto pericoloso. Entrambi devono, inoltre, essere pronti a sganciare anche il quick release del leash, nel caso in cui il groviglio blocchi il primo rilascio rapido.
Generalmente questi incidenti capitano quando uno dei due kiter non rispetta le regole di precedenza. Questa è una delle ragioni per la quale IKO insiste così tanto sull'importanza di conoscere e applicare tali regole.
È importante comprendere il funzionamento dei quick releases ed essere in grado di eseguire correttamente un self-rescue. Se non sei in grado di farlo, ti consigliamo di affidarti a un istruttore IKO che possa aiutarti a familiarizzare con questa importantissima abilità, indispensabile per diventare un vero kiteboarder indipendente.
Le tue linee si sono mai incrociate con quelle di un altro kiter? Raccontaci la tua esperienza!
Sappiamo tutti che il kiteboard richiede un alto livello di concentrazione, prontezza e sincronicità nei movimenti. Per praticare questo sport ad alti livelli nelle discipline wave o freestyle, sono necessarie ore di allenamento e lo yoga è certamente un esercizio complementare perfetto, attraverso il quale è possibile sviluppare flessibilità e forza. Lo yoga, prepara anche la tua mente, oltre al tuo corpo, e questo è fondamentale per il kitesurf.
Lo yoga ha lentamente iniziato a entrare nel mondo del kitesurf. Le posture tradizionali si sono adattate ai requisiti di allenamento e fitness di questo sport. Ciò lo rende un’ottima pratica per completare l'esercizio fisico ed evitare infortuni.
Lo yoga dovrebbe essere praticato prima delle sessioni in acqua per aumentare energia, stabilità, resistenza, sicurezza, prestazioni e concentrazione. E dovrebbe essere praticato anche dopo per recuperarle, sia a livello mentale che fisico.
Hai integrato qualche forma di Yoga nel tuo stile di vita da kiteboarder? Quali altri esercizi e attività supplementari ti aiutano in questo sport?
Se hai dedicato il tempo e il tuo impegno a imparare a usare il foil, sei probabilmente già convinto di volerti dedicare a questa disciplina. Il foil ti offre certamente la possibilità di passare molti più giorni in acqua, è innegabile.
La tecnologia migliora, nuove idee si concretizzano e le opportunità continuano a sorgere. Sul mercato sono già presenti diversi foil, da ricreazione e da gara. Ora ci vogliamo concentrare sulle tavole foil convertibili.
Sia essa convertibile con una twin-tip o un surfboard, ne vale la pena? Probabilmente non otterrai il meglio da nessuna delle due versioni, ha senso tutto questo clamore?
I principali vantaggi di avere una tavola convertibile sono l’iniziale risparmio rispetto all’acquisto di due tavole diverse e la comodità di viaggiare più leggeri. Se hai in mente viaggi in cui vorresti portare foil e tavola da surf, questo compromesso potrebbe essere ideale per te.
Il principale svantaggio è che, come sopra scritto, rischi di perdere il meglio da entrambe le versioni. La tavola da surf convertibile, per esempio, è certamente più pesante. Tale specifica potrebbe essere per molti insopportabile. Se hai la fortuna di vivere vicino a uno spot, viene a meno uno dei più importanti vantaggi, e allora ti consigliamo di differenziare i tuoi acquisti.
Se vuoi il meglio dalla tua attrezzatura pur viaggiando molto, devi rassegnarti all’idea di avere un bagaglio extra da pagare, nella speranza che non sia un problema.
L'idea di un’unica soluzione a due alternative è allettante, ma per molti non ne vale la pena, considerando la perdita che comporta.
Tu cosa pensi? Le tavole convertibili valgono la pena? Ne possiedi una? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto.
Abbiamo già parlato di salute e benessere, ma è bene ritornare su questi argomenti, specialmente con l’arrivo del nuovo anno.
Discutere di salute e benessere al giorno d’oggi è popolare e di moda. Ma i due termini hanno significati che dipendono strettamente da colui che ne parla. Noi ci riferiamo alla salute e al benessere spirituali, fisici e mentali.
Il kiteboard è uno sport che allena le persone ad essere focalizzate, forti, creative, capaci di adattarsi e tanti altri aspetti positivi. Non limitarti a connetterti a un kite e osservare ciò che ti circonda, considera questo sport un’occasione per lavorare su te stesso e migliorare il tuo controllo e le tue abilità fisiche.
L'allenamento incrociato si differenzia a seconda delle preferenze del kiter; alcune persone sono più inclini allo Yoga che richiede forza, tranquillità e concentrazione, altri preferiscono lo sforzo e la resistenza fisica. Nessuno può dire cosa sia meglio, l’importante è che il tuo allenamento ti appartenga e che ti permetta di migliorare e di essere soddisfatto e gratificato. Non basta che ti piaccia lo sport, devi metterci impegno e allenamento costante dentro e fuori dall’acqua.
Indipendentemente dal livello di navigazione, è bello allenarsi regolarmente e da soli, meglio se non dipendendo da altri e/o da Madre Natura.
Qualunque sia la tua attività di allenamento incrociato (“cross training”), puoi sempre provare a modificarla in relazione al kiteboard. Che si tratti di esercizi, pose o attività, se c’è un modo per incorporare aspetti del kitesurf, sfruttalo.
Quest'anno quali sono i tuoi piani, non solo per quanto riguarda il kiteboard, ma anche il tuo allenamento? Qual è la tua attività preferita/allenamento, oltre al kitesurf?
