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Gli allievi dovrebbero imparare a usare il quick release fin dal primo giorno di lezione?
Non capita tutti i giorni di dover attivare il quick release – potrebbe non succedere per anni. Ciò significa che non è necessario imparare a utilizzarlo? No di certo!
Molti pensano che focalizzarsi sugli aspetti teorici e le tecniche di sicurezza di questo sport sia noioso e sottragga tempo alla navigazione e ai salti, al divertimento. Questo perché probabilmente non hanno mai assistito a incidenti e, limitandosi a guardare i kiters che si divertono in acqua, non colgono l’importanza di saper gestire una situazione di emergenza e, quindi, di essere tecnici.
Proprio come per le immersioni subacquee e l’apnea; è importante essere pronti al peggio, anche se le probabilità che qualcosa di grave possa accadere non sono alte. Come preparare, quindi, gli studenti al peggio? Approfondendo la teoria e simulando situazioni di emergenza.
Un bravo istruttore IKO insegna al proprio allievo a utilizzare il quick release almeno due volte durante il primo giorno di lezione; la prima, con il kite a terra, simulando la tensione sulle linee e la seconda con il kite in aria, mostrandogli poi la tecnica dell'auto-atterraggio.
Questo dovrebbe essere ripetuto più volte durante l'intero corso, al fine di rafforzare la memoria muscolare. Gli incidenti più gravi nel kiteboard capitano perchè le persone non sono abituate a reagire alle emergenze e, in una situazione di stress, si dimenticano cosa devono fare. Purtroppo, l’istinto più naturale è quello di tirare sulla barra e accovacciarsi, peggiorando ulteriormente le cose.
Un kiter saggio prova ad attivare il proprio quick release prima di entrare in acqua, per accertarsi che funzioni correttamente.
Hai una storia da condividere per permetta a tutti di rendersi finalmente conto dell’importanza di sapere usare in modo adeguato le tecniche di sicurezza?