Perché dovresti indossare un casco quando fai kitesurf!
Non indossare un casco durante la pratica di questo sport equivale a guidare la tua auto senza utilizzare la cintura di sicurezza. L’avrai fatto innumerevoli volte, immaginando di essere il miglior pilota della strada e considerando quasi nulle le probabilità di essere coinvolto in un incidente. Lo capiamo, a volte ci sentiamo così anche noi.
Lo sapevi che negli anni ’90 indossare un casco praticando snowboard era considerato inaudito e ridicolo? Oggi la maggior parte di atleti e nuovi praticanti lo utilizzano regolarmente, insieme agli occhiali da sole (questa è un’altra storia che affronteremo prossimamente).
Le ragioni per indossare un casco superano indiscutibilmente le ragioni per non farlo.
Il kitesurf è ancora nella sua fase iniziale, in futuro assisteremo senza dubbio ad evoluzioni in merito alla normativa relativa all’utilizzo del casco nella pratica comune ed a livelli professionali.
Nel frattempo, ti consigliamo di non aspettare che ti capiti un incidente per iniziare ad utilizzarlo.
Incominciare ad indossare un casco oggi potrebbe salvare la tua vita durante la prossima sessione di kitesurf.
Sei stato avvertito, a te la decisione!
Sei in grado di prevedere il vento e comprendere correttamente una previsione meteo?
Per poter fare kitesurf hai bisogno di vento. Il vento alcune volte è prevedibile, altre purtroppo no. Imparare a “leggere” il cielo ed a comprendere correttamente una previsione meteorologica ti aiuterà a pianificare meglio la tua giornata e le tue sessioni di kite.
Un esempio è conoscere la differenza tra un sistema ad alta o bassa pressione. La sai?
Puoi capire cosa sta succedendo semplicemente guardando il cielo?
Essere in grado di comprendere il tempo e farlo è essenziale al fine di diventare un kiter più esperto, ragione per la quale, durante il nostro corso AITC-Plus, ti aiutiamo a sviluppare questa capacità in maniera approfondita.
Commenta questo post indicandoci le differenze che conosci tra un sistema ad alta pressione ed uno a bassa pressione e quale dei due è migliore per la pratica del kitesurf!
Foot Strap – Successivo approfondimento

Il mese scorso ci è stato richiesto di trattare il tema relativo alla regolazione dei foot straps; come e quanto stringerli o allentarli. Il post in questione ha generato vari dibattiti e noi abbiamo voluto approfondire l’argomento.
La prima verità è che non esiste una regola precisa in merito a quanto i foot straps debbano o non essere stretti ai piedi, si tratta infatti di una preferenza al 100% personale.
Chi sostiene che non sia così si presta anche ad altre infinite discussioni quali: ha un miglior sapore la Coca Cola o la Pepsi? E’ Michael Jordan o Kobe Bryan Il miglior giocatore NBA di tutti i tempi?... Attenzione a questo tipo di persone.
Il mito è stato sfatato. Ora vi daremo alcune informazioni da considerare in merito a quanto larghi o stretti debbano essere gli straps ai vostri piedi.
Le due principali ragioni per le quali le tavole hanno gli straps sono che questi aiutano il principiante a capire come e dove mettere i piedi durante la navigazione e sono inoltre utili per saltare.
La realtà è che non ne abbiamo bisogno: la navigazione strapless tra le onde o con il foil lo dimostra. Durante il processo di apprendimento del kitesurfing lo studente riceverà una tavola twin-tips (in alcune situazioni potrebbe essere una tavola direzionale) con foot straps che lo aiuteranno ad alzarsi ed iniziare a navigare.
Mentre starà faticando per cercare mettersi in piedi sulla tua tavola e fare i primi bordi, gli capiterà di perderla, un istruttore IKO sarà soddisfatto anche di ciò, in quanto occasione per insegnargli ed aiutarlo ad apprendere al meglio la tecnica del “body drag” per recuperare la tavola.
Consigliamo ai principianti di iniziare con i foot straps leggermente allentati, sarà più facile mettere e togliere i piedi dalla tavola e, se dovesse succedere qualcosa, lasciarla andare.
Per i più esperti abbiamo due raccomandazioni. Se volete praticare i tricks “board off”, vi consigliamo di navigare con i food straps leggermente allentati al fine di facilitare il movimento di togliere e rimettere la tavola ai piedi. Se volete invece praticare “big air”, “freestye” e/o una navigazione più aggressiva, consigliamo di stringerli. Potrete rendervi conto della veridicità di questo suggerimento osservando i kiters più esperti praticare le manovre “freestyle” utilizzando i boots.
Domanda: se durante un salto uno dei tuoi piedi esce d
Nutrizione
Partiamo da una nutrizione corretta, ciò è importante a prescindere da come, dove o cosa tu faccia. Una dieta che sia basata sul mangiare sano: verdura, frutta e proteine, ti permetterà di vivere una vita migliore. Il cibo industriale, l’eccesso di zuccheri, l’alcol ed il consumo di droghe sono invece modi per rovinare la tua salute.
La maggior parte delle persone considera il kitesurf uno sport leggero. Questo è corretto ma è anche vero che permette a tutto il tuo corpo di allenarsi e di consumare molte energie.
Noi raccomandiamo di mangiare carboidrati e bere mezzo litro di acqua tra quattro ed una ora prima di entrare in acqua al fine di ottenere la giusta energia per una buona sessione di kite. Idealmente, mentre stai navigando, specialmente se in climi particolarmente caldi, dovresti bere ¼ di litro d’acqua ogni 30 minuti.
Se hai programmato di fare due o tre sessioni di kite, tra una e l’altra consuma alcuni carboidrati al fine di mantenere alto il tuo livello di energie.
Dovrai giudicare tu quanto mangiare, considerando lo sforzo che vuoi fare durante la tua sessione ed il tipo di corpo che hai.
Nelle prossime settimane e mesi scriveremo alcuni articoli in proposito e ti daremo suggerimenti in merito a cosa mangiare o bere prima, durante e dopo il kiting.
Nel frattempo, facci sapere se hai tu qualche consiglio su quali cibi o bevande consumare prima, durante o dopo una sessione di kite.
Prima di opporci ad una corrente di risacca (rip current), impariamo esattamente cosa essa sia
Una corrente di risacca (o di ritorno) è una corrente marina relativamente forte e stretta che si dirige dalla riva verso il largo (off-shore), attraversando le onde. Questa rappresenta un pericolo per i bagnanti.
Normalmente è possibile individuare una corrente di risacca dalla spiaggia, localizzando la zona nella quale le onde sono più piccole e disordinate. Una corrente di ritorno non va al di là di 100 / 200 metri dal punto di rottura delle onde (shore-break).
Se rimani intrappolato in una corrente di risacca, non farti prendere dal panico e conserva le tue energie. Invece di opporti ad questa e nuotare contro corrente, lasciati andare, galleggiando ed in meno di 10 minuti le correnti ti riporteranno a riva. Se hai un’idea chiara dei moti che ti circondano, puoi risparmiare le tue energie nuotando con la corrente di risacca per poi dirigerti lateralmente, verso le onde, la corrente di ritorno non è mai localizzata dove rompono le onde.
Se hai dubbi in merito alla condizione delle onde, la regola è... non uscire!
Resta al sicuro fuori dall’acqua e condividi questo nostro suggerimento con la tua famiglia ed i tuoi amici per aiutarli ad identificare, evitare o affrontare una corrente di risacca.