Lo sport continua a svilupparsi e noi abbiamo registrato la tendenza del kiter medio a mantenersi stazionario sullo stesso livello. Nella prima fase, la curva di apprendimento è esponenziale: passi da essere un principiante a conquistare la tua indipendenza in pochi giorni. Con il passare del tempo, la curva si appiattisce, a eccezione di piccoli picchi. Perché?
Stabilire gli obiettivi da raggiungere è il modo migliore per progredire e sfidarsi. Questi variano da persona a persona, ma tutto ciò che consiste in un miglioramento è da considerarsi un obiettivo importante.
Prima di fissare gli obiettivi, valuta il tuo livello e i tuoi interessi. È meglio stabilire gli obiettivi in anticipo e lavorarci su nelle sessioni successive.
Alcuni spunti:
- Imparare a saltare
- Imparare a usare il foilboard
- Imparare a fare una rotazione di 360 gradi in salto
- Imparare a navigare con un surfboard
La tua posizione è regolar, giusta, sbagliata o goofy? Domanda trabocchetto, perché la verità che non ci sono posizioni giuste o sbagliate: è normale essere regular o goofy.
Non esiste, quindi, risposta a questa domanda, ma abbiamo alcuni suggerimenti da darti per migliorare la tua posizione. Una corretta posizione in andatura è fondamentale per navigare bene ed evitare dolori.
Generalmente, i tuoi piedi dovrebbero essere più ampi rispetto alle tue spalle. Per testare questa posizione, prova a saltare sulla spiaggia e presta attenzione all’atterraggio. Piegare le ginocchia, dovrebbe riuscire facile e naturale, rivolgere i piedi verso l’esterno aiuterà a guadagnare maggiore comfort. Si tratta della posizione da “Anatra”, per questo detta “Duck stance”.
Regola d’oro: ricordati che la cosa più importante è che tu non senta fastidi su fianchi, ginocchia o caviglie, quando succede interrompi immediatamente la sessione e aggiusta l'angolo della tua “Duck stance”. Ampliare la tua posizione ti darà migliore stabilità ma minore manovrabilità. La posizione del kiteboarder è diversa da quello dello snowboarder: nello snowboard, infatti, il piede anteriore è solitamente più aperto del piede posteriore, perché la tendenza è quella di rimanere sulla “gamba buona”. Nel kiteboard, di solito, l’apertura è la stessa su entrambi i piedi e il loro utilizzo è 50/50. Quando analizzi la tua posizione, che attenzione a questa differenza, specialmente se pratichi altri sport da tavola. Considera anche per una maggiore apertura dei piedi è migliore per il freestyle, ma peggiore per la navigazione in acque agitate.
Ognuno di noi è diverso, nessuno giusto e nessuno sbagliato. Non possiamo raccomandare un’unica posizione corretta per tutti, è giusto che ognuno di noi abbia le sue preferenze. Se pensi che la tua posizione non sia corretta, prova a cambiarla ricordandoti sempre della regola d'oro.
Hai già trovato la tua posizione? Che cosa hai fatto per farlo? Facci sapere nella sezione commenti qui sotto
Non importa quanto velocemente o lentamente tu abbia imparato durante il corso di kitesurf, a un certo punto la tua curva di apprendimento smetterà di crescere. Il momento in cui smetti di progredire con la costanza alla quale sei abituato è il momento in cui ti stabilizzi.
La maggior parte degli studenti segue un corso sino a diventare indipendente. Dopo aver imparato a bolinare e gestire le situazioni di emergenza, si limita a praticare per conto proprio. I più ambiziosi si spingono oltre i loro limiti e iniziano a sviluppare le loro capacità, gli altri prendono il loro tempo o si limitano a godere del piacere del semplice navigare.
Fortunatamente, sempre più kiters di livello intermedio si rivolgono agli istruttori per ottenere lezioni avanzate o partecipare a un “clinic” di gruppo per migliorare il loro livello. Troppo spesso dimentichiamo l’importanza di essere istruiti. Tutti i campioni di ogni sport hanno un allenatore al loro fianco e un mentore che li aiuta, queste figure sono particolarmente utili proprio nella fase in cui la tua curva di apprendimento si ferma, poiché ti aiutano a trovare motivazione ed entusiasmo nel progredire, permettendoti di migliorare nello stile che più desideri padroneggiare.
Dovresti, quindi, continuare a essere istruito, anche se sei un kiter di livello intermedio? Assolutamente sì! Tutti abbiamo margini di miglioramento che ignoriamo fino che non incontriamo chi ci aiuta a superare i nostri limiti con entusiasmo.
Qual è il tuo livello e hai preso in considerazione di continuare la tua formazione? Preferiresti essere istruito da un singolo istruttore o in un “clinic” di gruppo?
I kiters che stanno cercando di migliorare la loro navigazione e che vogliono imparare a saltare più in alto si chiedono “COME?”: Come si fa a saltare più in alto? Ci vuole forse un kite più grande? Una tavola più piccola? Un kicker più alto? Un vento più forte? Maggiore velocità? Una bevanda energetica, tipo Redbull?
Se la tecnica che usi per controllare kite e tavola è già perfetta, quello che ti manca è una maggiore velocità. La velocità di navigazione è direttamente proporzionale all'altezza del salto. Un "kicker" può aiutarti ad ottenere più sollevamento, ma si tratta di una variabile. Indipendentemente dalla condizione dell’acqua, piatta o mossa che sia, è la velocità che ti permette di aumentare l'altezza del salto.
Non pensare che ti basti usare un kite più grande con vento forte per raggiungere il tuo obiettivo, infatti, oltre a non essere sicuro, sarebbe troppo facile perdere il controllo. E, senza controllo, non sei in grado di usare la tecnica corretta per saltare.
Praticare in venti forti con l’attrezzatura adeguata, aumentando la velocità di navigazione, sarà la soluzione migliore per progredire. Se hai un kicker a disposizione, ti aiuterà certamente a saltare ancora più in alto.
Al momento, il salto più alto mai registrato è di Nick Jacobsen a 28.6 metri, con il dispositivo WOO Sports.
Credi che riusciremo mai a superare i 30 o magari anche i 50 metri di salto?
Il mondo del kitesurf cresce esponenzialmente e sempre più kiters vogliono imparare a saltare. La sensazione è simile al volo, specialmente con vento forte. Saltare è divertente e avvincente, ma può anche essere pericoloso, se non lo si fa con la tecnica corretta. Mentre ti alleni a saltare, considera i seguenti punti:
Da fare:
- Allenati in venti stabili, 15-25 nodi.
- Allenati in acqua profonda 2 metri +, senza ostacoli.
- Allenati in uno spazio aperto, lontano dagli altri kiters.
- Guarda video prima di saltare.
- Chiedi consigli tuo Instructor IKO prima di saltare.
- Accertati che ci sia qualcuno che ti tiene d'occhio quando ci provi.
Da non fare:
- Non provarci in venti forti e rafficati.
- Non provarci in acque poco profonde, soprattutto se ci sono ostacoli come la barriera corallina.
- Non provarci in aree affollate con spazio limitato.
- Non provarci se sei solo, senza nessuno che possa aiutarti.
- Non avere paura di fare domande o rivolgerti ad altri kiters per chiedere aiuto.
Questi sono solo alcuni consigli che crediamo possano essere utili quando ci si pone l’obiettivo di imparare a saltare. Quali sono, secondo te, le cose importanti da fare e non fare?
Facci sapere cosa ne pensi nella sezione commenti qui sotto!
Scegliere un trapezio non è mai facile, soprattutto tra brand, specifiche tecniche e caratteristiche diverse. I trapezi hanno varianti comuni; puoi, infatti, scegliere tra trapezi a fascia morbida, media o dura, aggancio o scorrimento, seat o nella versione integrata al costume.
A seconda della forma del corpo, del genere e delle esigenze d’utilizzo, un modello sarà migliore degli altri. Ecco alcuni suggerimenti in merito alla rigidità del trapezio da scegliere:
Morbidi: I trapezi morbidi sono comodi, ma non sono ideali per le persone che hanno meno tono muscolose e che necessitano, quindi, di maggiore supporto per la schiena. La morbidezza dell'imbracatura aumenta il comfort ma diminuisce il supporto.
Duri: I trapezi duri offrono il massimo supporto e sono ideali per le persone meno muscolose o che hanno bisogno di un particolare supporto per la schiena. Per alcuni, i trapezi rigidi non sono molto comodi. Questi trapezi sono di solito il top di gamma nella selezione dei trapezi di un brand e sono quindi i più costosi.
Medi: I trapezi medi sono una via di mezzo tra quelli duri e quelli morbidi. Garantendo supporto, la struttura, lascia una buona libertà di movimento a chi lo indossa. Sono i trapezi più comunemente venduti, poiché, non essendo particolarmente specifici, sono molto versatili.
Quando si sceglie un trapezio è importante assicurarsi di trovarne uno che si adatti perfettamente al corpo. Un trapezio piccolo o grande è fastidioso e può essere abrasivo o, addirittura, ferire e rendere, quindi, le tue sessioni di kiteboarding più brevi e meno divertenti. Trovare il trapezio giusto per te è una delle cose più importanti che puoi fare per la tua carriera di kiteboarding.
Ti starai chiedendo che cosa intendiamo per "blind” (cieco). Non stiamo parlando del trucco, ci riferiamo ai kiters che indossano regolarmente occhiali da vista e che in acqua non hanno una visibilità perfetta. Che cosa dovrebbero fare, navigare senza vedere?
Da quando ci sono state rivolte domande a riguardo, abbiamo pensato ad un paio di soluzioni:
1. Lenti a contatto
Nel kiteboarding rendono tutto più facile, finché non ti capitano impatti e cadute gravi. Ti garantiscono una buona visibilità e nessuna preoccupazione di perdere gli occhiali.
2. Occhiali da vista personalizzati, specifici per il kiteboard
Contatta il tuo ottico, potrà personalizzarti degli occhiali da vista e renderli ideali per le tue sessioni di kite. Attenzione però, il vetro potrebbe rompersi a causa di impatti violenti e causarti più danni rispetto alle lenti a contatto.
Se sei una persona che indossa occhiali da vista regolarmente, raccontaci come risolvi il problema quando fai kite. Fino ad adesso ci hanno parlato di lenti a contatto, occhiali da vista personalizzati e / o navigazione cieca!
Parlaci della tua soluzione nella sezione dei commenti qui sotto.
Ampliare il tuo repertorio di conoscenze e abilità è sempre positivo. Se non hai mai provato una tavola da surf senza straps non sai che cosa ti stai perdendo! Imparare è più facile di quanto tu possa immaginare e può aprirti nuovi orizzonti.
Navigare strapless ti regala una sensazione di massima libertà, puoi trovare la tua posizione naturale e goderti la libertà di navigare senza qualcosa che blocca i tuoi piedi. Quando sei su una tavola da surf hai il totale controllo sia sulle onde che durante semplice navigazione o i trucchi più avanzati.
Impegnarsi in qualcosa di nuovo è una sfida motivante e divertente. Dopo aver imparato a navigare in entrambe le direzioni con una tavola da surf, una nuova serie infinita di progressioni ti aspettano dal jibe, alle transizioni, al wave riding. Imparare strapless è anche un modo per variare di tanto in tanto.
Se sei un surfista interessato alle onde, la navigazione strapless è quella che fa per te e potresti non tornare mai più indietro. Il kiteboarding con una tavola da surf senza straps è sicuramente il modo migliore per godere delle onde. Invece di prendere dalle 5 alle 20 onde, come in una normale sessione di surf, infatti, potrai prenderne a centinaia e divertirti tantissimo.
La navigazione strapless ha tanti vantaggi e vorremmo sentire la tua opinione! Cosa ne pensi? Hai provato?
Aspettiamo i tuoi racconti nella sezione commenti qui sotto
L'anno scorso abbiamo dato alcuni suggerimenti in merito allo stretching.
Lo stretching aiuta persone di tutte le età ed è consigliato a tutti, sportivi e non.
Lo stretching praticato prima di iniziare un'attività aiuta a riscaldare il corpo e diminuisce il rischio di lesioni. Lo stretching praticato dopo un'attività aiuta ad alleviare il dolore muscolare e facilita il recupero. I benefici sono considerevoli e dimostrati.
Questa settimana vogliamo condividere tre esercizi che possono essere facilmente eseguiti dopo una sessione di kite:
"Cobra" – da praticare su una superficie piana. È un ottimo esercizio per aprire il petto e allungare i muscoli addominali.
"Downward Facing Dog" - ti permette di stretchare i muscoli e rafforzarli. Utile per distendere braccia, spalle e polpacci.
"Low Lunge" - Questo esercizio è uno dei più importanti, poiché coinvolge l’intero gruppo dei muscoli Psoas, il nucleo muscolare che connette e sostiene il nostro corpo. Se soffri di dolore alle ginocchia, dolore lombare e / o problemi posturali, le cause potrebbero riguardare proprio questi muscoli.
Ecco una foto di "Low Lunge". Per qualsiasi dubbio in merito, ti consigliamo di consultare un professionista.
Ricordati che non esistono esercizi per forza giusti o per forza sbagliati, ogni corpo è diverso. Se dovessi percepire forti dolori, trova altre alternative che possano funzionare per te.
Raccontaci nei commenti dei tuoi esercizi di stretching preferiti da svolgere prima e dopo una sessione di kite!
Buon vento,
IKO
Sei appena agli inizi, sai come navigare ma non hai ancora imparato le regole del mare; non ti preoccupare, oggi, questo cambierà per sempre.
Non c'è dubbio che il kitesurf sia ancora agli albori e stia crescendo molto rapidamente. Spot come Cabarete, un tempo abituati ad avere 10 kiters in acqua, ora ne hanno centinaia e, senza regole, queste acque affollate possono diventare davvero pericolose. La corretta modalità di navigazione, non solo facilita la pratica in acque affollate, ma rende questo sport estremo molto più sicuro in generale. Un kiter che non rispetta le regole del diritto di precedenza è un kiter irresponsabile e pericoloso e nessuno vuole davvero essere quella persona.
Ti starai chiedendo; quali sono le buone maniere per il kitesurf? Si tratta di 8 regole. Per aiutare a mantenere la chiarezza, le elenchiamo di seguito, numerandole:
Regola d'oro:
Se sorpassi sopravento, mantieni il tuo kite ALTO.
Se sorpassi sottovento, mantieni il tuo kite BASSO.
Regola n. 1: il kiter che entra in acqua dalla spiaggia ha diritto sul kiter in arrivo, in acqua.
Regola n. 2: il kiter con le mura a dritta (aquilone sul lato destro) ha la priorità sul kiter in arrivo e dovrebbe mantenere la sua rotta, velocità e direzione per consentire all'altro kiter di evitarlo.
Regola n. 3: quando due kiters viaggiano nella stessa direzione, il kiter più veloce deve lasciare il posto al kiter più lento davanti.
Regola n. 4: il kiter che sta surfando un'onda ha la priorità su chi sta saltando o andando nella direzione opposta.
Regola n. 5: Deve essere data precedenza agli altri utenti dell'oceano e della spiaggia. Il kiteboarder deve navigare sottovento.
Regola n. 6: Per saltare, un kiteboarder deve avere una chiara zona di sicurezza di 50 metri sottovento e 30 metri sopravento.
Regola 7: Quando due kiteboarders sono entrambi a terra, nello stesso tempo, un kiter si sta preparando ad entrare in acqua e l'altro ad atterrare, entrambi procedono e si mantengono ben distanti.
Se segui alla lettera queste 8 regole, sei un kiter responsabile. Alcuni kiter non hanno mai imparato le corrette abitudini, altri non le hanno mai apprese. Non importa più, ora le conosci!
Tagga un amico qui sotto che ha bisogno di un aggiornamento sulle 8 regole da seguire per essere un kiteboarder responsabile!
Il momento migliore per iniziare a imparare i trucchi nel kiteboarding è il momento in cui realizzi di aver consolidato le competenze teoriche, pratiche e di sicurezza di questo sport. A questo punto, sarai considerato un kiter indipendente. Avrai la giusta mentalità e consapevolezza per iniziare a spingere te stesso verso nuove vette, letteralmente!
Alcuni dei primi trucchi da imparare nel kitesurf sono il controllo della velocità bordando, la navigazione toe-side e il cambio di direzione senza fermarsi. Una volta che hai imparato a padroneggiare le fasi indipendenti e intermedie del kitesurf, puoi passare al livello avanzato di questo sport.
Il livello avanzato ti porterà più in profondità nell'arte del kitesurf. Imparare a navigare in tutte le direzioni, aiutare i tuoi amici a recuperare la tavola, il jibing e le tecniche di salto di base!
Oltre a stare sottovento, la maggior parte dei kiters si impegna a imparare a saltare e / o cavalcare le onde con una tavola da surf! Questa è una delle tante cose belle del kitesurf; la libertà di espressione. Il momento migliore per iniziare a imparare trucchi avanzati è successivo al superamento, con successo, di tutte le fasi che fanno di te un kiter indipendente. Avrai, infatti, una maggiore e migliore comprensione dello sport e ciò manterrà la tua progressione sicura e divertente!
Domanda a tutti i kiters indipendenti: qual è attualmente la vostra disciplina e il vostro trucchetto preferito? Raccontateceli nella sezione commenti qui sotto
In generale, in caso di dubbio, è sempre più sicuro non uscire. È meglio evitare venti rafficati, grandi onde, tempeste e venti off-shore.
Riceviamo sempre molte domande, una delle quali vogliamo parlare pubblicamente riguarda i venti off-shore.
I venti off-shore andrebbero SEMPRE evitati, a meno che non si disponga di un metodo sicuro per ritornare a riva, per esempio, una nave di salvataggio perfettamente funzionante, o non si navighi in una baia con una massa di terra vicina e sottovento.
I venti off-shore sono ingannevoli e, di solito, rafficati, rendono difficile il lancio e imprevedibili le condizioni del mare.
In generale, è meglio evitarli!
Se avete curiosità o domande a che vorreste rivolgerci, mandateci un messaggio o scriveteci nei commenti qui sotto!
Naviga sicuro e divertirti,
IKO
Man mano che si progredisce nel kiteboarding, è inevitabile che emerga la voglia di imparare nuovi trucchi quali il salto, il wave riding, il foiling o le manovre aeree.
Prima di iniziare, però, considera queste 3 cose:
1- Assicurati di avere un perfetto controllo del kite. Se sei insicuro nella navigazione base, ti suggeriamo di praticare di più, prima di pianificare la tua progressione nei trucchi avanzati. Solo quando le tue abilità di controllo sono ottimali, puoi iniziare a imparare i trucchi.
2- Una volta che decidi a quali trucchi o disciplina dedicarti, fai delle ricerche. Osserva i riders che praticano ciò che tu vorresti imparare, parla con loro e guarda molti video. Fare questo tipo di ricerche ti aiuterà mentalmente a prepararti a provare quello che vuoi praticare.
3- Quando ti senti finalmente pronto a praticare i trucchi che vuoi imparare, scegli un posto e un giorno ottimali. Se vuoi fare freestyle, hai bisogno di venti costanti e medi, acqua piatta e un ampio spazio libero, senza ostacoli. Dedicati, quindi, alla ricerca di questo spot ottimale. Se ti stai dirigendo in uno spot affollato, con acque mosse e 40 nodi di vento, sappi che non è il luogo ideale dove dedicarsi all’apprendimento di nuovi trucchi.
Quando comunicherai di volere imparare qualcosa di nuovo, alcuni ti diranno "fallo e basta”, questo è un consiglio sbagliato. Abbiamo visto e sentito parlare di numerosi incidenti che si sarebbero potuti facilmente evitare con una migliore preparazione e una progressione più consona.
Se non sei sicuro della tua progressione e vuoi imparare in sicurezza, consulta un Centro IKO un istruttore IKO o meglio ancora un Coach IKO e richiedi consigli su una formazione avanzata.
Divertiti e stai al sicuro quando ti alleni
Nel corso di kite, ti insegnano le regole di precedenza, indispensabili per gestire il traffico in acqua e permettere a tutti i kiter di navigare in sicurezza.
Tra queste, esiste la regola d’oro: quando due kiters navigano a distanza ravvicinata, colui che si trova sottovento deve tenere il kite basso mentre, chi passa sopravvento, lo deve alzare. Ciò permette di mantenere i due kite alla massima distanza possibile, prevenendo ogni possibile collisione.
Le regole di precedenza in totale sono 8. Le conosci tutte?
Elencatele nella sezione commenti qui sotto!
Nota: nella foto, la dimostrazione della regola d’oro: il kiter sulla destra abbassa il più possibile il suo kite mentre passa sottovento, mentre il pilota sopravento (a sinistra) porta il suo kite il più in alto possibile.
Progredendo, i kiters, iniziano ad avere più esigenze in merito all’attrezzatura da utilizzare. Uno dei dubbi più comuni riguarda la tavola in carbonio: si o no? Purtroppo, non c'è una risposta che sia per forza giusta o sbagliata. Alcuni potrebbero beneficiare del carbonio, per altri potrebbe non essere il caso.
Una delle più grandi differenze sta nel prezzo. Le tavole in carbonio sono generalmente più costose, siano esse twin tips, foil boards o tavole da surf. Non lasciarti, però, ingannare dal prezzo. Ciò che costa di più non è per forza migliore.
Una delle principali caratteristiche del carbonio è la riduzione del peso: le tavole in carbonio sono decisamente più leggere. Ciò comporta innegabili vantaggi, tra i quali, una migliore manovrabilità, sia a terra che in acqua. Ragione per la quale, molti kiter strapless freestyle/wave hanno scelto di iniziare a utilizzare tavole da surf in carbonio.
Un altro vantaggio, seppur a sfavore di molti, riguarda la rigidità: le tavole in carbonio sono generalmente più rigide. Ciò può aiutare i piloti ad aumentare il feeling e la prevedibilità della tavola ma, se soffri di problemi alle ginocchia e/o alla schiena, sarà meglio per te prediligere una tavola più morbida che ammortizzi gli impatti.
I due fattori principali che dovrebbero, quindi, guidare la tua scelta sono peso e rigidità.
Se il tuo obiettivo è avere una tavola che sia più facile da trasportare e manovrare, migliorare trucchi freestyle e navigare con venti leggeri usando twin tips e foil, ti consigliamo di prendere in considerazione il carbonio, potrebbe davvero fare il caso tuo.
Se hai problemi alle ginocchia e/o alla schiena o altri tipo di disagi, il nostro consiglio è, invece: stai lontano dal carbonio. Il fatto che sia più costoso, non significa che sia migliore per te.
Potremmo elencare altri pro e contro del carbonio, ma preferiamo affidarci alla tua esperienza personale. Raccontaci cosa prediligi e perché.
Aspettiamo il tuo commento qui sotto!
Ti sarà capitato di vederne uno e di chiederti “Che cosa sta volando in aria"? Considerando la sempre maggiore popolarità dei foil kites, crediamo sia importante sapere cosa siano e se sia il tuo caso doverne usare uno.
I foil kites assomigliano a parafoils. Entrambi sono, infatti: costituiti da celle, gonfiati dall'aria, leggeri, efficienti e potenti. A fronte di tutti questi vantaggi, ti starai chiedendo: “Perché non vengono utilizzati regolarmente da tutti?”, le ragioni principali sono che sono più fragili, tecnici e costosi rispetto agli aquiloni gonfiabili.
I foil kites sono molto popolari nel kitesurf, snow-kite e land-kite, tra i piloti che competono in velocità e tra gli appassionati - fosse anche solo per necessità - di vento leggero; ci sono persone che, con un foil kite, sono riuscite a godere anche di soli 3 nodi di vento! Se, però, non hai intenzione di gareggiare e/o se non vivi vicino ad uno spot che richiede una vela per venti leggeri, non hai davvero motivo di comprarne uno. I foil kites costano di più, richiedono una manutenzione costante, non offrono lo stesso crossover degli aquiloni gonfiabili e, una volta caduti in acqua, sono un incubo da rilanciare.
Se vuoi saperne di più, provarne il feeling ed hai l’opportunità di testarne uno; impara e amplia le tue conoscenze. Se stai invece pensando di acquistarne uno, considera che la maggior parte dei kiters in tutto il mondo soddisfa i suoi bisogni con i kite gonfiabili. Accertati, quindi, fai una ricerca e valuta le tue esigenze prima di procedere ad un acquisto frettoloso.
La domanda è: hai un foil kite o un kite gonfiabile? Se hai avuto l’occasione di provarli entrambi, quale preferisci?
Facci sapere nella sezione commenti qui sotto!
Ci auguriamo che tu quest’anno sia determinato a progredire il tuo kiteboarding sino a raggiungere un livello completamente nuovo.
Abbiamo alcuni suggerimenti da condividere con te, che possono aiutarti ad ottenere ciò che vuoi!
Prima di continuare a leggere, concentrati sulle tue ambizioni.
Focalizza la tua attenzione su ciò che vorresti imparare - foil, salti alti, navigazione controvento, onde - qualunque cosa sia, pensa a ciò che vuoi ottenere.
Ora che lo hai fatto, ecco alcuni dei nostri consigli:
Youtube - Raggiunto il livello “indipendente", osservare video professionali caricati su YouTube è probabilmente uno dei modi migliori per continuare ad imparare. Consigliamo di guardare da tre a quattro video diversi sullo stesso argomento per accedere ad una fonte di informazione più ampia e sviluppare, così, un’idea più precisa e giusta.
Lezioni avanzate - Puoi rivolgerti ad un centro/istruttore IKO, parlargli delle competenze che vorresti raggiungere e prenotare le lezioni di conseguenza.
Rivolgerti ad un altro kiter - Puoi chiedere ad un compagno kiter suggerimenti e dimostrazioni pratiche del salto o della tecnica che vorresti imparare.
Utilizzare i social media - Se non l’hai considerato nel 2017 è tempo di farlo nel 2018. Puoi contattare un rider che segui abitualmente e richiedergli qualche suggerimento.
Farti fotografare/filmare - Puoi chiedere ad un amico di scattarti delle fotografie e/o registrare dei video mentre navighi per permetterti di guardarti e capire cosa sbagli. Se non hai un amico che possa farlo, o non hai una camera, considera la possibilità di prenotare una “Evolution Clinic" IKO. Il tuo allenatore ti insegnerà, filmerà e correggerà e dopo la tua sessione di kite per aiutarti a capire e progredire più velocemente.
Allenarti regolarmente - Allenarti con continuità non ti permetterà di apprendere un trucco in particolare ma ti aiuterà a sviluppare maggiore confidenza nella navigazione. Un corpo sano, flessibile e forte ti manterrà agile e pronto a padroneggiare le abilità che desideri acquisire.
Qual è il tuo metodo preferito per progredire?
Quali sono gli obiettivi che vorresti raggiungere nel 2018?
Insieme a questo sport, crescono anche i casi di kiters che si vedono costretti ad usare ginocchiere o che lamentano problemi alla schiena.
Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi si tratta di lesioni che si verificano durante la pratica del kiteboarding.
Le domande sono: perché queste lesioni sono sempre più comuni? Possiamo fare qualcosa per prevenirle?
Troppo spesso chi fa kite dimentica che sta praticando uno sport estremo. Il kiteboarding ha tante variabili e il tuo corpo deve esserne preparato. In molti credono che gli incidenti possano capitare solo a coloro i quali competono professionalmente o praticano freestyle ma ciò non è necessariamente vero; gli atleti professionisti rappresentano, infatti, una percentuale molto bassa tra i feriti.
La maggior parte degli infortuni coinvolge chi pratica kiteboarding a livello ricreativo.
Nei precedenti suggerimenti, abbiamo menzionato l'importanza di allenarsi anche fuori dall’acqua per mantenersi in buona salute. In qualità di kiteboarders, al fine di prevenire lesioni, dobbiamo preparare la parte bassa e centrale della schiena, le spalle ed i quadricipiti ad essere non solo forti ma anche flessibili. Come allenare queste parti del corpo dipende da te, fare esercizi dinamici a casa o in palestra è il modo più semplice.
Fare kiteboard ogni giorno non deve essere una scusa per non allenarti e non preparare il tuo corpo per le sessioni successivi. Svolgere esercizi con regolarità e costanza pagherà nel lungo periodo!
Facci sapere cosa ne pensi tu: dovremmo allenarci regolarmente fuori dall’acqua per prevenire gli infortuni? Commenta qui sotto!
La tua automobile funziona senza benzina o senza elettricità? La risposta è: no. Il tuo corpo è come veicolo, uno strumento che necessita di manutenzione regolare e di carburante per funzionare correttamente.
Il cibo è il nostro combustibile. Nei post precedenti, abbiamo già scritto di quanto sia fondamentale una dieta sana per la longevità e per ottenere prestazioni migliori e di quanto questa rappresenti un passo importante verso una vita felice! Potremmo confrontarci per ore o addirittura per giorni interi e darci suggerimenti in merito a cosa, in generale, si giusto fare o non fare ed a quale sia la dieta più adeguata ma oggi ci concentreremo su come nutrire il nostro corpo correttamente quando facciamo kite (ed ogni altro esercizio fisico)!
Durante il kitesurf, ti raccomandiamo di avere sempre acqua a portata di mano per continuare ad idratare il tuo corpo, il quale potrebbe sopravvivere per 3 settimane senza cibo ma non più di 3 giorni senza acqua! Ti sconsigliamo, ovviamente, di sperimentare questi limiti. Si tratterebbe di un’esperienza sgradevole ed estremamente dannosa per la tua salute.
Cosa dire, invece, del cibo? Sconsigliamo di sottoporre il corpo ad intensi sforzi fisici se non è mangiato almeno due ore prima. Se si mangia pesante prima dell’esercizio, però, si potrebbe avvertire un senso di stanchezza, crampi ed accusare malori durante lo sforzo.
A due ore dal pasto sarai pronto a sottoporre il tuo corpo ad una nuova sfida! Se ti eserciti per meno di un’ora non devi preoccuparti di consumare nulla durante lo sforzo ma se hai intenzione di esercitarti per un lungo periodo di tempo, ad alta intensità, ti consigliamo di fare delle brevi pause in cui mangiare qualcosa per alimentare il tuo corpo.
Idratando il tuo corpo ed alimentandolo con piccole quantità di cibo leggero, come uva passa, noci, frutta secca o banane, lo aiuti a rimanere pieno di energie durante la tua sessione di sport. Dopo lo sforzo, ricordati di bere acqua o succhi di 100% frutta. Entro la prima ora, sarebbe bene consumare proteine e carboidrati per permettere al tuo corpo di immagazzinare energia ed accelerare il recupero.
Mangiare in modo corretto e rispettare i tempi giusti ti permetterà di esercitarti più a lungo e raggiungere un miglior livello.
Ti idrati e mangi prima, durante o dopo il kiteboarding? Qual è il tuo snack preferito?
Molte persone sanno che riscaldare il proprio corpo prima di fare attività fisica ed allungare i propri muscoli dopo uno sforzo, può aiutare a prevenire lesioni, ma poche ne conoscono la ragione. Praticare stretching regolarmente permette di allungare le fibre muscolari e, con il tempo, di migliorare notevolmente la propria flessibilità. Il lento e profondo allungamento di un gruppo muscolare permette, inoltre, al sangue di raggiungere l’area interessata ed ossigenarla.
Questo aumento di irrigazione, ha un'altra funzione importante: permettere a trilioni di cellule muscolari di liberarsi dei loro prodotti di scarto, a partire dall'acido lattico. L'accumulo di tale acido è il responsabile, a fronte di grandi fatiche, della formazione di tensioni localizzate o dolorosi "nodi" nel corpo muscolare. Per questo motivo, è importante fare stretching dopo una sessione di kite.
Un muscolo flessibile è molto più forte e resiliente di un muscolo rigido e, perciò, meno soggetto a lesioni.
Ti starai chiedendo quale tipo di allungamento praticare e per quanto tempo… La verità è che non esiste una regola universalmente valida in merito. Si tratta, infatti, di una questione soggettiva.
E’ consigliato mantenere il muscolo allungato per la durata di 5 respiri lunghi ma è necessario ascoltare il proprio corpo ed assecondarlo, qualora si sentisse il bisogno di prolungare gli esercizi. La routine di stretching dovrebbe durare dai 10 ai 25 minuti, al fine di allungare correttamente i muscoli.
Gonfiare il kite, praticare un po’ di Jumping Jacks, fare una rapida nuotata… sono tutti modi semplici e leggeri per accelerare il battito del cuore, far scorrere più velocemente il sangue e permettere al corpo di riscaldarsi e prepararsi per la sessione di kite.
Per rendere lo stretching efficiente, non è necessario praticarlo subito dopo aver fatto kiteboarding. E’ meglio aspettare 4-5 ore, quando i tuoi muscoli iniziano davvero a stringere. Una buona abitudine sarebbe praticarlo quotidianamente dopo aver lavato i denti, prima di andare a dormire, ti aiuterebbe a rilassarti fisicamente e mentalmente, dopo una lunga giornata.
Nelle nostre nuove serie di “stretching” rileveremo informazioni, mostreremo esercizi specifici che potrai fare ovunque ed in qualsiasi momento e risponderemo a domande e richieste varie.
Siamo interessati a sapere se tu ti riscaldi prima di una sessione di kite e se allunghi i tuoi muscoli quando la termini e, se lo fai, quali sono i tuoi esercizi preferiti e quali i loro tratti statici e dinamici.
Lavoriamo sulla nostra flessibilità e preveniamo le lesioni, d’ora in poi!
Se sei interessato all’e-course di stretching completo, lo trovi qui:
Hai mai sentito parlare della "Scala di Beaufort" e del suo inventore, Sir FRANCIS BEAUFORT?
Può darsi che tu, come molti, non li abbia mai sentiti nominare e allora questo post ti sarà utile per imparare circa il METODO DI LETTURA DEL VENTO più comunemente usato in tutto il mondo.
La Scala di Beaufort è sistema di MISURAZIONE EMPIRICA della forza del vento, inventato nel 1800 da Sir Francis Beaufort. Tale sistema si basa sull’OSSERVAZIONE DEGLI EFFETTI DEL VENTO sull'ambiente circostante, in particolare il mare, al fine di poterne quantificare la velocità. La scala di Beaufort ha 13 LIVELLI che vanno da nessun vento - "calma" - agli "uragani", da 0 a 12.
Se hai mai provato a stimare la forza del vento guardando gli alberi che si muovono fuori dalla tua finestra o le increspature che si formano in mare; ti sei avvicinato anche tu al suo metodo.
La maggior parte dei kiterboarders ricerca una forza del vento costante che sia compresa tra i 4 e 6 Beaufort. La navigazione FOIL e la voglia di saltare quanto più in alto possibile e praticare MEGA-LOOPS, estende tale range di vento a partire da 2 Beaufort sino a 9.
In relazione alla Scala di Beaufort, qual è per te la forza ideale del vento e qual è il valore di forza del vento più basso e più alto nel quale sei riuscito a navigare?
Commenta questo post raccontandoci la tua esperienza, siamo curiosi!
Finalmente hai deciso di investire su te stesso e sulla tua passione per il kiteboard ma non sai deciderti su QUALE ATTREZZATURA COMPRARE!
Esiste il quiver perfetto?
Chi ti dice che “X”, “Y” e “Z” è il quiver perfetto per te, probabilmente ti sta ingannando.
L'assortimento perfetto, infatti, non esiste. Le condizioni locali, le esigenze dei rider, i budgets e le richieste individuali sono variabili soggettive e sempre diverse.
Tuttavia, c'è ancora speranza!
I seguenti QUESITI GENERALI, ai quali è certamente possibile aggiungere altre considerazioni tecniche ed ulteriori approfondimenti, ti guideranno nella scelta dell’attrezzatura da comprare:
# 1 Qual è il tuo BUDGET?
La risposta a questa prima domanda ti aiuterà a determinare ciò che realmente puoi permetterti di comprare ed a restringere il tuo campo di ricerca, permettendoti di focalizzare l’attenzione su materiale di seconda mano o nuovo e sulla reale vastità del range di vento che puoi permetterti di coprire.
# 2 Quali sono le CONDIZIONI più probabili nelle quali prevedi di praticare questo sport?
Velocità media del vento, condizione dell’acqua: piatta o ondosa, tipo di spot: oceano, fiume, laguna…
# 3 Qual è il tuo LIVELLO di navigazione?
# 4 Quanto ti lasci determinare, nelle tue uscite, dalla FORZA DEL VENTO?
Ti piace navigare in ogni condizione, a prescindere dalla forza del vento o non esci se non con vento di velocità superiore a 20 nodi?
# 5 Preferisci navigare con più o meno POTENZA da gestire (Underpower o Overpower)?
# 6 A quale STILE DI NAVIGAZIONE prevedi di dedicarti?
Hai l’obiettivo di atterrare nuovi trucchi di wakestyle o di praticare strapless? Vorresti concentrarti sull’hydrofoil? O stai semplicemente cercando di migliorare un po’ in tutti gli stili?
Per la maggior parte delle persone, 2 KITES sono sufficienti per soddisfare un buona probabilità di navigazione. Con il passare del tempo e sulla base dello stile al quale decidi di dedicarti, un set di 3-4 KITES ti aiuterà ad ottimizzare ogni possibile sessione.
La dimensione e le caratteristiche della TAVOLA da scegliere e se comprare una tavola da surf o un foil, dipendono invece strettamente dai tuoi obiettivi di apprendimento e dalle tue preferenze.
Qual è il tuo quiver? Lo consideri soddisfacente?
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